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Segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres - Prima della nomina a Segretario generale nel 2017, Guterres è stato Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) dal giugno 2005 al dicembre 2015. Precedentemente, ha trascorso più di 20 anni nel governo e nel servizio pubblico, come primo ministro del Portogallo dal 1995 al 2002. In qualità di presidente del Consiglio europeo all'inizio del 2000, ha poi guidato l'adozione dell'Agenda di Lisbona. È stato inoltre membro del Consiglio di Stato portoghese dal 1991 al 2002 e ancor prima (1976) eletto nel Parlamento portoghese dove ha servito come membro per 17 anni. >>>


United Nations, resolution of ‘racism’ complaint brought by Qatar against UAE and Saudi Arabia
Nazioni Unite, risolta la controversia tra Qatar, Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita


United Nations News, New York (USA) - (EN) A UN body investigating discrimination complaints lodged by Qatar against the United Arab Emirates (UAE) and Saudi Arabia concluded its work following the resolution of these disputes. The ad hoc Conciliation Commission was established by the UN Committee on the Elimination of Racial Discrimination (CERD) in the wake of a diplomatic crisis between the neighbouring Gulf nations, nearly eight years ago. (IT) Un organismo delle Nazioni Unite che indaga sulle denunce di discriminazione presentate dal Qatar contro gli Emirati Arabi Uniti (EAU) e l'Arabia Saudita ha concluso il suo lavoro dopo la risoluzione di queste controversie. La Commissione di conciliazione ad hoc è stata istituita dal Comitato delle Nazioni Unite per l'eliminazione della discriminazione razziale ( CERD ) sulla scia di una crisi diplomatica tra le vicine nazioni del Golfo, quasi otto anni fa. (Photo: Unsplash Doha, la capitale del Qatar)

Legami recisi e sanzioni - Nel giugno 2017, quattro paesi - Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita, Bahrain ed Egitto - hanno interrotto le relazioni diplomatiche ed economiche con il Qatar, citando il presunto sostegno al terrorismo. Il marzo successivo, il Qatar ha presentato denunce contro gli Emirati Arabi Uniti e l'Arabia Saudita al CERD, segnando una prima volta nella storia del Comitato delle Nazioni Unite. Le autorità hanno affermato che le sanzioni politiche ed economiche, compreso il blocco dei suoi confini, erano dirette ai cittadini del Qatar esclusivamente sulla base della loro nazionalità, senza legittima giustificazione.

Un accordo amichevole - Il CERD monitora l'attuazione globale della Convenzione internazionale sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale, entrata in vigore più di 50 anni fa. Nel febbraio 2020 sono state nominate due Commissioni di conciliazione ad hoc per la discussione dei reclami. Il Comitato ha elogiato tutti i paesi interessati per la loro collaborazione al raggiungimento di una composizione amichevole delle controversie in materia di discriminazione razziale. “Tale cooperazione dimostra il fermo impegno degli Stati parti per l'applicazione collettiva della Convenzione”, ha affermato la signora Shepherd. Il Qatar e gli Emirati Arabi Uniti avevano entrambi chiesto e concordato di concludere i loro procedimenti in una riunione ad hoc della Commissione di conciliazione il 26 gennaio. La seconda Commissione che coinvolge l'Arabia Saudita si è conclusa lo scorso anno dopo l'accordo di entrambe le parti. Il CERD ha registrato un altro caso, Palestina contro Israele, che è ancora pendente. (Credit UN News: Italia News Press Agency - Media partner United Nations)

 



Italia News Press Agency - La 'Crisi diplomatica nel Golfo' scoppiò nel 2017 tra Qatar e altri 4 paesi: Bahrain, Arabia Saudita, Egitto ed Emirati Arabi, che si schierarono contro l'emirato di Doha interrompendo le relazioni diplomatiche. Ai quattro Paesi si unirono subito anche Yemen e Maldive. Le accuse furono di favorire il terrorismo nella regione anche alla luce delle contestazioni rivolte alla emittente giornalistica 'Al Jazeera' che operava nel Qatar, accusata "di incitare i terroristi e i destabilizzatori", le cui trasmissioni furono appunto bloccate in Arabia Saudita, negli Emirati Arabi Uniti e in Bahrein. Alla mossa diplomatica fece seguito l'interruzione dei collegamenti tra Doha e gli altri paesi. (Giorgio Esposito, international journalist)

 
















































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