Redazione |
"Justice,
Laws and Italian Sentences" - "Giustizia,
Leggi e Sentenze italiane" |

(International
News Press Agency) -
Condominium, administrator's obligation to respond
to condominium requests. Condominio, obbligo amministratore
di rispondere a richieste condomini. Quante
volte è capitato di inviare una raccomandata,
mail Pec o un Fax (unici mezzi previsti dalla legge
per 'certificare legalmente' quello che avviene
in condominio) all'amministratore, per tutte quelle
richieste che impongono uno specifico dovere di
attivazione da parte del capo condomino senza ricevere
alcuna risposta. Ciò succede quasi sempre
per: richieste di convocazione dell’assemblea
per la deliberazione di innovazioni (art. 1120,
secondo comma del codice civile); richiesta di copia
dei registri condominiali e/o del regolamento di
condominio (art. 1129, secondo comma, 1130 n. 6
c.c.); richieste di convocazione dell’assemblea
per deliberare in merito alla sua revoca (art. 1129,
dodicesimo comma, c.c.); richieste di accesso e
copia dei documenti giustificativi "bilanci,
fatture, estratti conto corrente condominiale, documentazione
relativa al condominio" (1130-bis c.c.); richieste
di attestazione dello stato dei pagamenti e delle
liti in corso (art. 1130 n.8 c.c.). In questi casi,
l’amministratore ha l’obbligo di rispondere
alle richieste dei condomini, pena la revoca per
giusta causa. E in caso di silenzio ad oltranza,
a cosa può ricorrere il condomino? Si può
fare riferimento alla 'diffida
ad adempiere' prevista dall'art. 1454 del c.c..
per chiedere una risposta entro un termine congruo,
che in genere non può essere inferiore a
quindici giorni. In caso di diniego epistolare,
il condomino ha tutte le carte in regola per ottenere
revoca dell'incarico da Assemblea o Magistratura.
(International
Press Agency)
|
|

(International
News Press Agency) -
Condominium, judicial revocation of administrator:
reasons and times.Condominio, revoca giudiziale
amministratore: motivazioni e tempi. Se
l’amministratore commette gravi errori, non
presenta i bilanci, gestisce male i fondi o ignora
le decisioni dell’assemblea, la stessa assemblea,
con maggioranza degli intervenuti che rappresentino
almeno la metà del valore dell’edificio,
cioè 500 millesimi, può chiedere "la
revoca giudiziale dell’amministratore di condominio".
Stessa cosa può chiederla il singolo o più
condomini rivolgendosi direttamente al Tribunale
con istanza firmata. L’articolo 1129, undicesimo
comma, del Codice Civile stabilisce infatti che:
"La revoca dell’amministratore può
essere deliberata in ogni tempo dall’assemblea
[…]. Può altresì essere disposta
dall’autorità giudiziaria, su ricorso
di ciascun condomino, nel caso previsto dal quarto
comma dell’articolo 1131, se non rende il
conto della gestione, ovvero in caso di gravi irregolarità".
Ecco quindi le gravi irregolarità che giustificano
la richiesta di revoca dell’amministratore.
L’articolo 1129, dodicesimo comma, del Codice
Civile fornisce un elenco, a titolo esemplificativo
e non esaustivo, di condotte che costituiscono gravi
irregolarità. Tra queste rientrano: l’omessa
convocazione dell’assemblea per l’approvazione
del rendiconto condominiale annuale; il ripetuto
rifiuto di convocare l’assemblea per la revoca
e nomina del nuovo amministratore; l’omessa
o incompleta tenuta dei registri obbligatori (anagrafe
condominiale, verbali, contabilità); il rifiuto
ingiustificato di fornire ai condomini l’attestazione
sullo stato dei pagamenti o l’accesso alla
documentazione contabile; la gestione del denaro
condominiale con modalità che generano confusione
tra il patrimonio del condominio e quello personale
dell’amministratore o di altri condomini.
La procedura per rivolgersi direttamente al Tribunale
è regolata dall’articolo 64 delle Disposizioni
di Attuazione del Codice Civile. Essa può
essere attivata anche da un solo condomino, senza
che bisogno che vi sia una maggioranza o una delibera
dell’assemblea di approvazione dell’azione
legale. Il condomino (o più condomini) interessato
deve presentare un ricorso al Tribunale del luogo
in cui si trova il condominio, esponendo le gravi
irregolarità commesse dall’amministratore
e chiedendone la revoca. È necessaria l’assistenza
di un avvocato. Il Tribunale decide con un procedimento
più snello rispetto a una causa ordinaria,
detto “in camera di consiglio”. (International
Press Agency)
|

(International
News Press Agency) -
Condominium, what quorum is needed to confirm the
administrator. Condominio, quale quorum serve per
confermare l’amministratore. L’amministratore
dura in carica un solo anno. Non è previsto
il rinnovo automatico, salvo alla prima scadenza.
Ogni anno, alla fine del suo mandato, l’assemblea
condominiale si trova a decidere se confermare o
sostituire l’amministratore in carica. Ma
quale quorum serve per confermare l’amministratore
di condominio "che è anche obbligato
a sottoscrivere la somma del compenso in caso di
rinnovo"? Secondo l’interpretazione
maggioritaria - avallata anche dal Tribunale di
Roma nella sentenza n. 297/2025 - la conferma dell’amministratore
è giuridicamente equiparabile a una nuova
nomina o a una revoca. Di conseguenza, si applica
l’art. 1136, comma 2, del codice civile, lo
stesso che regola la nomina e che stabilisce il
seguente quorum: la maggioranza degli intervenuti
all’assemblea e un numero di voti che rappresenti
almeno la metà del valore dell’edificio.
Si sono espressi in tal senso il Tribunale di Palermo
(sentenza del 29 gennaio 2015), il Tribunale di
Pavia (sentenza del 23 maggio 1988) e il Tribunale
di Bologna (sentenza del 17 settembre 2009). Ciò
anche in considerazione della citata pronuncia del
Tribunale di Roma (sentenza n. 297/2025), con la
quale il giudice ha fatto espresso riferimento all’orientamento
della Corte di Cassazione (sentenza n. 4269/94).
In caso, poi, non si raggiunga la maggioranza l’amministratore
dovrà convocare una nuova assemblea in attesa
che i condomini prendano una decisione. Nel frattempo
egli resterà in carica in regime di prorogatio.
Se anche successivamente non si arriverà
alla rinomina, l'assemblea è autorizzata
a chiedere l'intervento del Tribunale per nomina
nuovo amministratore. (Italia
News Press Agency - 'Credit Press La Legge per tutti'
- www.italianews.org)
|
|

(International
News Press Agency) -
Condominium, the role of the president and secretary.
Condominio, il ruolo del presidente e del segretario.
In ogni assemblea, prima di iniziare i
lavori, la compagine nomina tra i presenti un Presidente
ed un Segretario (con il solo ruolo di compilare
il verbale di assemblea) che garantiranno il regolare
svolgimento delle discussioni e delle votazioni.
Da questo momento in poi, quindi, l'amministratore
diventa solamente un riferimento per consultazioni
sulle materie oggetto di riunione e/o varie ammesse
dal Presidente. La prima attività che svolge
il Presidente dell’assemblea è la verifica
della regolare costituzione dell’assemblea.
A tal fine deve accertare: che l’avviso di
convocazione sia stato spedito a tutti i condomini;
che sia rispettato il termine di cinque giorni rispetto
alla data della prima convocazione; che vi sia il
quorum costitutivo, ossia il numero minimo dei condomini
per poter avviare la discussione e le votazioni,
validando o meno eventuali deleghe. Nel contempo
autorizza eventuali registrazioni audio della riunione.
Una volta completate le formalità iniziali,
il Presidente dell’assemblea procede all’apertura
del dibattito sui temi fissati nell’ordine
del giorno. Egli pertanto dirige la discussione,
assicurandosi che ogni partecipante abbia l’opportunità
di esprimere il proprio punto di vista sugli argomenti
menzionati nella convocazione. In caso vi votazioni,
poi, verifica e certifica i consensi e i dinieghi
calcolando anche i millesimi di proprietà.
Infine il Presidente ed il segretario firmano il
verbale, non più modificabile, per attestare
la conformità dello stesso a quanto avvenuto
nel corso della riunione. Da notare che durante
l'incontro l'amministratore ha un ruolo marginale
alla luce dei poteri concessi all'assemblea e al
suo presidente. (Italia
News Press Agency - 'Credit Press La Legge per tutti'
- www.italianews.org)
|

(International
News Press Agency) -
Condominium, administrator in prorogatio: can he
be reappointed? Condominio, amministratore in prorogatio:
può essere rinominato? L'amministratore
di condominio è nominato dall’assemblea
a maggioranza degli intervenuti in rappresentanza
di almeno la metà del valore dell’edificio.
L’incarico ha durata annuale e, alla scadenza,
si rinnova automaticamente – una sola volta
– per lo stesso periodo di tempo. Se l’assemblea
resta inerente, l’amministratore continua
a rimanere in carica ma solo per compiere gli affari
urgenti, senza diritto al compenso (art. 1129 cod.
civ.) Per “prorogatio” s’intende
il periodo in cui l’amministratore –
nonostante la formale scadenza del mandato annuale
– resta in carica solo per eseguire le attività
urgenti al fine di evitare pregiudizi agli interessi
comuni; lo scopo è di garantire al condominio
una continuità nella gestione. Nel caso poi
di inerzia sia dell’assemblea che dell’amministratore
nell'indire nuova assemblea per 'riconferma o nomina
nuovo amministratore', è ammesso il ricorso
all’autorità giudiziaria da parte anche
di un solo condomino (art. 1105 cod. civ.). Nella
discussione in oggetto, quindi, l'assemblea ufficialmente,
correttamente e legalmente ri-costituita con le
opportune maggioranze, potrà rinnovare mandato
annuale all'aministratore oppure proporre nuovo
nominativo. (Italia
News Press Agency - 'Credit Press La Legge per tutti'
- www.italianews.org)
|
|

(International
News Press Agency) -
Condominium, Cartabia law: obligation to mediate
before going to court. Condominio, legge Cartabia:
obbligo di mediazione prima di adire in giudizio.
L’art. 5, comma 1-bis, del D.Lgs.
4 marzo 2010, n. 28, stabilisce che: "Chi intende
esercitare in giudizio un’azione relativa
a una controversia in materia di condominio […]
è tenuto preliminarmente a esperire il procedimento
di mediazione ai sensi del presente decreto".
Ciò significa che, prima di poter avviare
un’azione in tribunale, è obbligatorio
tentare la mediazione. L’obiettivo è
di trovare un accordo tra le parti (condominio e
un altro soggetto, oppure condòmini tra loro)
ed evitare il ricorso al giudice. Le controversie
in materia di condominio comprendono, tra le altre,
quelle relative all’impugnazione delle delibere
assembleari, alla ripartizione delle spese, alla
gestione delle parti comuni e alla responsabilità
dell’amministratore. In materia di condominio,
la mediazione è necessaria, ad esempio, per
le seguenti controversie: impugnazione delle delibere
assembleari: qualsiasi azione volta a contestare
le decisioni prese dall’assemblea condominiale;
ripartizione delle spese condominiali: le controversie
relative alla suddivisione delle spese comuni tra
i condomini; gestione delle parti comuni: qualsiasi
disputa riguardante l’uso o la gestione delle
aree comuni del condominio; responsabilità
dell’amministratore: le questioni che coinvolgono
la responsabilità dell’amministratore
di condominio, come la sua gestione o eventuali
inadempienze; opposizione a decreto ingiuntivo per
riscossione dei contributi condominiali; modifica
delle tabelle millesimali: le dispute riguardanti
la modifica delle tabelle millesimali, che determinano
la ripartizione delle spese; infrazione dei regolamenti
condominiali. Naturalmente la mediazione tramite
Avvocato personale è liquidata dalle singole
parti o dal soccombente, senza però ricorrere
a spese di giudizio processuali. (Italia
News Press Agency - 'Credit Press La Legge per tutti'
- www.italianews.org)
|

(International
News Press Agency) - International Court
of Justice (ICJ), plane crash January 8, 2020: Canada,
Sweden, Ukraine and the United Kingdom v. Islamic
Republic of Iran. Corte di Giustizia Internazionale
(CGI), incidente aereo 8 gennaio 2020: Canada, Svezia,
Ucraina e Regno Unito contro Repubblica islamica
dell'Iran. Fissazione del termine per il
deposito da parte dei ricorrenti di una memoria
scritta delle loro osservazioni e conclusioni. Procedimento:
Il 4 luglio 2023, Canada, Svezia, Ucraina e Regno
Unito hanno depositato una domanda congiunta per
avviare un procedimento contro l'Iran in merito
alle presunte violazioni da parte di quest'ultimo
dei suoi obblighi ai sensi della Convenzione per
la repressione di atti illeciti contro la sicurezza
dell'aviazione civile del 23 settembre 1971 (la
"Convenzione di Montreal"), derivanti
dall'abbattimento, l'8 gennaio 2020, di un aereo
civile ucraino, il volo PS752 dell'Ukraine International
Airlines, da parte di personale militare del Corpo
delle guardie rivoluzionarie islamiche dell'Iran.
Tutti i 176 passeggeri e membri dell'equipaggio
a bordo del volo, molti dei quali erano cittadini
e residenti degli Stati ricorrenti, sono morti nell'incidente.
Canada, Svezia, Ucraina e Regno Unito chiedono di
fondare la giurisdizione della Corte sull'articolo
36, paragrafo 1, dello Statuto della Corte e sull'articolo
14, paragrafo 1, della Convenzione di Montreal,
di cui tutti e quattro i ricorrenti e l'Iran sono
parti. Con ordinanza del 16 ottobre 2023, la Corte
ha fissato il 16 ottobre 2024 e il 16 ottobre 2025
come rispettivi termini per il deposito del Memoriale
di Canada, Svezia, Ucraina e Regno Unito e del Contro-Memoriale
dell'Iran. Il Memoriale è stato depositato
entro il termine così fissato. La Corte Internazionale
di Giustizia (ICJ) è il principale organo
giudiziario dell'Onu. Istituita nel 1945, è
composta da 15 giudici eletti per 9 anni dall'Assemblea
generale e dal Consiglio di Sicurezza. Ha sede all'Aia
(Olanda) e ha un duplice ruolo: decidere, in conformità
con il diritto internazionale, controversie legali
sottoposte dagli Stati; fornire pareri consultivi
su questioni legali riferiti dagli organi e dalle
agenzie delle Nazioni Unite. (Italia
News Press Agency - 'Credit Press Corte Internazionale
Giustizia' - www.italianews.org)
|
|

(International
News Press Agency) -
International Criminal Court (ICC), Libya
situation: Arrest warrant against Osama Elmasry
Njeem for alleged crimes against humanity and war
crimes. Corte Penale Internazionale (CPI), situazione
in Libia: mandato di arresto contro Osama Elmasry
Njeem per presunti crimini contro l'umanità
e crimini di guerra. Il signor Osama Elmasry
Njeem, presumibilmente a capo delle strutture carcerarie
di Tripoli, dove migliaia di persone sono state
detenute per periodi prolungati, è sospettato
di crimini contro l'umanità e crimini di
guerra, tra cui omicidio, tortura, stupro e violenza
sessuale, presumibilmente commessi in Libia da febbraio
2015 in poi. Nello stesso giorno, la Cancelleria
della CPI, agendo in consultazione e coordinamento
con l'Ufficio del Procuratore e sotto l'autorità
della Camera, ha presentato una richiesta di arresto
del sospettato a sei Stati Parte, tra cui la Repubblica
Italiana. Il sospettato è stato localizzato
a Torino, Italia, nelle prime ore di domenica 19
gennaio 2025 ed è stato arrestato con successo
dalle autorità italiane. Il sospettato è
stato trattenuto in custodia in attesa del completamento
delle procedure nazionali richieste relative al
suo arresto e alla sua consegna alla Corte. Il 21
gennaio 2025, senza preavviso o consultazione con
la Corte, il signor Osama Elmasry Njeem sarebbe
stato rilasciato dalla custodia e riportato in Libia.
La Corte sta cercando, e deve ancora ottenere, una
verifica dalle autorità sui passi presumibilmente
intrapresi. La Corte partecipa a una lotta globale
per porre fine all'impunità e, attraverso
la giustizia penale internazionale, mira a far sì
che i responsabili rispondano dei loro crimini e
a contribuire a impedire che tali crimini si ripetano.
La Corte penale
internazionale (CPI) indaga e, ove giustificato,
processa gli individui accusati dei crimini più
gravi che preoccupano la comunità internazionale:
genocidio, crimini di guerra, crimini contro l'umanità
e crimine di aggressione. Come tribunale di ultima
istanza, cerca di integrare, non sostituire, i tribunali
nazionali. Regolamentato da un trattato internazionale
chiamato Statuto di Roma. L' Assemblea degli Stati
parti ("l'Assemblea") è l'organo
legislativo e di controllo gestionale della Corte
ed è composta dai rappresentanti degli Stati
che hanno ratificato o aderito allo Statuto di Roma.
(Italia
News Press Agency - 'Credit Press Corte Penale Internazionale'
- www.italianews.org)
|

(International
News Press Agency)
- Italian Court of Cassation: "infiltrations,
the fault is always the garden". Corte di Cassazione:
"infiltrazioni, la colpa è sempre del
giardino". Il
condominio, proprietario del giardino, risponde
delle infiltrazioni subite dal seminterrato del
vicino anche se il muro di confine non è
stato sufficientemente impermeabilizzato. Irrilevante
il comportamento del danneggiato sia in ordine alle
modalità costruttive che per la mancata manutenzione.
A stabilirlo è la Corte di Cassazione con
la sentenza del 27 luglio 2018, n. 15730. La vicenda
nasce dalle lamentele di un confinante che subisce
delle infiltrazioni provenienti dal giardino del
condominio vicino. Le parti si rimpallano la responsabilità.
Secondo il danneggiato, le infiltrazioni sarebbero
addebitabili esclusivamente al condominio proprietario
del giardino aderente al muro. Il condominio rifiuta
ogni addebito in quanto la responsabilità
sarebbe dello stesso danneggiato per un duplice
motivo: non solo, nel realizzare il muro, non avrebbe
provveduto ad una sufficiente impermeabilizzazione
dello stesso, ma avrebbe omesso le necessarie opere
di manutenzione. Non trovando una soluzione bonaria,
la questione finisce nelle aule di giustizia. Secondo
il consulente tecnico d’ufficio (Ctu) l’umidità
deriverebbe dal giardino realizzato dal condominio,
dotato, tra l’altro, di un impianto di irrigazione.
Le infiltrazioni sarebbero imputabili alla mancata
impermeabilizzazione delle pareti controterra ed
al decorso del tempo che avrebbe determinato il
progressivo cedimento dell’intonaco e l’imbibimento
delle murature. Stabilita la causa del danno, sorge
un dilemma: di chi è la responsabilità?
Del proprietario del muro che ha mancato nel realizzare
l’impermeabilizzazione delle pareti controterra
e nell’effettuare le necessarie opere di manutenzione
o del condominio proprietario del giardino? I giudici
di merito (confermato dalla Cassazione), richiamando
l’articolo 2051 del Codice civile, che disciplina
la responsabilità delle cose in custodia,
sanciscono la responsabilità del possessore
del giardino (quindi del condominio) individuato
come fonte delle infiltrazioni. Poiché la
responsabilità per i danni da cose in custodia
ha carattere oggettivo, al danneggiato basta dimostrare
il danno subito e il rapporto di causalità
con il bene in custodia mentre il proprietario della
cosa può evitare la responsabilità
solo dimostrando il caso fortuito. Ma dato che il
Ctu aveva già dimostrato l’esistenza
del danno e la causa (le infiltrazioni provenienti
dal giardino condominiale), il condominio non ha
avuto scampo in quanto proprietario del terreno.
E, trattandosi di responsabilità oggettiva,
anche la circostanza che il condominio fosse all’oscuro
delle modalità costruttive del muro confinante,
diventa un fatto irrilevante. Secondo la Corte d’appello
poi (e la Cassazione conferma) il condominio, nel
momento in cui ha piantumato in prossimità
del muro preesistente, avrebbe dovuto farsi carico
della sua impermeabilizzazione. (Italia
News Press Agency - 'Credit Press La Legge per tutti'
- www.italianews.org)
|
|

(International
News Press Agency)
- Burglary in an apartment, when is the condominium
responsible? Furto in appartamento, quando il condominio
è responsabile? Il tema parte dall'amministratore
di condominio che ha il compito di provvedere non
solo alla gestione delle cose comuni, ma anche alla
custodia di esse, con il conseguente obbligo di
vigilare affinché non rechino danni a terzi
o agli stessi condomini (art. 1130 cc). La responsabilità
del condominio e del suo amministratore si verifica
infatti quando si dimostra una negligenza nella
gestione delle misure di sicurezza comuni quali:
inefficienze dei portoni di ingresso a scale ed
appartamenti, portoni collegamento tra box e scale,
recinzioni condominio, impianti di sorveglianza,
ingressi condominiali tenuti impropriamente aperti,
impalcature senza sistemi di allarme, impianto luci
notturne non adeguato, etc. Se le carenze nella
sicurezza dell’edificio hanno infatti facilitato
l’intrusione, il condominio può essere
chiamato a rispondere dei danni subiti dai condòmini,
ex art. 2051 per omessa custodia e vigilanza (Cass.,
Sez. 6 Ordinanza 22 ottobre 2018, n. 26697). Al
contrario, se il guasto è avvenuto improvvisamente
e non è stato possibile ripararlo in tempo
oppure le telecamere sono state manomesse dal ladro
stesso, il condominio potrebbe non essere ritenuto
colpevole. In definitiva, la responsabilità
del condominio in caso di furto in appartamento
dipende dalla capacità di dimostrare negligenza
nella gestione delle misure di sicurezza. È
fondamentale che l’amministratore adotti tutte
le precauzioni necessarie per proteggere i condomini
e che intervenga prontamente in caso di guasti.
In caso contrario, il condominio potrebbe essere
chiamato a risarcire i danni subiti dalle vittime
dei furti. (Italia
News Press Agency - 'Credit Press La Legge per tutti'
- www.italianews.org)
|

(International
News Press Agency) - Condominium and security
in Italy, elevator maintenance. Condominio e sicurezza
in Italia, manutenzione ascensori. E' di
oggi la cronaca che racconta del decesso di una
ragazza in un condominio pugliese, precipitata dal
quarto piano sul tetto dell'ascensore che era fermo
al primo. Ed è proprio la sicurezza uno dei
temi più dibattutti in contesto condominiale,
soprattutto per il tanto amato e odiato ascensore
che crea sempre aspre polemiche in tema di ripartizioni
spese. Uso e manutenzione degli ascensori, sono
infatti demandati sia a regolamenti di condominio
(soprattutto di tipo 'contrattuale' in quanto vincolante
più del Codice Civile, ndr), che alle norme
contenute appunto negli articoli del C.C.. In definitiva,
spetta all'Amministratore di condominio (se previsto)
verificare che l'impianto sia manutenzionato secondo
le norme in vigore. Argomenti che fanno bella mostra
tra le circa 2 milioni di cause civili pendenti
nei tribunali dell'intera penisola.
|
|
Ed
è proprio l''Associazione nazionale delle
imprese di costruzione e manutenzione ascensori
(Anacam) a spiegare che in italia "per poter
tenere in esercizio gli ascensori, questi devono
essere affidati a ditte specializzate con personale
tecnico abilitato, munito del cosiddetto patentino
di ascensorista. Si tratta di un'abilitazione rilasciata
dalla Prefettura a seguito del superamento di un
esame teorico e pratico". E' dunque prevista
una manutenzione abilitata da parte di una ditta
specializzata che faccia almeno una volta, ogni
sei mesi, una verifica di tutti i dispositivi di
sicurezza dell'ascensore, per poi annotarli sul
libretto dell'impianto. Proprio per questo il manutentore
deve eseguire due distinte tipologie di attività
sull’impianto: 1) Visite di manutenzione preventiva,
finalizzate alla verifica del regolare funzionamento
dei principali componenti dell’impianto, in
particolare delle porte dei piani e delle serrature,
dello stato di conservazione delle funi, nonché
per eseguire le operazioni normali di pulizia e
di lubrificazione delle parti. 2) Visite finalizzate
alla verifica dell’integrità e dell’efficienza
di tutti i dispositivi e dei componenti da cui dipende
la sicurezza dell’ascensore (paracadute, funi,
sistema di allarme etc.). Mentre per la seconda
tipologia di attività il legislatore ha fissato
una frequenza minima (almeno una volta ogni sei
mesi, da cui la definizione di visita semestrale),
da rispettare quindi in modo tassativo, per le visite
di manutenzione preventiva non viene indicata una
frequenza precisa poiché questa dipende dalle
esigenze dell’impianto. "L'Italia non
si è adeguata alla Direttiva sugli ascensori
che rappresenta un requisito obbligatorio per l'immissione
sul mercato comunitario e la messa in servizio di
nuovi ascensori. "La Direttiva - precisa -
prevede la Marcatura CE di tutti gli ascensori immessi
sul mercato comunitario europeo. E, secondo la Direttiva,
gli installatori sono 'responsabili della progettazione,
fabbricazione ed installazione' degli ascensori.
Spetta all'installatore dichiarare la conformità
dell'impianto, seguendo una delle procedure previste
dalla direttiva, e apporre la Marcatura CE. (Italia
News Press Agency - www.italianews.org)
|

(International
News Press Agency)
- Italian condominium, new features in the distribution
of costs for stairs and elevators. Condominio italiano,
novità nella ripartizione spese di scale
e ascensori. L’articolo 1123 del
codice civile definisce 3 criteri fondamentali per
la "ripartizione delle spese condominiali
contemplabili in un 'regolamento di condominio assembleare'"
(quello 'contrattuale' è blindato e le ripartizioni
in esso indicate sono modificabili solo dall'unanimità
del condomini, ndr). Il primo criterio si basa
sul valore della proprietà di ciascun condomino
ossia sui millesimi tabellari (veritieri). Il secondo
criterio, quando l’utilizzo di un bene o servizio
comune varia tra i condomini e quindi le spese vengono
ripartite non più in base al valore della
proprietà, ma in relazione all’effettivo
uso del bene o servizio, a mente dell'art. 1123
secondo comma. Il terzo scenario previsto dall’ultimo
comma dell’articolo 1123 riguarda i casi in
cui un bene o servizio comune è di utilità
esclusiva per un gruppo ristretto di condomini,
ad esempio le spese per le singole scale. Il Codice
civile, poi, negli articoli 1124, 1125 e 1126, stabilisce
regole dettagliate per la ripartizione delle spese
di specifici beni comuni quali scale, impianti di
ascensore, solai divisori tra i piani e lastrici
solari di proprietà esclusiva. La spesa per
scale e gli ascensori è quindi ripartita
per metà in base ai millesimi e per l’altra
metà in misura proporzionale all’altezza
di ciascun piano dal suolo. Per questa ragione,
nella metà della spesa, che è ripartita
in ragione del valore, si considerano come piani
le cantine, i palchi morti, le soffitte o camere
a tetto e i lastrici solari, qualora non siano di
proprietà comune (nuovo art. 1124 Manutenzione
e sostituzione delle scale e degli ascensori - secondo
comma). Nulla cambia, invece, per le spese d'uso
(pulizia scale, luce scale, forza motrice ascensore)
che vanno divise, anche per la Corte di Cassazione,
per il solo criterio dell'altezza dal suolo. (Italia
News Press Agency - www.italianews.org)
|
|

(International
News Press Agency) -
Condominium, 'Rendiconto' drafting in the new Supreme
Court ruling. Condominio, redazione 'Rendiconto'
nella nuova sentenza di Cassazione. L'art.
1130 bis c.c stabilisce che il rendiconto condominiale:
deve contenere voci di entrata e uscita con dati
inerente situazione patrimoniale, fondi disponibili
ed eventuali riserve, per consentire l'immediata
verifica; registro di contabilità con riepilogo
finanziario e nota sintetica esplicativa della gestione
con l'indicazione anche dei rapporti in corso e
delle questioni pendenti; l'assemblea può
nominare un revisore che verifichi la contabilità
del condominio; i condomini e i titolari di diritti
reali o di godimento sulle unità immobiliari
possono prendere visione dei documenti giustificativi
di spesa in ogni tempo ed estrarne copia a proprie
spese; le scritture e i documenti giustificativi
devono essere conservati per dieci anni dalla data
della relativa registrazione. Ora, in merito, la
Suprema Corte Civile con ordinanza n. 28257/2023
enuncia il seguente principio: "il rendiconto
condominiale, a norma dell'art. 1130-bis c.c., deve
specificare nel registro di contabilità le
"voci di entrata e di uscita", documentando
gli incassi e i pagamenti eseguiti, in rapporto
ai movimenti di numerario ed alle relative manifestazioni
finanziarie, nonché, nel riepilogo finanziario
e nella nota sintetica esplicativa della gestione,
"ogni altro dato inerente alla situazione patrimoniale
del condominio", con indicazione "anche
dei rapporti in corso e delle questioni pendenti",
avendo riguardo al risultato economico delle operazioni
riferibili all'esercizio annuale, che è determinato
dalla differenza tra ricavi e costi maturati. (Italia
News Press Agency - www.italianews.org)
|

(International
News Press Agency) - Home amnesty in Italy,
the decree will give the green light to facilitations
for minor building interventions. Sanatoria case
in Italia, il decreto darà via libera a facilitazioni
per interventi edilizi di lieve entità. Attenzione
a non confondere la proprietà personale con
quella condominiale. Il Presidente Mattarella ha
emanato il decreto per “misure urgenti in
materia di semplificazione edilizia e urbanistica".
Il tema abbraccia: verande, tende, soppalchi, gradini,
grondaie, finestre, pareti e porte interne, quindi,
tutto quello che c'è all'interno delle abitazioni.
Il piano prevede "l’inserimento nel criterio
di edilizia libera di vetrate panoramiche amovibili,
tende e altre opere di protezione dal sole e dagli
agenti atmosferici, per ''tolleranze costruttive
tra il 2% e 5% in base alla superficie, cioè:
vetrate panoramiche amovibili, porticati interni
all’edificio, protezioni da sole e agenti
atmosferici (costituiti da tende e pergole, annesse
agli immobili e che non determino chiusure stabili).
I limiti restano quelle descritti nel 'Codice civile'
e nel 'regolamento di condominio di tipo contrattuale',
cioè modificabile solo all'unanimità.
Restano quindi esclusi da una sanatoria appropriazioni
di 'spazi aperti esterni al confine abitativo' come
muri e facciate non di proprietà personale,
nonchè spazi interni di proprietà
condominiale come cavedi, ingressi, scale, cantine
etc.. (Italia
News Press Agency - www.italianews.org)
|
|

(International
News Press Agency) - Condominium, owner's
responsibility if tenant violates the 'Regulations'.
Condominio, responsabilità del proprietario
se inquilino viola il 'Regolamento'. Le
conseguenze per il locatore che omette di intervenire
in caso di violazioni del regolamento condominiale
da parte dell’inquilino possono essere severe.
La Corte di Cassazione, con sentenza n. 11859/2011,
ha ribadito la responsabilità del locatore
per le violazioni del regolamento condominiale commesse
dal conduttore. In particolare, il proprietario
dell’unità immobiliare è tenuto
a imporre all’inquilino il rispetto del regolamento
e a prevenirne le violazioni, eventualmente anche
mediante la cessazione del rapporto di locazione.
Una sentenza emblematica in questo senso è
quella del Tribunale di Cassino (n. 976/2023), che
ha sottolineato come il locatore debba assumersi
la responsabilità di intervento in caso di
condotte inappropriate dell’inquilino. Quindi,
se l’inquilino viola il regolamento condominiale
(soprattutto quello 'contrattuale' che ha efficacia
universale) il locatore ne risponde sia civilmente
che penalmente. Pertanto, per prevenire o intervenire
efficacemente contro siffatti comportamenti, il
proprietario dell’immobile può adottare
diverse strategie. in particolare: è fondamentale
includere nel contratto di locazione clausole specifiche
che obbligano l’inquilino al rispetto del
suddetto regolamento; è utile anche inserire
nel contratto clausole che affermano la responsabilità
del locatario per i danni ad altri abitanti del
fabbricato o a terzi derivanti dal suo comportamento
contrario alla legge o al regolamento; in caso di
violazioni reiterate, il locatore ha il diritto
di procedere con lo sfratto dell’inquilino.
(Italia
News Press Agency - 'Credit Press La Legge per tutti'
- www.italianews.org)
|

(International
News Press Agency) - Condominium work, simple
guide between prudent choices and responsibility.
Lavori in condominio, semplice guida tra scelte
oculate e responsabilità. Una volta
terminata la spinosa fase dell'accertamento con
valutazione tecnica e dopo la delibera assembleare,
il condominio può disporre l'esecuzione di
lavori che siano ordinari o straordinari, con nomina
commissione per scelta direttore lavori e ditta
esecutrice. Aspetto delicato nel quale è
coinvolto in prima persona l'amministratore per
gli opportuni compiti di controllo e vigilanza ricevuti
dal mandato e dalle leggi in vigore, soprattutto
in materia di sicurezza sul lavoro. Monitorare il
progresso dei lavori: l’amministratore deve
verificare che i lavori avanzino secondo i tempi
e le modalità stabilite nel contratto insieme
al direttore dei lavori. Garantire sicurezza e integrità
dei beni comuni: in qualità di custode delle
parti comuni dell’edificio, l’amministratore
deve assicurarsi che i lavori non compromettano
la sicurezza e l’integrità delle parti
comuni o degli appartamenti privati. Gestione pagamenti
e contabilità: la delibera di approvazione
dei lavori è nulla se non prevede la costituzione
di un apposito fondo ove vanno accantonati i pagamenti
dei singoli condomini, da versare con anticipo rispetto
agli stati di avanzamento delle opere. Gestione
finanziaria dei lavori con pagamenti fornitori e
contabilizzazione delle spese, assicurandosi che
tutto avvenga in maniera trasparente e puntuale.
Riscossione coattiva: se uno o più condomini
non dovessero pagare le quote per i lavori straordinari,
l’amministratore è tenuto ad avviare
le azioni giudiziarie ed esecutive entro sei mesi
dalla chiusura della gestione, anche attraverso
avvocato e giudice per possibile decreto ingiuntivo
e pignoramenti vari. (Italia
News Press Agency - 'Credit Press La Legge per tutti'
- www.italianews.org)
|
|

(International
News Press Agency) - Speed cameras, the new
decree is in force with rules for safety and not
just cash for Italian municipalities. Autovelox,
in vigore il nuovo decreto con regole per sicurezza
e non solo cassa per i Comuni italiani. Al
di fuori di autostrade e strade extraurbane principali
sarà solo il Prefetto a decidere dove potranno
essere collocati gli autovelox. Il Prefetto deciderà
anche dove far installare gli autovelox: ma solo
nelle aree ad alto tasso di incidenti, in cui è
documentata l’impossibilità o la difficoltà
di contestazione immediata basata sulle condizioni
strutturali della strada, cioè da una perizia
che dimostri: l’elevato
numero di incidenti stradali in termini statistici;
l’impossibilità di bloccare gli automobilisti
al momento stesso dell’infrazione. Sulle strade
urbane, gli autovelox possono essere usati solo
se il limite di velocità: non è inferiore
a 50 km/h se si tratta di strade urbane di scorrimento;
pari a 50 km/h sulle urbane di quartiere e sulle
urbane locali; pari a 30 km/h sulle urbane ciclabili;
non inferiore a 30 km/h sugli itinerari ciclopedonali.
Quindi, nelle “zone 30” (ossia le vie
della città dove il limite è di 30
km/h) non si potrà controllare la velocità
con l’autovelox. Fuori dai centri urbani il
cartello con il limite di velocità deve trovarsi
a non meno di 1 km di distanza dall’autovelox.
All’interno dei centri urbani, invece, la
distanza tra il segnale e l’autovelox dovrà
essere: di almeno 200 metri sulle strade di scorrimento;
di almeno 75 metri sulle altre strade. Resta quindi
l’importante e rivoluzionario principio sancito
qualche mese fa dalla Cassazione secondo cui approvazione
e omologazione sono due cose separate (la seconda
implica un controllo molto più pervasivo)
che vanno entrambe eseguite una tantum prima di
utilizzare l’apparecchio. Al contrario la
taratura va ripetuta ogni anno e di essa deve essere
dato atto nel verbale. (Italia
News Press Agency - 'Credit Press La Legge per tutti'
- www.italianews.org)
|

(International
News Press Agency) - Illegitimate speed cameras,
the Court of Cassation establishes with its 2024
ruling. Autovelox illegittimi, lo stabilisce la
Cassazione con sentenza 2024. Non sono
valide le multe per eccesso di velocità se
l’autovelox è stato solo «approvato»
ma non anche «omologato». La Cassazione
ritiene illegittima quella che è stata sinora
la prassi seguita dalla polizia, riaprendo una questione
delicata che si era posta spesso negli ultimi anni.
Il Min. Infrastrutture ha sempre detto, fino ad
oggi, che “approvazione” e “omologazione”
sono la stessa cosa (circolare n. 8176/2020), così
effettuando un’unica attività per entrambi
i requisiti. Per la Suprema Corte, invece, si tratta
di due concetti diversi. L’omologazione, così
come richiesta dall’art. 142 Codice della
strada, è autonoma e altrettanto obbligatoria.
Essa infatti comporta test e controlli più
precisi, garantendo così una maggiore trasparenza
ma anche certezza nell’elevazione delle multe
stradali. Del resto, una circolare ministeriale
– che è fonte del diritto di rango
secondario – non può prevalere sul
Codice della strada (art. 142, comma 6), che invece
è fonte di rango primario, trattandosi di
una legge. Gran parte degli autovelox ad oggi sono
stati solo approvati e non omologati. Ragion per
cui le multe sono da ritenersi tutte illegittime.
Tuttavia, il ricorso doveva essere presentato entro
60 giorni dal ricevimento del verbale dinanzi al
Prefetto o entro 30 dinanzi al giudice di pace.
Rif. Cass. sent. n. 10505/2024. (Italia
News Press Agency - 'Credit Press La Legge per tutti'
- www.italianews.org)
|
|

(International
News Press Agency) - 'International Court
of Justice' (ICJ), South Africa submits new request
for urgent sanctions against Israel. 'Corte internazionale
di giustizia' (CIG), Sud Africa presenta nuova richiesta
di sanzioni urgenti contro Israele. La
battaglia del Governo di Pretoria contro Tel Aviv
non conosce sosta (il 21 novembre 2023 il paese
sudafricano ha sospeso le relazioni diplomatiche
con Israele richiamando i suoi diplomatici per protestare
contro gli attacchi israeliani nella Striscia di
Gaza, ndr). Il Sudafrica precisa infatti che la
Corte “non è in grado di ‘affrontare
pienamente’ le mutate circostanze e i nuovi
fatti sull’assalto israeliano a Rafah, e il
rischio estremo che ne deriva, causa un danno irreparabile
ai diritti del popolo palestinese a Gaza”
ai sensi della Convenzione per la prevenzione e
la repressione del crimine di genocidio”.
(Italia
News Press Agency - 'Credit Press Corte Internazionale
Giustizia' - www.italianews.org)
|

(International
News Press Agency) - New Italian Highway
Code, the Chamber approves the text which now passes
to the Senate to become state law. Here are the
salient measures: Nuovo Codice della Strada, la
Camera approva il testo che ora passa al Senato
per divenire legge dello Stato. Ecco i provvedimenti
salienti:
Telefonini e guida pericolosa - Stop per
chi al volante si fa distrarre dal cellulare: il
ddl prevede il ritiro della patente da 15 giorni
a due mesi e una sanzione fino a 1.697 euro. In
caso di recidiva la multa lievita fino a 2.588 euro,
la sospensione della patente può arrivare
a tre mesi e si aggiunge la decurtazione da 8 a
10 punti. Patente sospesa anche per chi è
trovato a guidare contromano o passa col rosso.
Controlli
e multe - Nel nuovo ddl spunta l'ipotesi
di usare accertamenti da remoto per multare chi
non dà la precedenza a pedoni e ciclisti,
chi parcheggia negli stalli riservati a mezzi pubblici,
polizia, vigili del fuoco, servizi di soccorso,
veicoli elettrici e carico-scarico. La Conferenza
Unificata ha poi chiesto e ottenuto di aumentare
le sanzioni in alcune casistiche, come la sosta
nei parcheggi per i disabili (la multa sarà
da 330 fino a 990 euro) e nelle corsie o fermate
degli autobus (multa da 165 a 660 euro).
Eccesso di
velocità - Su proposta dei sindaci
aumentano le sanzioni per eccesso di velocità,
che potranno raggiungere i 1.084 euro, con sospensione
della patente da 15 a 30 giorni per chi in città
supera i limiti due volte in un anno.
Guida in
stato di ebbrezza - Chi è già
stato condannato e viene trovato di nuovo con un
tasso alcolemico tra 0,5 e 1,5 dovrà rispettare
lo 0 come nuovo limite e dovrà rinnovare
la patente con una nuova visita medica. Per lui
le pene per guida in stato di ebrezza sono aumentate
di un terzo e gli è proibito circolare senza
aver installato sulla sua macchia e a sue spese
l'alcolock, il dispositivo che impedisce l'avvio
del motore in caso di rilevamento di un tasso alcolemico
superiore a zero.
Guida con
effetti stupefacenti - Chi viene trovato
alla guida drogato, invece, non dovrà più
necessariamente essere in uno stato di alterazione
psico-fisica, ma basterà che risulti positivo
ai test perché scatti la revoca della patente
e la sospensione di tre anni.
Bici e monopattini
- Più tutele per i ciclisti: oltre
all'aumento delle piste ciclabili scatta l'obbligo
per gli automobilisti di mantenere un metro e mezzo
di distanza quando sorpassano una bicicletta. Cattive
notizie, invece, per chi possiede un monopattino:
targa, casco e assicurazione saranno obbligatori.
Per chi circola senza i documenti necessari la multa
oscillerà tra i 100 e i 400 euro. Obbligatori
anche gli indicatori luminosi di svolta e freno,
pena una sanzione tra i 200 e gli 800 euro. I monopattini
in sharing dovranno bloccarsi automaticamente quando
escono dall'area consentita.
Ztl e autovelox
- Il disegno di legge introdurrà
anche maggiori specifiche sulle aree Ztl, norme
per la sicurezza dei passaggi a livello ferroviari,
regole più severe per la sosta vietata e
omologazioni anti-truffa per gli autovelox, che
non dovranno essere posizionati in punti strategici
solo "per fare cassa", come ha dichiarato
il ministro Salvini. Autovelox, le nuove
regole approvate: Potranno essere posizionati
in aree ad elevata incidentalità, documentata
impossibilità o difficoltà di procedere
alla contestazione immediata. Sulle strade extraurbane
principali, con limite di 110 km/h, può essere
utilizzato solo se il limite di velocità
è fissato ad almeno 90 km/h, ma non per limiti
inferiori. In ambito urbano, non è possibile
sanzionare per limiti di velocità inferiori
a 50 km/h, essendo necessaria in tali casi la contestazione
immediata. Per le strade extraurbane deve intercorrere
una distanza di almeno un chilometro tra il segnale
che impone il limite di velocità e il dispositivo.
Per arginare l’eccessiva proliferazione di
sanzioni si prevedono distanze minime per i tratti
stradali su cui sono collocati i dispositivi oltre
che distanze minime tra gli stessi autovelox. I
dispositivi a bordo di un veicolo in movimento possono
essere utilizzati senza contestazione immediata
dell’infrazione solo nei casi in cui non sia
possibile collocare postazioni fisse o mobili. Anche
questi dispositivi devono essere resi visibili al
cittadino.
Giovani alla
guida - La cronaca recente ha spinto il
ministro dei trasporti Matteo Salvini a prevedere
nuove strette anche per i giovani. Per i neopatentati
il divieto di guidare supercar salirà da
uno a tre anni, mentre i minorenni trovati alla
guida ubriachi o drogati non potranno prendere la
patente fino ai 24 anni.
Educazione
-
Previsto in ddl anche un programma di educazione
ai giovani, che comprende un bonus di due punti
per i ragazzi che a scuola frequenteranno corsi
sulla sicurezza stradale. (Italia
News Press Agency - www.italianews.org)
|

(International
News Press Agency)
- Freedom of the Media, European Parliament approve
new law. Libertà dei Media, Parlamento europeo
approva nuova legge. Il Parlamento europeo
ha dato il via libera definitivo alla legge europea
per la libertà dei media intesa a proteggere
i giornalisti e i media dell'Ue da ingerenze politiche
o economiche. Il nuovo regolamento, approvato con
464 voti favorevoli, 92 voti contrari e 65 astensioni,
obbliga gli Stati membri a proteggere l'indipendenza
dei media e vieta qualsiasi forma di ingerenza nelle
decisioni editoriali. "Il Parlamento europeo
ha fatto la storia. La legge europea per la libertà
dei media tutela i giornalisti da interferenze,
li protegge dal rivelare le fonti e assicura la
trasparenza sulla proprietà nei media. Combatte
la disinformazione. Alle autorità sarà
vietato ricorrere ad arresti, sanzioni, perquisizioni,
software di sorveglianza intrusivi installati sui
dispositivi elettronici e altri metodi coercitivi
per fare pressioni su giornalisti e responsabili
editoriali e costringerli a rivelare le loro fonti.
I media potranno presentare ricorso presso un organismo
per la risoluzione extragiudiziale delle controversie
e richiedere il parere del comitato europeo per
i servizi di media, un comitato di regolatori nazionali
previsto dalla nuova legge.
(Italia
News Press Agency - 'Credit Press
Parlamento Europeo'
- www.italianews.org)
|
|

(International
News Press Agency) - 'International
Court of Justice' (ICJ) orders Israel to cooperate
on aid to Gaza. 'Corte internazionale di giustizia'
(ICJ) ordina ad Israele di cooperare per aiuti a
Gaza. "Lo
Stato di Israele, in conformità con i suoi
obblighi ai sensi della Convenzione sulla prevenzione
e la repressione del crimine di genocidio, e in
considerazione del peggioramento delle condizioni
di vita affrontate dai palestinesi a Gaza, in particolare
della diffusione della carestia e della fame: Adottare
tutte le misure necessarie ed efficaci per garantire,
senza indugio, in piena cooperazione con le Nazioni
Unite, la fornitura su vasta scala e senza ostacoli
da parte di tutti gli interessati dei servizi di
base e dell’assistenza umanitaria urgentemente
necessari, inclusi cibo, acqua, elettricità,
carburante, alloggi, requisiti di abbigliamento,
igiene e servizi igienico-sanitari, nonché
forniture mediche e assistenza medica ai palestinesi
in tutta Gaza, anche aumentando la capacità
e il numero dei valichi di frontiera terrestri e
mantenendoli aperti per tutto il tempo necessario;
Garantire con effetto immediato che i suoi militari
non commettano atti che costituiscano una violazione
dei diritti dei palestinesi di Gaza in quanto gruppo
protetto ai sensi della Convenzione sulla prevenzione
e la repressione del crimine di genocidio, anche
prevenendo, attraverso qualsiasi azione , la fornitura
dell'assistenza umanitaria urgentemente necessaria".
(Italia
News Press Agency - 'Credit Press Corte Internazionale
Giustizia' - www.italianews.org)
|

(International
News Press Agency) - 'International
Court of Justice' (ICJ) examines Israel's behavior
in the Palestinian territories. 'Corte internazionale
di giustizia' (ICJ) esamina i comportamenti di Israele
nei territori Palestinesi. Si sono concluse
oggi le udienze pubbliche sulla richiesta di parere
consultivo in merito alle conseguenze legali derivanti
dalle politiche e dalle pratiche di Israele nei
territori palestinesi occupati, compresa Gerusalemme
Est. Sul caso hanno presentato dichiarazioni orali
lo Stato di Palestina, 49 Stati membri delle Nazioni
Unite e tre organizzazioni internazionali ... Palestina,
Sudafrica, Algeria, Arabia Saudita, Paesi Bassi,
Bangladesh, Belgio, Belize, Bolivia. , Brasile,
Cile, Colombia, Cuba, Egitto, Emirati Arabi Uniti,
Stati Uniti d'America, Federazione Russa, Francia,
Gambia, Guyana, Ungheria, Cina, Iran, Iraq, Irlanda,
Giappone, Giordania, Kuwait, Libano, Libia, Lussemburgo,
Malesia, Mauritius, Namibia, Norvegia, Oman, Pakistan,
Indonesia, Qatar, Regno Unito, Slovenia, Sudan,
Svizzera, Siria, Tunisia, Turchia, Zambia, Lega
degli Stati arabi, Organizzazione per la cooperazione
islamica, Unione africana, Spagna, Figi e Maldive.
La Corte inizierà ora la sua deliberazione.
Il parere consultivo della Corte sarà espresso
in una seduta pubblica, la cui data sarà
comunicata a tempo debito. Consulta il documento
originale >>>
(Italia
News Press Agency - 'Credit Press Corte Internazionale
Giustizia' - www.italianews.org)
|
|

(International
News Press Agency) -
'International Court of Justice' (ICJ) appoints
new President and Deputy. 'Corte internazionale
di giustizia' (ICJ) nomina nuovo Presidente e
Vice. Il loro mandato durerà 3
anni. Il nuovo Presidente è il giudice
Nawaf Salam (Libano), già membro dal 2018,
nonchè ambasciatore e rappresentante permanente
del Libano presso le Nazioni Unite di New York
dal 2007 al 2017. Eletto anche il nuovo Vice Presidente,
la giudice Julia Sebutinde (Uganda), già
membro dal 2012. Sebutinde è stata giudice
presso il tribunale speciale Sierra Leone dal
2005 al 2011. La Corte Internazionale di Giustizia
(ICJ) è il principale organo giudiziario
dell'Onu. Istituita nel 1945, è composta
da 15 giudici eletti per 9 anni dall'Assemblea
generale e dal Consiglio di Sicurezza. Ha sede
all'Aia (Olanda) e ha un duplice ruolo: decidere,
in conformità con il diritto internazionale,
controversie legali sottoposte dagli Stati; fornire
pareri consultivi su questioni legali riferiti
dagli organi e dalle agenzie delle Nazioni Unite.
(Italia
News Press Agency - 'Credit Press Corte Internazionale
Giustizia' - www.italianews.org)
|

(International
News Press Agency)
- Italian Superior Council of Judiciary
(CSM), Vice President and delegation visiting the
Juvenile Court of Rome. Consiglio Superiore Magistratura
italiana (CSM), Vice Presidente e delegazione in
visita al Tribunale dei minorenni di Roma. “La
Situazione è allarmante. A fronte della carenza
drammatica di organico c’è un grande
aumento del disagio giovanile: siamo già
in una situazione di ingestibile emergenza. Mancano
il personale amministrativo e i magistrati e la
pianta organica non è adeguata”. A
parlare di “vera e propria emergenza”
non solo la Presidente del Tribunale dei Minorenni
Lidia SALERNO e il Procuratore dei Minorenni di
Roma Giovanna LEBBORONI, ma anche molti tra i magistrati
dell’Ufficio preoccupati “per l’attuazione
della riforma Cartabia, con il passaggio al Tribunale
unico a risorse invariate”, intervenuti questa
mattina all’incontro con la delegazione consiliare
guidata dal Vice Presidente del Consiglio Superiore
della Magistratura Fabio PINELLI, unitamente ai
Consiglieri Daniela BIANCHINI, Roberto FONTANA,
Michele Forziati, Bernadette NICOTRA, Maria Vittoria
MARCHIANO’ e al Consigliere giuridico del
Vice Presidente, Roberto MUCCI, nella sede di Via
dei Bresciani del Tribunale per i minorenni di Roma.
Il Vice Presidente
del CSM Fabio Pinelli ha ribadito il dovere del
Consiglio “di essere vicino e sempre presente
per dare sostegno ai magistrati che prestano servizio
in Uffici così delicati”, con la volontà
“di continuare a raccogliere le criticità
per dare risposte efficaci ai temi di competenza
del Consiglio”. “Domani - venerdì
22 dicembre - trasmetteremo una relazione dettagliata
con tutte le criticità che abbiamo raccolto
dai Capi degli Uffici nelle tante visite di questo
primo anno, per rappresentare al Ministro, nell’ambito
della virtuosa collaborazione istituzionale, le
problematiche di competenza ministeriale”.
“La riforma Cartabia, a cui lavori di commissione
hanno partecipato giuristi eccellenti, tra i più
importanti del Paese, ha adottato innovazioni di
sistema molto importanti, per dotare la risposta
di giustizia di criteri di maggiore celerità
ed efficienza, così come richiesto dall’Europa,
anche nell’ottica del raggiungimento degli
obiettivi del PNRR. Infatti, alla giustizia italiana
saranno destinate risorse importanti, vitali per
il sistema Paese: un’occasione da non perdere.
Peraltro, trattandosi di riforma strutturale - personalmente
- riterrei opportuno attendere una verifica applicativa
per un tempo significativo, prima di intervenire
nuovamente dal punto di vista normativo, per correggerne
eventuali criticità”.
I Consiglieri laici
e togati intervenuti nel corso dell’incontro:
Daniela Bianchini, Roberto Fontana, Michele Forziati,
Bernadette Nicotra, Maria Vittoria Marchianò
hanno rassicurato i magistrati sul costante supporto
e impegno del CSM: “Condividiamo le preoccupazioni
che abbiamo ascoltato e siamo qui per cercare di
trovare delle soluzioni tecnico- organizzative.
Nell’ambito del tavolo paritetico con il Ministero
abbiamo chiesto la proroga degli operatori che si
occupano della digitalizzazione degli atti nei Tribunali
per lavorare all’attuazione di questa riforma
che va ripensata nei tempi, perché l’entrata
in vigore ad ottobre 2024, in tempi così
ravvicinati, ci impone enormi sforzi organizzativi.
Come CSM – hanno sottolineato i Consiglieri
- ci impegneremo per un intervento di revisione
delle piante organiche per far fronte alla necessità
di aumento degli organici dovute alle maggiori competenze
attribuite al nuovo Tribunale unico, così
come per proporre una formazione mirata, in sede
di linee guida alla Scuola Superiore della Magistratura,
per formare i magistrati che lavoreranno nei nuovi
Tribunali unici per le persone, per i minorenni
e per le famiglie”. (Italia
News Press Agency - 'Credit Press Consiglio Superiore
Magistratura' - www.italianews.org)
|

(International
News Press Agency) -
Condominium, differences between "Contractual
Regulations" and "Assembly Regulations".
Condominio, differenze tra "Regolamento contrattuale"
e "Regolamento assembleare". Differenze
sostanziali che modificano anche il "modus
vivendi" della comunità condominiale.
Il 'regolamento di condominio contrattuale' viene
di solito predisposto dall’originario costruttore
dell’edificio e allegato agli atti di acquisto:
in questo modo, viene approvato all’atto dell’acquisto
dei singoli appartamenti, raggiungendosi così
l’unanimità. Il regolamento contrattuale,
proprio perché accettato o approvato all’unanimità,
può rendere più severi i limiti posti
dalla legge all’uso delle parti comuni e/o
limitare i poteri e le facoltà dei condomini
sulle parti di cui hanno la proprietà esclusiva.
Non potrebbe, però, in ogni caso, porsi in
contrasto con le norme richiamate dal quarto comma
dell’art. 1138 C.c. in quanto inderogabili.
È anche contrattuale il regolamento approvato
all’unanimità dai condomini in assemblea.
Invece, il 'regolamento assembleare' è quello
approvato dalla maggioranza degli intervenuti all’assemblea,
in rappresentanza di almeno 500/1.000, anche in
seconda convocazione. Ecco le differenze: solo un
regolamento contrattuale può disporre limitazioni
nell’uso delle parti comuni o dei singoli
appartamenti, tipo: fastidio animali, rumori, decoro,
uso delle proprietà etc. Il regolamento contrattuale
è valido e vincolante anche nei confronti
dei successivi acquirenti dell’immobile. Cosìì,
ad esempio, chi compra casa dopo che il regolamento
contrattuale sia già stato predisposto è
tenuto a rispettarne tutti i limiti (Cass. 31.07.2009,
n. 17886). Il regolamento 'contrattuale' è
spesso incidente nella ripartizione delle spese
previste dall'art. 1124 del c.c. perchè -
in quanto derogabile - permette all'unanimità
dei condomini di 'decidere ripartizioni diverse'
da quelle indicate nello stesso articolo 1124. "L'art.
1123 c.c., nel consentire la deroga convenzionale
ai criteri di ripartizione legale delle spese condominiali,
non pone alcun limite alle parti, con la conseguenza
che deve ritenersi legittima non solo una convenzione
che ripartisca le spese tra i condomini in misura
diversa da quella legale, ma anche quella che preveda
l'esenzione totale o parziale" (Cass. civ.,
Sez. II, 25/03/2004, n.5975). In tal senso, anche
la Cassazione specifica che "in materia di
condominio, è valida la disposizione del
regolamento condominiale di natura contrattuale,
Cass. 898/1984 e Cass. 22824/2013. Ripartizioni
specifiche che, quindi, se non contenute in un 'regolamento
contrattuale' si applicano secondo gli artt. 1123,
1124 ..... del Codice Civile. In definitiva, "Le
norme del regolamento condominiale non possono in
alcun modo menomare i diritti di ciascun condomino,
quali risultano dagli atti di acquisto e dalle convenzioni,
e in nessun caso possono derogare alle disposizioni
degli articoli 1118 secondo comma, 1119, 1120, 1129,
1131, 1132, 1136 e 1137. Quindi, visto che l'art.
1124 non rientra tra gli 'articoli inderogabili'
un regolamento può benissimo prevedere un
riparto diverso da quello previsto nello stesso
articolo". Se poi il regolamento è contrattuale
allora diventa blindato nella modifica "solo
all'unanimità" ... (Italia
News Press Agency - www.italianews.org)
|

(International
News Press Agency) - Condominium, closing
the balcony on three sides? Here's what's allowed
and what's not. Condominio, chiusura del balcone
sui tre lati? Ecco cosa è consentito e cosa
no. La chiusura del balcone, con conseguente
trasformazione dell’area prima aperta in una
'veranda chiusa', è spesso un intervento
che modifica la struttura e l’estetica dell’edificio.
Ecco perchè vanno analizzate alcune componenti
essenziali: regolamento di condominio, tipo di balcone
e tipologia di chiusura, per evitare conseguenze
legali: demolizione dell’opera o accuse di
abuso edilizio secondo normativa urbanistica. Il
regolamento condominiale, soprattutto contrattuale
che è quasi sempre "immodificabile",
va consultato per eventuali dinieghi alla 'chiusura'.
Il balcone oggetto della 'chiusura totale' deve
essere di tipo 'aggettante' proprio per non prevedere
'coperture' che diventerebbero ostative. Il tipo
di chiusura è essenziale per richiedere o
meno autorizzazioni assembleari e comunali. Spesso
sono ora utilizzate 'vetrate panoramiche' (Vepa)
che consentono realizzazioni 'quasi' libere. "La
chiusura del balcone o del terrazzo di un’abitazione
integra infatti la trasformazione del vano in superficie
abitabile, con creazione di maggiore volumetria
e di un nuovo locale autonomamente utilizzabile.
Pertanto è necessario: chiedere al Comune
il permesso di costruire; pagare gli oneri di urbanizzazione".
Difatti, si tratta di un intervento di trasformazione
urbanistica, per via della sua destinazione a uso
non limitato nel tempo e per l’alterazione
prodotta nello stato del territorio, visto il suo
rilievo ambientale e funzionale (in tal senso, Consiglio
di Stato, sezione VI, sentenza 8238/2022; Tar Campania,
Napoli, sezione VII, sentenza 1807/2022). (Italia
News Press Agency - 'Credit Press La Legge per tutti'
- www.italianews.org)
|
|

(International
News Press Agency) - Condominium, urgent
work carried out by the administrator must be documented.
Condominio, lavori urgenti eseguiti da amministratore
vanno documentati. Non confondere "eliminazione
del pericolo" (obbligatorio per legge) con
"normali e non urgenti ripristini". L'amministratore
può prescindere dalla preventiva autorizzazione
dell'assemblea solo in caso di urgenza, la cui prova
incombe su di lui". A tal fine è fondamentale
dotarsi di tutti i documenti e le altre prove (stime,
perizie, foto, video registrazioni ... ) che riescano
a dimostrare che i lavori andavano compiuti con
tempestività onde evitare un maggior danno
alla cosa comune. Lo strumento più utile
è di certo la relazione di un perito che
ne attesti l'urgenza. In ogni caso occorre ricordare
che, "nel caso in cui i condomini contestino
l'operato dell'amministratore in proposito, l'accertamento
di fatto circa l'effettiva indifferibilità
e la concreta urgenza delle opere ha natura strettamente
giuridica e il giudice potrà effettuarlo
in maniera corretta solo avvalendosi di un proprio
consulente tecnico". In questo senso, interviene
l'articolo 1135, comma 2, c.c. stabilendo che l'amministratore
non può ordinare lavori di manutenzione straordinaria,
salvo che questi non rivestano il carattere di urgenza.
Quindi, lo stesso amministratore non può
decidere autonomamente circa urgenza e pericolosità
del singolo intervento se in presenza di più
situazioni di urgenze e pericoli evidenti quali
"crolli, ripristini pericolosi, muretti pericolosi
fuori norma, infiltrazioni gravi, manutenzioni irregolari,
abitudini e atteggiamenti condominiali gravi, pericoli
evidenti per salute e vita delle persone etc ...
Dovrà quindi adeguare le sue decisioni a
perizie certificate o a decisioni assembleari assunte
con estrema celerità. Fase ultima, gli interventi
prevedono poi la totale approvazione da parte dell'assemblea
condominiale che analizzerà e stabilirà
urgenze e costi. In caso di mancata approvazione,
gli oneri restano a carico dell'amministratore che
potrà rivalersi nelle sedi opportune. (Italia
News Press Agency - www.italianews.org)
|

(International
News Press Agency) - Condominium, how much
space can be used for private photovoltaics? Condominio,
quanto spazio si può usare per fotovoltaico
privato? È diritto di ciascun condomino
installare pannelli fotovoltaici in autonomia, salvo
invio comunicazione preventiva all’amministratore
con dettagli tecnici e modalità di realizzazione,
che a sua volta indirà una apposita assemblea
che stabilirà modalità e ubicazione
dell’impianto secondo quanto stabilito dalla
Corte di Cassazione con sentenza 1337/2023. Esiste
tuttavia un solo limite assoluto ribadito anche
dalla Cassazione: il divieto sia contemplato in
"Regolamento contrattuale" o comunque
approvato all’unanimità. Per la installazione,
poi, il metodo più corretto è quello
di procedere a una divisione del tetto per millesimi,
tenendo tuttavia conto anche dell’esposizione
ove l’impianto viene installato (laddove infatti
c’è più sole, l’impianto
funzionerà meglio). Dunque non conta solo
la dimensione dello spazio occupato, ma anche il
versante della falda del tetto. Questo elemento
dovrà essere combinato con quello dei millesimi,
in modo tale che non vi siano sperequazioni. E'
però necessario rispettare le seguenti condizioni:
non è possibile occupare tutto lo spazio
dell’area: difatti, l’art. 1102 del
codice civile sancisce il divieto di non impedire
agli altri condomini il pari uso del bene comune;
non si può pregiudicare stabilità
e sicurezza edificio; non bisogna alterare destinazione
del bene: ad esempio, pannelli nel cortile, mentre
è possibile sul tetto o sulla terrazza (a
meno che quest’ultima non sia di uso esclusivo);
vietato alterare decoro architettonico edificio
(non solo l’aspetto estetico ma anche la coerenza
delle sue linee). bisogna affidare lavori a ditte
specializzate e qualificate che non pregiudichino
edificio e assicurare la corretta manutenzione dell’impianto.
Esiste tuttavia un solo limite assoluto ribadito
anche dalla Cassazione: il divieto sia contemplato
in "Regolamento contrattuale" o comunque
approvato all’unanimità. (Italia
News Press Agency - 'Credit Press La Legge per tutti'
- www.italianews.org)
|
|

(International
News Press Agency) - Speed cameras, the new
rules approved. Autovelox, le nuove regole approvate.
Potranno essere posizionati in aree ad
elevata incidentalità, documentata impossibilità
o difficoltà di procedere alla contestazione
immediata. Sulle strade extraurbane principali,
con limite di 110 km/h, può essere utilizzato
solo se il limite di velocità è fissato
ad almeno 90 km/h, ma non per limiti inferiori.
In ambito urbano, non è possibile sanzionare
per limiti di velocità inferiori a 50 km/h,
essendo necessaria in tali casi la contestazione
immediata. Per le strade extraurbane deve intercorrere
una distanza di almeno un chilometro tra il segnale
che impone il limite di velocità e il dispositivo.
Per arginare l’eccessiva proliferazione di
sanzioni si prevedono distanze minime per i tratti
stradali su cui sono collocati i dispositivi oltre
che distanze minime tra gli stessi autovelox. I
dispositivi a bordo di un veicolo in movimento possono
essere utilizzati senza contestazione immediata
dell’infrazione solo nei casi in cui non sia
possibile collocare postazioni fisse o mobili. Anche
questi dispositivi devono essere resi visibili al
cittadino. (Italia
News Press Agency - www.italianews.org)
|

(International
News Press Agency) - Condominium, mandatory
'explanatory summary note' together with statement.
Condominio, 'nota sintetica esplicativa' obbligatoria
insieme a rendiconto. L’articolo
1130 bis del Codice civile lo stabilisce e Tribunali
lo confermano. La 'nota sintetica esplicativa' è
infatti elemento ritenuto essenziale per garantire
ai condòmini trasparenza e chiarezza nella
comunicazione delle informazioni contabili, proprio
per consentire ai meno esperti di comprendere il
consuntivo redatto dall’amministratore e verificare
eventuali incongruenze. In linea con quest’interpretazione,
anche i Tribunali di Torino (n. 3528/2017), Milano
(n. 7888/2019) e Genova (n. 1131/2021) hanno espresso
giudizi di illegittimità nei confronti di
rendiconti privi della nota esplicativa, sancendo
l’invalidità delle relative delibere
approvative. La stessa Suprema Corte di Cassazione
con decisione 33038/2018 ha sottolineato che la
nota sintetica e il rendiconto formano un insieme
inscindibile e che la mancanza di tale documento
equivale a presentare un quadro contabile incomprensibile.
La sentenza ha quindi enfatizzato il principio della
correttezza formale dei documenti se non conformi
all’art. 1130 bis del Codice civile. (Italia
News Press Agency - www.italianews.org)
|
|

(International
News Press Agency) - Car fire in condominium:
who pays for the huge damages. Incendio auto in
condominio: chi paga gli ingenti danni. Intanto
è da distinguere se i veicoli (auto, moto,
autocarri e autobus) avevano o no autorizzazione
ad essere in condominio, per: divieto di sosta-parcheggio,
veicolo ospite, veicolo entrato senza rispettare
divieto ingresso ad estranei, veicoli adibiti a
lavori non autorizzati, etc.. Per questi, nel caso
non siano abilitati, il problema si amplificherebbe
a dismisura, parimenti ad un'altra figura di rilievo:
l'amministratore, che in sede di indagini dovrà
dimostrare di "aver svolto tutte le azioni
per scongiurare eventuali pericoli", tra i
quali impedire eventuali ingressi e soste negli
spazi comuni. L’assicurazione (veicolo e/o
fabbricato) del resto, cercherà sempre di
vederci ben chiaro alla pari di quello che accade
negli incidenti stradali. L’art. 2051 del
Codice civile, infatti, parla chiaro: "per
chi subisce danni a causa di un veicolo che sprigiona
fiamme ... il relativo proprietario ne è
responsabile" Una responsabilità 'oggettiva'
che prescinde da dolo o colpa, ma discende direttamente
dalla titolarità del bene. Le regole appena
espresse valgono sia per gli incendi sulla strada
pubblica che su quella privata, come il cortile
condominiale (Sezioni Unite Cassazione - 21983/21).
(Italia
News Press Agency - www.italianews.org)
|

(International
News Press Agency) - Social, US Congress
votes for the ban on Tik Tok and Italian Antitrust
sanctions it for "lack of controls on the contents
circulating on the platform". Social, Congresso
USA vota per il bando di Tik Tok e Antitrust italiano
lo sanziona per "mancati controlli sui contenuti
che circolano sulla piattaforma". Dopo
il voto della Camera americana che "bannerebbe"
il social cinese, arriva anche la sanzione di 10
milioni di euro dall'AGCOM italiano: "Risultano
inadeguati i controlli della società sui
contenuti che circolano sulla piattaforma, in particolare
quelli che possono minacciare la sicurezza di soggetti
minori e vulnerabili. Inoltre questi contenuti vengono
sistematicamente riproposti agli utenti a seguito
della loro profilazione algoritmica, stimolando
un uso sempre crescente del social network.
L’attività istruttoria ha consentito
di accertare la responsabilità di TikTok
nella diffusione di contenuti - come quelli relativi
alla challenge “cicatrice francese”
- suscettibili di minacciare la sicurezza psico-fisica
degli utenti, specialmente se minori e vulnerabili.
Inoltre, TikTok non ha assunto misure adeguate ad
evitare la diffusione di tali contenuti, non rispettando
pienamente le Linee Guida di cui si è dotata
e che ha reso note ai consumatori rassicurandoli
che la piattaforma è uno spazio “sicuro”.
Le Linee Guida vengono infatti applicate senza tenere
in adeguato conto la specifica vulnerabilità
degli adolescenti, caratterizzata da peculiari meccanismi
cognitivi dai quali derivano, ad esempio, la difficoltà
a distinguere la realtà dalla finzione e
la tendenza ad emulare comportamenti di gruppo.
Infine, i contenuti - pur essendo potenzialmente
pericolosi - sono diffusi tramite un “sistema
di raccomandazione” basato sulla profilazione
algoritmica dell’utenza, che seleziona costantemente
quali video destinare a ciascun consumatore nelle
sezioni denominate “Per Te” e “Seguiti”,
con l’obiettivo di aumentare le interazioni
tra utenti e il tempo speso sulla piattaforma così
da accrescere la redditività degli introiti
pubblicitari. Ciò causa un indebito condizionamento
degli utenti che vengono stimolati ad adoperare
sempre di più la piattaforma. (Photo:
AGCOM) (Italia
News Press Agency - 'Accredited Press Autorità
Garante Commercio e Mercato' - www.italianews.org)
|
|

(International
News Press Agency) - Condominium, accidents
and injuries: responsibility between administrator
and condominium owners. Condominio, incidenti
ed infortuni: responsabilità tra amministratore
e condomini. La questione è tra
le più dibattute nelle sedi civili e penali
tra le 2 milioni di diatribe giudiziarie aperte
in tutta Italia. Tra pavimentazione garage, scale
scivolose, detriti e calcinacci piovuti da solai
e muri, giardini, auto non autorizzate a parcheggiare
negli spazi comuni, muretti e ringhiere troppo
basse e non a norma ... il tema è più
scottante di quello che sembra. Chiariamo che
in questi casi ci sono tre figure che iniziano
a rincorrersi quasi all'infinito: infortunato,
amministratore e responsabilità dei condomini.
Alla base restano prove e testimoni per l'infortunato
e la dimostrazione che l'incidente sia fortuito
e da chi era al corrente del pericolo e nulla
ha fatto per evitarlo: leggasi amministratore,
assemblea e singolo condomino. Dunque, non basta
dimostrare di essere caduti e di essere stati
trasportati al pronto soccorso. È necessario
anche fornire la prova della causa della caduta
e del fatto che i danni siano stati determinati
da quello specifico evento. "Solo la prova
testimoniale" come spiegato più volte
dalla giurisprudenza - "può infatti
consentire di ricostruire la dinamica del sinistro".
Nel caso poi il Condominio soccomba, l’articolo
2051 del C.c. cita "il condominio è
tenuto a risarcire tutti i danni che derivano
da uno dei beni in sua custodia, salvo appunto
che dimostri il caso fortuito". Si tratta
di una responsabilità oggettiva che prescinde
da qualunque connotato di colpa. A pagare, quindi,
deve essere la compagine condominiale. C’è
poi il caso in cui l’amministratore potrebbe
rispondere dell’infortunio in condominio,
cioè quando il danno è stato prodotto
a causa di un’insidia che a lui doveva essere
nota. Egli infatti ha l’obbligo di provvedere
a informare l’assemblea di ogni possibile
fonte di pericolo, mettendo in sicurezza tutte
le aree e anche transennandole laddove necessario.
Il vero problema resta nel caso il condominio
non sia assicurato per qualsiasi motivo o la stessa
assicurazione non riconosca l'obbligo del pagamento,
quindi la norma spiega che il danneggiato potrà
avviare un pignoramento sia nei confronti dei
beni del condominio (il conto corrente), sia nei
confronti dei beni dei singoli condomini (ad esempio,
il pignoramento dell’appartamento). Nei
confronti di ciascuno di essi, egli potrà
chiedere solo la relativa quota, corrispondente
ai millesimi di proprietà. (Italia
News Press Agency - www.italianews.org)
|

(International
News Press Agency) -
Condominium, accidents including damages and civil
and criminal liability. Condominio, infortuni tra
danni e responsabilità civili e penali. Gli
infortuni, per una idonea classificazione devono
sempre rispondere a poche semplici domande: l’evento,
la causa, il cosiddetto rapporto di causalità
o di causa-effetto, i danni riportati. Per quelli
che poi accadono nei condomini italiani, esiste
una serie di regole preventive da tenere d'occhio,
tipo: insidie e pericoli conosciuti, assicurazioni
danni in vigore, provvedimenti amministratore, decisioni
assembleari, pagamenti in solido dei condomini secondo
i millesimi di proprietà. Premettiamo
che secondo le leggi in vigore: "l'amministratore
condominiale ha l’obbligo di provvedere a
informare l’assemblea di ogni possibile fonte
di pericolo, mettendo in sicurezza tutte le aree
(anche transennandole laddove necessario). Laddove
poi vi sia il rischio di danno grave a terzi, egli
deve provvedere a disporre i lavori di manutenzione
anche senza convocare l’assemblea, sempre
che sul conto ci sia denaro a sufficienza. In caso
contrario, non potendo essere costretto ad usare
denaro proprio, dovrà fare in modo –
tramite avvisi e segnali – che i passanti
non subiscano pregiudizi dall’area condominiale".
Detto questo, in caso di infortuni avvenuti nell'area
condominiale: cadute, scivolate, incidenti etc.,
le norme attuali prevedono una serie precisa di
azioni come quella di rintracciare "i testimoni
dell'accaduto" e verificare se la zona interessata
è a norma. Se poi il pregiudizio viene portato
avanti dal danneggiato, si potrà arrivare
anche in tribunale per la disamina civile e penale
del caso che può portare a rimborsi da parte
dell'assicurazione dell'immobile. Nel caso invece
l'assicurazione non copra il danno riconosciuto
dai giudici, sarà a cura dei singoli proprietari
rifondere, e in caso negativo, arrivare fino al
pignoramento del conto corrente personale oppure
degli appartamenti. (Italia
News Press Agency - 'Credit Press La Legge per tutti'
- www.italianews.org)
|
|

(International
News Press Agency) -
Justice, electric scooters are prohibited from circulating
and parking on sidewalks. The new 2024 rules. Giustizia,
ai monopattini elettrici è vietata circolazione
e sosta sui marciapiedi. Le nuove regole 2024. L'alta
pericolosità dei monopattini è certificata
dai 16 morti dello scorso anno e dalle centinaia
di feriti che sono aumentati del 78%. Ecco perchè
il legislatore è arrivato ad una stretta
sull'uso di questo mezzo che, se non usato con vera
accortezza diventa veramente pericoloso per se e
per gli altri. Così come le biciclette, il
monopattino è un veicolo a tutti gli effetti,
e non può in alcun modo circolare sui marciapiedi,
in quanto trattasi di parte della strada riservata
esclusivamente ai pedoni. A parte la possibilità
di investire un pedone con gravissime conseguenze
penali per il responsabile, chi circola con il monopattino
sul marciapiedi subisce una multa da 42 a 173 euro,
ai sensi dell'Art. 143 c.s.. Stessa sorte per chi
parcheggia il monopattino sul marciapiede, con una
multa da 41 a 168 euro, ai sensi dell'Art. 158 c.s.
Ecco allora un resoconto delle norme che regolano
l'uso dei monopattini elettrici, semprechè
siano stati legalmente importati e venduti con marcatura
CE: Secondo la legge, quindi, il monopattino elettrico
può circolare nelle aree pedonali con velocità
massima di 6 km/h e sulla carreggiata fino a 25
km/h. Con il monopattino elettrico è possibile
inoltre circolare all’interno delle piste
ciclabili, nonché sui percorsi promiscui
pedonali e ciclabili. Si
ricordi, infine, che il monopattino è riservato
solamente a coloro che abbiano almeno 14 anni di
età. Non occorre alcuna patente. bisogna
aver compiuto 14 anni per poterne guidare uno; non
servono patente né targa; il casco è
obbligatorio fino a 18 anni (oltre questa età
è facoltativo); è vietato trasportare
altre persone, oggetti o animali, di fare da traino
o essere trainati; è obbligatorio avere in
dotazione luci e segnalatore acustico; è
obbligatorio indossare il gilet catarifrangente
da mezz’ora prima del tramonto a mezz’ora
prima del sorgere del sole e in galleria, a prescindere
dall’orario; l’obbligo di assicurarsi
dovrebbe entrare in vigore nel 2024. (Italia
News Press Agency - 'Credit Press La Legge per tutti'
- www.italianews.org)
|

(International
News Press Agency) -
Condominium, tenant with damage from infiltration:
the owner or person responsible pays. Condominio,
inquilino con danni da infiltrazioni: paga il proprietario
o il responsabile. Chi prende in affitto
un appartamento all’interno di un condominio,
ha diritto a ricevere un risarcimento se si presentano
danni da infiltrazioni. Se ciò accade, egli
'può scegliere
tra due opzioni': Chiedere (anche
per accordo bonario) un risarcimento al proprietario
(locatore) dell’appartamento in cui vive,
oppure chiedere risarcimento ai responsabili dell’accaduto,
quindi al condominio oppure ai proprietari degli
appartamenti o dei garages confinanti. Nel primo
caso, il locatore sarà tenuto a risarcire
l’affittuario. In quanto, secondo l’art.
1585 del Codice Civile: “Il locatore è
tenuto a garantire il conduttore dalle molestie
(disagi e danni), che diminuiscono l’uso o
il godimento della cosa, arrecate da terzi che pretendono
di avere diritti sulla cosa medesima”. Tra
queste “molestie”, rientrano le infiltrazioni
ma anche tutte le altre casistiche (Cass. civ. 2010/15372).
Il locatore dovrà quindi pagare il danno,
ma potrà poi chiedere a sua volta un risarcimento
ai responsabili. Se invece l’affittuario intende
agire direttamente contro i responsabili, provvederà
a richiedere una perizia tecnica ad un professionista
abilitato, per avere certezza della causa del danno,
per poi chiedere risarcimento al proprietario ritenuto
“colpevole” del danno. (Italia
News Press Agency - www.italianews.org)
|
|

(International
News Press Agency) - Environment, the Italian
Constitutional Court confirms ban on 'sea urchin'
fishing in Puglia. Ambiente, la Corte Costituzionale
conferma blocco pesca 'ricci di mare' in Puglia.
"Il divieto fino al 2025 previsto
da una legge della Regione Puglia del 2023 non viola
la competenza statale sulla pesca". Il
fermo "straordinario" introdotto dalla
Regione Puglia per gli anni 2023,24 e 25 è
a tutela della specie a rischio estinzione a causa
del "sovra-sfruttamento a livello locale di
tale risorsa ittica". Il blocco riguarda la
pesca locale e non si estende alla commercializzazione
dei ricci di mare provenienti da fuori Regione,
purché provvisti di tracciabilità.
Secondo la Consulta, "la Puglia ha messo in
campo "una misura specifica, concernente un
fermo pesca disposto una tantum, che si riverbera
temporaneamente su un'attività che si svolge
sui fondali posti a breve distanza dalle coste pugliesi
e che riguarda una risorsa ittica, il cui consumo
è strettamente correlato al territorio e
alle tradizioni locali, tant'è che la misura
è la conseguenza di un massiccio sovra-sfruttamento".
(Italia
News Pres Agency - 'Credit Press Corte Costituzionale'
- www.italianews.org)
|

(International
News Press Agency) - 'International
Court of Justice' (ICJ), application of the Convention
on the Prevention and Punishment of the Crime of
Genocide in the Gaza Strip (South Africa vs Israel).
'Corte internazionale di giustizia' (ICJ), applicazione
della Convenzione sulla prevenzione e la repressione
del crimine di genocidio nella Striscia di Gaza
(Sudafrica vs Israele). Le udienze pubbliche
sulla richiesta di indicazione di misure provvisorie
presentata dal Sudafrica nel caso relativo all'applicazione
della Convenzione sulla prevenzione si è
conclusa oggi. La delegazione del Sud Africa era
guidata da SE Sig. Vusimuzi Madonsela, Ambasciatore
della Repubblica del Sud Africa presso il Regno
dei Paesi Bassi, in qualità di agente, e
dal Sig. Cornelius Scholtz, Consigliere legale,
Ambasciata della Repubblica del Sud Africa nel Regno
dei Paesi Bassi Paesi Bassi, in qualità di
co-agente. La delegazione israeliana era guidata
dal signor Gilad Noam, vice procuratore generale
Diritto internazionale, Ministero della Giustizia
dello Stato di Israele, Sig. Tal Becker, Consigliere
giuridico, Ministero degli Affari esteri dello Stato
di Israele, e Sig.ra Tamar Kaplan Tourgeman, Vice
consigliere giuridico principale del Ministero degli
Affari esteri dello Stato di Israele, in qualità
di Co-agenti. La decisione della Corte sarà
pronunciata nel corso di una seduta pubblica, la
cui data sarà comunicata a tempo debito.
(Italia
News Press Agency - 'Credit Press Corte Giustizia
Internazionale' - www.italianews.org)
|
|

(International
News Press Agency) - 'International
Court of Justice' (ICJ), 'Obligations of States
with respect to climate change'. 'Corte internazionale
di giustizia' (ICJ), 'Obblighi degli Stati rispetto
al cambiamento climatico'. L'Alta Corte
ha autorizzato il 'Forum delle Isole del Pacifico'
e la 'Alleanza dei Piccoli Stati Insulari' (AOSIS)
a partecipare nei procedimenti consultivi sugli
obblighi degli Stati rispetto ai cambiamenti climatici.
Ai sensi dell'articolo 66 del suo Statuto, la Corte
ha deciso che il Forum delle Isole del Pacifico
e AOSIS sarà probabilmente in grado di fornire
informazioni sulle questioni sottoposte alla Corte
dall'Assemblea generale. Le due organizzazioni potranno
quindi presentare ciascuna una dichiarazione scritta
in merito domande e commenti scritti su eventuali
dichiarazioni scritte rilasciate da Stati o altre
organizzazioni, entro i termini prorogati dal Presidente
nella sua ordinanza del 15 dicembre 2023, rispettivamente
22 marzo 2024 e 24 giugno 2024. (Italia
News Press Agency - 'Credit Press Corte Giustizia
Internazionale' - www.italianews.org)
|

(International
News Press Agency) -
Condominium, 2 million cases pending in the Italian
courts. Condominio, 2 milioni le cause pendenti
nei tribunali italiani. Per i reati più
diffusi nei condomini italiani troviamo: Violazione
di domicilio, Diffamazione, Violazione e soppressione
di corrispondenza, Violenza privata, Interferenze
illecite nella vita privata, Disturbo della quiete
pubblica, Stalking. Le liti tra i condomini costituiscono
circa il 50% delle procedure civili nelle aule di
giustizia. Al primo posto "i cattivi odori"
provenienti da altri appartamenti, seguiti dai "rumori
molesti" e al terzo posto "animali domestici"
(cani che sporcano il cortile, che abbaiano eccessivamente,
che attaccano altri condomini, ecc.). Quarta posizione
per per l'errato utilizzo delle aree condominiali
comuni (auto parcheggiate, materiali depositati,
terrazze usate come ripostigli, ecc.). In quinta
i problemi connessi ai cortili o ai giardini condominiali
(bambini che giocano a pallone, persone che parlano
a voce alta, ecc.). Al sesto posto, vertenze con
l'amministratore di condominio (richieste inevase,
lavori non eseguiti, manutenzione non effettuata,
ecc.). Chiude la classifica il tema di piante e
balconi (innaffiatura eccessiva, foglie che cadono,
tovaglie e tappeti sbattuti dal piano superiore,
ecc.). Le regioni con i condomini più litigiosi,
i campani e i laziali risultano essere i più
attaccabrighe con oltre 190 mila cause circa, seguiti
dai siciliani e dai veneti (circa 160 mila procedimenti).
Poi gli emiliani con ben 150 mila cause aperte;
Liguria e Marche (50 mila cause iscritte a ruolo),
Abruzzo (43 mila fascicoli aperti), Friuli Venezia
Giulia (40 mila) e Trentino Alto Adige (30 mila).
(Italia
News Press Agency - www.italianews.org)
|
|

(International
News Press Agency) -
'Entire condominium' is responsible for the failure
to separate waste. 'Condominio intero' è
responsabile della mancata differenziata dei rifiuti.
Se un solo condomino gestisce i rifiuti
in modo errato o li getta nei bidoni in orari non
appropriati, la legge stabilisce che la responsabilità
ricada sull’intero condominio. Le multe sono
irrogate dal Comune e sono comminate in caso di
scorretta modalità di raccolta differenziata
o mancata collocazione dei bidoni. L’amministratore
(non responsabile direttamente della mancata differenziazione
dei rifiuti da parte dei singoli: Cass. ord. n.
4561/2023) ricevuto il verbale, deve addebitare
la spesa all’intero condominio, ripartendola
tra i proprietari in base ai millesimi. Se invece
l'assemblea ha previsto con verbale l'irrorazione
di multe, è l’amministratore ad infliggere
le sanzioni che variano da 1 euro a 200 euro e possono
arrivare fino a 800 euro in caso di recidiva. In
aggiunta, è possibile che il condominio o
i singoli proprietari informino direttamente la
polizia municipale in caso di comportamenti illeciti
relativo alla raccolta differenziata. La polizia
ha l’obbligo di intervenire e, se non lo fa,
è possibile informare di ciò direttamente
il sindaco, anche attraverso mail-pec. (Italia
News Press Agency - 'Credit Press La Legge per tutti'
- www.italianews.org)
|

(International
News Press Agency) -
Condominium, appropriation of common spaces. Condominio,
appropriazione di spazi comuni. Le parti
comuni sono aree quali cortili, cavedi, scale, spazi
di manovra, giardini ... e manufatti che, secondo
una recente sentenza, i lavori sulla stessa non
possono mai concretizzarsi nell’appropriazione
sostanziale del bene con danno agli altri condòmini.
Da tanto deriva che, contro i lavori che incorporano
parti condominiali nella proprietà individuale
"il condominio deve procedere in giudizio
per riaquisire la proprietà comune".
Lo ribadisce anche la la Corte di Cassazione, con
l’ordinanza 16 febbraio 2023, n. 4865, affermando
che il cavedio è espressamente menzionato
nell’elencazione del Codice civile (art. 1117
n. 1 c.c.). Per la precisione, salvo che il regolamento
contrattuale non stabilisca diversamente, costituiscono
infatti parti comuni dell’intero condominio:
tutte le parti
dell’edificio necessarie all’uso comune,
come il suolo su cui sorge l’edificio, fondazioni,
muri maestri, pilastri e travi portanti, tetti e
lastrici solari, scale, portoni di ingresso, vestiboli,
cavedi, anditi, portici, cortili e le facciate;
aree destinate a parcheggio nonché i locali
per i servizi in comune, come la portineria, lavanderia,
stenditoi e sottotetti destinati all’uso comune;
opere, installazioni, manufatti di qualunque genere
destinati all’uso comune, come ascensori,
pozzi, cisterne, impianti idrici e fognari, sistemi
centralizzati di distribuzione e di trasmissione
per il gas, per l’energia elettrica, per il
riscaldamento ed il condizionamento dell’aria,
per la ricezione radiotelevisiva e per l’accesso
a qualunque altro genere di flusso informativo,
anche da satellite o via cavo. (Italia
News Press Agency - 'Credit Press La Legge per tutti'
- www.italianews.org)
|
|

(International
News Press Agency) -
Condominium, animals and regulations. What the rules
say. Condominio, animali e regolamenti. Cosa dicono
le norme. La riforma del condominio del
2012 ha introdotto importanti novità, stabilendo
che i regolamenti condominiali non possono vietare
il possesso di animali domestici, tranne quelli
'contrattuali'. Ma quali sono le responsabilità
del proprietario se il cane abbaia e dà fastidio,
in quali spazi il cane può circolare (ascensore,
cortile, ecc.), quando è obbligatoria la
museruola e cosa succede se si lascia, per molte
ore, un cane solo in casa. Il diritto di avere animali
domestici in condominio è garantito dall’articolo
1138 del Codice Civile, modificato dalla legge 220/2012
che afferma: "i regolamenti condominiali non
possono proibire di detenere animali domestici.
"L’unica eccezione riguarda i 'regolamenti
contrattuali', quelli cioè approvati all’unanimità
o quelli allegati ai singoli atti di compravendita
e quindi accettati da tutti i condomini".
Regole che valgono anche per chi è in affitto,
che deve innanzitutto rispettare il regolamento
condominiale e quindi ben sapere delle possibili
limitazioni sugli animali. Il 'regolamento contrattuale'
può quindi contenere divieti e limitazioni,
i quali devono essere fatti rispettare 'per legge'
dall'amministratore del condominio con ammonimenti,
multe e anche denunce in caso di ripetute violazioni
e pericoli per incolumità altrui, secondo
l’articolo 672 del Codice Penale. E' giusto
l'esempio di un 'regolamento contrattuale' che vieta
il 'possesso di animali che diano fastidio e che
sporchino scale e spazi connessi'. Agli stessi è
anche 'proibito circolare in condominio senza museruola
e guinzaglio'. (Italia
News Press Agency - 'Credit Press La Legge per tutti'
- www.italianews.org)
|

(International
News Press Agency) -
Court of Cassation: foreign cars in a condominium
is a 'trespass' crime. Cassazione: auto estranee
in condominio è reato 'violazione di domicilio'.
La decisione della Cassazione penale 2023/31700
ha confermato la condanna a carico di un “parcheggiatore
abusivo” per 'violazione di domicilio e invasione
di terreni ed edifici' per aver parcheggiato la
propria autovettura nel cortile condominiale di
terzi, senza averne l'autorizzazione. E ciò
perché anche gli spazi comuni del condominio
rientrano nella nozione di “privata dimora”,
ossia 'un luogo non aperto al pubblico' e protetto
dall’articolo 614 del Codice penale. In merito,
la Suprema Corte ha partorito una interpretazione
piuttosto innovativa, subordinando tale illecito
penale non più al ripetersi dell'occupazione
ma anche solo alla occasionalità. Se poi
un regolamento condominiale 'vieta in assoluto il
parcheggio anche per i singoli proprietari' il danno
alla 'cosa comune' è duplice, e spetta all'amministratore
provvedere con i giusti provvedimenti che vanno
dalla diffida alla denuncia vera e propria. (Italia
News Press Agency - www.italianews.org)
|
|

(International
News Press Agency) -
Italian
Constitutional Court.
Corte Costituzionale, Maternità
e infanzia: Concorso per vice-ispettore Polizia
penitenziaria. Norme impugnate: Artt. 27,
c. 2°, e 28, c. 4°, del decreto legislativo
30/10/1992, n. 443. La
Consulta, riunitasi in data 24 ottobre 2023 si è
pronunciata sugli Allievi ispettori
di sesso femminile ammessi a partecipare al primo
corso successivo ai periodi di assenza dal lavoro,
previsti dalle disposizioni sulla tutela delle lavoratrici
madri - Omessa previsione che costoro possano essere
promossi con la medesima decorrenza giuridica attribuita
agli idonei del corso da cui erano stati dimessi,
in mancanza della possibilità di partecipare
a corsi paralleli di recupero organizzati in data
certa e ragionevolmente ravvicinata - Denunciata
disciplina che non prevede né tempera l'effetto
distorsivo e penalizzante per la carriera delle
allieve vice-ispettrici determinata dalla postergazione
rispetto ai colleghi di sesso maschile vincitori
del loro stesso concorso - Disincentivo alla partecipazione
delle donne al concorso ovvero alla maternità.
Scarica
la sentenza completa
>>>
(Italia
News Press Agency - 'Credit Press Corte Costituzionale'
- www.italianews.org)
|

(International
News Press Agency) -
Health,
Italian Constitutional Court.
Corte Costituzionale, Straniero, Immigrazione,
Emersione rapporti di lavoro. Disciplina. Norme
impugnate: Art. 103, c. 4°, 5° e 6°,
del decreto-legge 19/05/2020, n. 34, convertito,
con modificazioni, nella legge 17/07/2020, n. 77.
La
Consulta, riunitasi in data 25 ottobre 2023 si è
pronunciata sull'adozione di
un decreto interministeriale con cui sono stabilite
le modalità di presentazione dell'istanza
di emersione e i limiti di reddito del datore di
lavoro richiesti per l'instaurazione del rapporto
di lavoro - Mancata previsione che l'amministrazione,
in caso di esito sfavorevole della procedura di
emersione dovuto esclusivamente a fatti e condotte
ascrivibili al datore di lavoro, debba rilasciare
al lavoratore un permesso di soggiorno per attesa
occupazione o un altro titolo corrispondente alla
situazione lavorativa, anche sopravvenuta, che l'interessato
riesca a comprovare - Denunciata disciplina che
cagiona un pregiudizio per il lavoratore, determinato
esclusivamente da fatti e condotte ascrivibili al
datore di lavoro, non essendo il lavoratore straniero
in condizione di verificare se il proprio datore
di lavoro sia o meno in possesso del requisito reddituale
minimo. Scarica
la sentenza completa
>>>
(Italia
News Press Agency - 'Credit Press Corte Costituzionale'
- www.italianews.org)
|
|

(International
News Press Agency) -
Italian Constitutional Court.
Corte Costituzionale,
circolazione stradale - Reato di guida sotto
l'influenza dell'alcool. Norme impugnate:
Art. 224, c. 3°, del decreto legislativo 30/04/1992,
n. 285 (Nuovo codice della strada).
La
Consulta, riunitasi in data 8 novembre 2023 si è
pronunciata in merito all'estinzione
del reato a seguito di esito positivo della messa
alla prova - Sanzione amministrativa accessoria
della sospensione della patente di guida - Mancata
previsione che il prefetto disponga la riduzione
alla metà del periodo di sospensione della
patente di guida a fronte del positivo svolgimento
dei lavori di pubblica utilità, come previsto
dall'art. 186, c. 9, del d.lgs. n. 285 del 1992,
anziché applicare la sanzione amministrativa
accessoria per l'intero. Scarica
la sentenza completa
>>>
(Italia
News Press Agency - 'Credit Press Corte Costituzionale'
- www.italianews.org)
|

(International
News Press Agency)
- Superior Council of the Italian Judiciary, CSM
and Ministry of Justice send questionnaire on 'gender
violence' to the Prosecutor's Office. Consiglio
Superiore della Magistratura, CSM e Ministero Giustizia
inviano questionario sulla 'violenza di genere'
alle Procure. Un questionario, per far
emergere le buone pratiche organizzative e le esigenze
degli uffici giudiziari rispetto alla gestione dei
procedimenti per reati di violenza di genere e domestica.
E’ quanto ha elaborato l’“Osservatorio
permanente sull’efficacia delle norme in tema
di violenza di genere e domestica”, istituito
con decreto del Ministro della Giustizia, in collaborazione
con il "Gruppo di lavoro sulla violenza di
genere” costituito presso il Consiglio Superiore
della Magistratura (CSM). Il formulario sarà
indirizzato – per ora - a tutte le Procure
della Repubblica presso i Tribunali Ordinari ed
è articolato in più sezioni, corrispondenti
agli ambiti di interesse dei quesiti: specializzazione
e formazione dei magistrati sulla violenza di genere
e domestica; unitarietà, personalizzazione
del fascicolo e distribuzione dei carichi di lavoro;
tempestività dell’azione giudiziaria;
valutazione del rischio e protezione della vittima;
coordinamento tra Uffici Giudiziari; coordinamento
con la Procura ed il Tribunale per i minorenni;
coordinamento con il Tribunale Ordinario Penale;
coordinamento con il Tribunale Ordinario Civile;
valutazione della pericolosità dell’indagato;
monitoraggio dei dati statistici riguardanti le
misure coercitive adottate; reti interistituzionali;
principali criticità riscontrate nella trattazione
della materia di violenza di genere e domestica.
Ministero della Giustizia e CSM hanno ritenuto opportuno,
nello spirito di leale collaborazione e come stabilito
in sede di Comitato Paritetico, trasmettere agli
uffici delle procure un unico questionario, per
non gravare gli uffici di un doppio onere di compilazione.
Attraverso il questionario congiunto, l’Osservatorio
e il CSM, in piena sinergia, intendono favorire
una migliore conoscenza delle esigenze in concreto
avvertite dagli uffici giudiziari e delle prassi
virtuose sperimentate nel settore della tutela delle
vittime di violenza domestica e di genere nella
prospettiva di renderle patrimonio comune e al fine
di promuovere l’adozione di modelli organizzativi
uniformi in relazione alle dimensioni e alle risorse
degli uffici. (Italia
News Press Agency - 'Credit Press Consiglio Superiore
Magistratura' - www.italianews.org)
|
|

(International
News Press Agency) -
Condominium, 2 million cases pending in the Italian
courts. Condominio, 2 milioni le cause pendenti
nei tribunali italiani. Lo rivela una ricerca
del Codacons che stila sia una classifica delle
sette principali 'scintille scatenanti le liti'
che quella degli 'italiani più litigiosi'.
Al primo posto "i cattivi odori" provenienti
da cucine di altri appartamenti, seguiti dai "rumori
molesti" e al terzo posto "animali domestici"
(cani che sporcano il cortile, che abbaiano eccessivamente,
che attaccano altri condomini, ecc.). La quarta
causa di litigio fra condomini è invece l'errato
utilizzo delle aree condominiali comuni (auto parcheggiate
in modo errato, materiali depositati negli androni,
terrazze condominiali usate come ripostigli, ecc.).
In quinta posizione troviamo i problemi connessi
ai cortili o ai giardini condominiali (bambini che
giocano a pallone, persone che parlano a voce alta,
ecc.), e a seguire, al sesto posto, vertenze con
l'amministratore di condominio (richieste inevase,
lavori non eseguiti, manutenzione dei locali non
effettuata, ecc.). Chiude la classifica delle liti
più frequenti il tema di piante e balconi
(innaffiatura eccessiva, foglie che cadono, tovaglie
e tappeti sbattuti dal piano superiore, ecc.). Le
regioni con i condomini più litigiosi, i
campani e i laziali risultano essere i più
attaccabrighe con oltre 190 mila cause circa, seguiti
dai siciliani e dai veneti (circa 160 mila procedimenti).
Poi gli emiliani con ben 150 mila cause aperte;
Liguria e Marche (50 mila cause iscritte a ruolo),
Abruzzo (43 mila fascicoli aperti), Friuli Venezia
Giulia (40 mila) e Trentino Alto Adige (30 mila).
(Italia
News Press Agency - www.italianews.org)
|

(International
News Press Agency)
- Condominio, durata incarico amministratore di
due anni non è un diritto. Non
è un diritto la durata biennale del mandato
per l'amministratore di condominio. Lo ricorda il
tribunale di Pisa con sentenza n. 1249/2023. L'assemblea
puo` sempre ("in ogni tempo") deliberare
la revoca dell'amministratore (art. 1129, c.11,
cc), con effetti diversi secondo il momento dell'incarico
in cui la revoca interviene, se alla scadenza del
contratto oppure in data antecedente. Inoltre, secondo
l'ordinanza n. 7874/2021 della Corte di Cassazione,
richiamata l'assimilabilita` al mandato del rapporto
intercorrente tra condominio e amministratore (cfr.
SS.UU. 20957/2004), l'amministratore di condominio,
in ipotesi di revoca deliberata dall'assemblea prima
della scadenza del termine previsto nell'atto di
nomina, ha diritto, oltre che al soddisfacimento
dei propri crediti, anche al risarcimento dei danni
in applicazione dell'art. 1725, c.1, cc salvo che
sussista una giusta causa, indicativamente ravvisabile
tra quelle che giustificano la revoca giudiziale
dello stesso incarico. (Italia
News Press Agency - 'Credit Press La Legge per tutti'
- www.italianews.org)
|
|

(International
News Press Agency) -
Health, Italian Constitutional Court: compensation
for mandatory and/or recommended vaccinations. Salute,
Corte Costituzionale italiana: indennizzi per vaccinazioni
obbligatorie e/o raccomandate. Norme impugnate:
Art. 1, c. 1°, della legge 25/02/1992, n. 210.
La Consulta, riunitasi in data 26 settembre 2023
si è pronunciata sugli indennizzi a favore
dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo
irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie
e sulla spettanza anche ai soggetti che abbiano
subito lesioni e/o infermità, da cui siano
derivati danni irreversibili all'integrità
psico-fisica, per essere stati sottoposti a vaccinazione
non obbligatoria, ma raccomandata, anti papilloma
virus. Scarica la sentenza completa >>>
(Italia
News Press Agency - 'Credit Press Corte Costituzionale'
- www.italianews.org)
|

(International
News Press Agency)
- Tende vietate sui balconi dei piani di sotto.
Responsabilità a parte per aver
ancorato la tenda a parti comuni, oppure (più
grave) aver fissato la tenda al cielo del sovrastante
balcone senza autorizzazione. In sostanza, in caso
di cedimenti del balcone sovrastante il proprietario
della tenda (abusiva?) è responsabile in
solido con danni a cose e persone. Ora, una sentenza
della Corte di Appello di Napoli ridefinisce anche
i limiti di pergolati e pergotende in condominio
quando impediscono a chi si affaccia da sopra di
godere della veduta. Il dibattito in condominio
tra il diritto di veduta di chi si affaccia dalla
propria finestra o dal balcone e la libertà,
da parte di chi abita al piano di sotto, di installare
strutture come pergolati, tende e pergotende condominiali
ha trovato nuovi chiarimenti grazie a una recente
sentenza emessa dalla Corte di Appello di Napoli.
La questione centrale riguarda una pergotenda realizzata
da pate di un condomino e il suo impatto sul diritto
di affaccio da parte del proprietario dal piano
sovrastante il quale sosteneva di aver perso la
“visuale” sulla strada sottostante.
Ci si è allora chiesto se sia possibile imporre
il divieto di dente sul balcone del piano di sotto
a tutela Questo caso solleva importanti questioni
in merito ai confini tra il diritto di proprietà
e il rispetto delle esigenze dei vicini. (Italia
News Press Agency - www.italianews.org)
|
|

(International
News Press Agency)
- Tende sui balconi aggettanti vanno installate
'solo con autorizzazione proprietari e condominio'.
Responsabilità per aver ancorato
la tenda a parti comuni, oppure (più grave)
aver fissato la tenda al cielo del sovrastante balcone
senza autorizzazione. In sostanza, in caso di cedimenti
del balcone sovrastante il proprietario della tenda
(abusiva?) è responsabile in solido con danni
a cose e persone. La corte, con sentenza n. 15913,
ha precisato che l'art. 1125 c.c. non può
trovare applicazione nel caso dei balconi "aggettanti",
i quali sporgendo dalla facciata dell'edificio,
costituiscono solo un prolungamento dell’appartamento
dal quale protendono. Quindi, il proprietario dell'appartamento
sottostante non può agganciarvi le tende
da sole senza il consenso di quello del piano di
sopra. Uguale provvedimento approvativo dell'assemblea
deve autorizzare eventuali tende che siano ancorate
a strutture 'comuni' dell'edificio. In mancanza
di tali autorizzazioni le tende devoro ritenersi
abusive e smontate subito, deresponsabilizzando
in questo modo gli altri condomini. (Italia
News Press Agency - www.italianews.org)
|

(International
News Press Agency)
- Consiglio di condominio,
ecco perchè è prezioso. Vera
spina nel fianco degli amministratori di condominio,
il 'Consiglio di condomino' è stato voluto
dalla legge di riforma del 2012 (art. 1130-bis c.c.
comma 2, Legge 11 dicembre 2012, n. 220). E' vero
che ha solo funzioni "consultive e di controllo",
ma è pur sempre espressione operativa dei
proprietari delle singole unità immobiliari
che, altrimenti, vivrebbero nella più completa
oscurità amministrativa dei propri beni.
Il consiglio di condominio è infatti l’organo
destinato a garantire una più efficiente
e trasparente tutela degli interessi dei comproprietari,
ad esempio il vaglio di uscite di cassa, preventivi
dei lavori di ristrutturazione, offerte di partecipazione
all’appalto, relativi contratti con le ditte,
scelta dell’impresa esecutrice dei lavori,
ripartizione degli oneri etc., che vanno poi discussi
in assemblea. Nominato dall'assemblea, prevede minimo
tre consiglieri in condomini da 12 proprietà
in su. L'incarico dura un anno ed è svolto
solo da 'proprietari' di immobili interni. Ogni
membro è in genere anche il rappresentante
delle singole scale condominiali. I consiglieri
si riuniscono liberamente e stilano un verbale delle
decisioni che sarà poi divulgato a condominio
e ad assemblea. Non ricevono compensi ed è
possibile dimmettersi in qualsiasi momento. Ha un
solo "nemico giurato" l'amministratore
che non accetta di buon grado i controlli che la
stessa legge 2012/2020 impone al Consiglio di eseguire.
(Italia
News Press Agency - www.italianews.org)
|
|
(International
News Press Agency)
- Consiglio di condominio
tra legge applicativa e vera utilità.
Per la gestione dell’amministrazione condominiale,
la legge 220/2012 ha istituito la figura del “Consiglio
di Condominio, quale organo consultivo e di controllo”
nell’interesse dei molti e non dei singoli.
Una croce, piuttosto che una delizia, per gli amministratori
che spesso mal sopportano le legittime aspettative
di queste figure, sulle quali anche la Suprema Corte
di Cassazione ha più volte ribadito la validità
dell’operato nell’interesse della collettività,
vietandogli, però, le attribuzioni esclusive
previste sia per Assemblea che per il ruolo di Amministratore.
La legge istitutiva del Consiglio di condominio
consente all'assemblea di nominare un consiglio
di condominio composto da almeno tre condomini “proprietari”
con funzioni di controllo e consultive. Un organo
destinato a garantire una più efficiente
e trasparente tutela degli interessi dei comproprietari,
nell’interesse dei molti e non dei singoli.
Per le funzioni di controllo e consultive, dice
la legge, si tratta di ruoli di garanzia utili per
snellire il rapporto tra amministratore e singoli
condomini, compreso il supporto all'amministratore
nello svolgimento del proprio mandato, coadiuvandolo
e fungendo da punto di raccordo tra lo stesso e
i singoli condomini, facendo da filtro alle singole
esigenze, proposte o lamentele, ma anche di svolgere
una funzione consultiva e di stimolo in favore dell'assemblea,
per il tramite di propri pareri. Rientrano nelle
citate funzioni di controllo anche “la gestione
condominiale ed il relativo operato dell'amministratore”
affinché vengano sempre effettuati nel pieno
interesse della collettività. Definizio esatta:
"La legge
istitutiva del Consiglio di condominio consente
all'assemblea di nominare un consiglio di condominio
composto da almeno tre condomini 'proprietari' con
funzioni di controllo e consultive. Un organo destinato
a garantire una più efficiente e trasparente
tutela degli interessi dei comproprietari, nell’interesse
dei molti e non dei singoli. Per le funzioni di
controllo e consultive, dice la legge, si tratta
di ruoli di garanzia utile per snellire il rapporto
tra amministratore e singoli condomini, compreso
il supporto all'amministratore nello svolgimento
del proprio mandato, coadiuvandolo e fungendo da
punto di raccordo tra lo stesso e i singoli condomini,
facendo da filtro alle singole esigenze, proposte
o lamentele, ma anche di svolgere una funzione consultiva
e di stimolo in favore dell'assemblea, per il tramite
di propri pareri. Ultimo, ma non per ultimo, controllare
che la gestione condominiale e il relativo operato
dell'amministratore vengano effettuati nel pieno
interesse della collettività. (Italia
News Press Agency - www.italianews.org)
|

(International
News Press Agency)
- Condominium, illegal
verandas: for the Cassation they must be demolished.
Condominio, verande abusive: per la Cassazione vanno
demolite. Chi
esegue interventi all’appartamento, deve rispettare
quanto stabilito dal regolamento condominiale ed
eseguire i lavori per la buona estetica dell’edificio.
È quello che la legge chiama “rispetto
del decoro architettonico”. La stessa Suprema
Cassazione lo ribadisce nella sentenza 2109/15 del
5.02.2015: "Non rileva il fatto che la veranda
sia piccola e che le sue dimensioni abbiano uno
scarso impatto sull’estetica complessiva dell’edificio".
Esistono infatti interessi del condominio che non
possono essere ignorati dal singolo condomino. Dunque,
ogni intervento, anche nella parte di proprietà
individuale, deve rispettare le stesse regole condominiali
stabilite sia dal regolamento che dalle norme comunali
e statali, e il singolo condomino che non rispetta
questa norme si rende responsabile di un danno al
palazzo. Proprio per questo, per prevenire problemi,
chi intende fare lavori all’interno del proprio
appartamento, pur non dovendo chiedere particolari
autorizzazioni all’assemblea condominiale,
è bene che lo comunichi all’amministratore
per una valutazione efficace ed effettiva. Ma la
stessa Cassazione è intervenuta anche sulle
responsabilità in caso di compra-vendita
di immobile con abusi edilizi. Le responsabilità,
in questi casi sono dipartite tra venditore, amministratore
e mediatore, nel non segnalare per iscritto all'aquirente
gli abusi presenti, Cass. sent. 18140/15 del 16.09.2015.
(Italia
News Press Agency - 'Credit Press La Legge per tutti'
- www.italianews.org)
|
|

(International
News Press Agency)
- Condominium, beware
of "too easy" administrators. Condominio,
attenzione agli amministratori "troppo faciloni".
Codice
Civile, regolamenti contrattuali, privacy e norme
penali, sono ormai un terreno minato per qualsiasi
condominio che voglia vivere nel pieno della regolarità
e trasparenza amministrativa. In attesa che il legistalore
ponga quindi fine ai 'facili sguazzi' di chi si
improvvisa amministratore o di chi tale si spaccia
senza neanche avere il minimo rispetto dell'altrui
bene comune, ecco una facile classifica dei maggiori
pericoli cui sono sottoposti gli incauti condomini
e i consigli per evitarli. 1) nominare il 'Consiglio
di condominio' previsto dalla legge per controllare
l'operato dell'amministratore e coadiuvare l'Assemblea
di condominio. 2) non far gestire assemblea di condominio
da amministratore ma solo dal presidente eletto
tra i condomini presenti. 3) mai pagare in contanti
la quota condominiale. 4) almeno ogni tre mesi farsi
rilasciare il report bancario del condominio. 5)
analizzare punto per punto il bilancio consuntivo
con relative spese e documenti giustificativi, e
in caso di dubbi non dare voto favorevole all'approvazione.
6) far scegliere sempre dall'Assemblea sia fornitori
che ditte per lavori e pulizie, nonchè assicurazione
fabbricati. 7) comunicare per iscritto all'amministratore
le richieste per interventi da eseguire con urgenza.
8) controllare metodicamente il Registo di anagrafe
condominiale. 9) chiedere costantemente applicazione
regolamento condominiale in caso di inadempienze
e rispetto delle norme del codice civile. 10) prevedere
la rigida applicazione delle norme che regolano
l'operato del Consiglio di condominio che resta
la "vera gestione democratica" dei propri
beni seppure in un contesto comune. (Italia
News Press Agency - www.italianews.org)
|

(International
News Press Agency)
- Smoking in condominiums,
according to the law: "absolutely 'no' in enclosed
common areas". Fumare in condominio, per la
legge: "negli spazi in comune chiusi assolutamente
'no'". La
legge italiana 'Sirchia' del 16 gennaio 2003 affronta
il tema della “tutela della salute dei non
fumatori” ed estende il divieto di fumo già
previsto per scuole, ospedali e case di cura, a
tutti i locali chiusi, inclusi i luoghi di lavoro
privati o chiusi al pubblico, esercizi commerciali,
ristorazione, luoghi di svago, palestre, centri
sportivi, all’interno delle auto, in sosta
o in movimento, se a bordo ci sono bambini con meno
di 18 anni o donne incinte, e 'spazi chiusi di edifici'.
Chi dovesse quindi notare la presenza di 'condomini
ed estranei fumatori' in androni, scale, ascensori
e pertinenze chiuse condominiali deve avvertire
l’amministratore che sarà obbligato
a intervenire, rispettando e facendo rispettare
la legge dello Stato. Con 'nota n. 1505 del 24.01.2005',
il ministero della Salute ha infatti spiegato che
"il divieto di fumo in condominio esiste e
si estende a tutte le aree interne onde tutelare,
anche in ambito condominiale, la salute sotto il
profilo del fumo passivo, non solo dei condomini,
ma anche degli eventuali ospiti che dovessero entrare
nell’edificio". Ed il fumo che proviene
dal vicino è vietabile? Sì, se lo
stabilisce il Regolamento di condominio contrattuale
(cioè approvato all'unanimità) altrimenti
bisogna ricorrere al Giudice. In merito è
interessante la sentenza n. 7875/2009 della Cassazione
che ha qualificato come "immissioni moleste
il fumo di sigaretta proveniente da un bar posto
al piano terra del condominio, stante il fatto che
si trattava di un gruppo di individui che fumavano".
(Italia
News Press Agency - www.italianews.org)
|
|

(International
News Press Agency)
- Condominium, how
to choose the administrator between professionals
or condominium owners. Condominio, come scegliere
l’amministratore tra professionisti o condomini
proprietari. La
gestione del condominio può essere svolta
da un professionista, una società di gestione
oppure da un semplice condomino proprietario nell'edificio,
al quale non viene richiesto nessun requisito particolare.
L’amministratore di condominio è obbligatorio
nei condomini con più di 8 proprietari, ed
è nominato dall’assemblea, con maggioranza
degli intervenuti che rappresentino almeno la metà
del valore dell’edificio (cioè 500
millesimi). Stesso quorum per conferma dell’incarico
oppure per la revoca, che può essere decisa
dall’assemblea in ogni momento. L’incarico
è annuale e si intende rinnovato tacitamente,
al suo termine, per un ulteriore anno (Art. 1129
cod. civ). In realtà, poiché la norma
di legge non è completamente chiara, c’è
chi ritiene che, in assenza di un espresso intervento
dell’assemblea, l’incarico dell’amministratore
debba ritenersi rinnovato di anno in anno, ben oltre
quindi il limite imposto dalla formula “1+1”.
L’opinione prevalente, tuttavia, ritiene che
il rinnovo tacito di un ulteriore anno a seguito
di quello di prima nomina valga solo una volta:
pertanto, dopo due anni complessivi di mandato l’amministratore
uscente, per continuare ad operare, deve essere
necessariamente riconfermato in modo esplicito dall’assemblea.
L’assemblea seleziona l’amministratore
tra tutti coloro che si propongono di assumere l’incarico,
in base alle candidature che giungono al condominio:
ogni amministratore, infatti, invia alla compagine
che ne è alla ricerca un preventivo contenente
il proprio compenso annuo, parametrato sul numero
delle unità immobiliari e sul tipo di attività
(ordinaria e straordinaria). (Ps: è radicalmente
nulla la nomina dell’amministratore che non
specifica, in modo analitico, il proprio onorario).
Il primo elemento che in genere si valuta è
il compenso: in base ai preventivi ricevuti, l’assemblea
può valutare tenendo
conto essenzialmente di 4 fattori: esperienza; formazione
professionale; entità onorario e “reperibilità
fisica”. Ma è sostanziale indagare
anche tra i condomini che eventualmente gestisce
per comprendere 'sul campo' il rispetto di 'tutte
le normative previste dalla legge'. (Italia
News Press Agency - 'Credit Press La Legge per tutti'
- www.italianews.org)
|

(International
News Press Agency)
- Condominium, dog
droppings also lead to criminal offenses. Condominio,
deiezioni dei cani portano anche a reati penali.
Le
norme, infatti, "consentono ai cani semplicemente
di transitare (al guinzaglio e ove previsto anche
museruola al seguito) con i loro proprietari nelle
scale, androni, garage, giardini, terrazzi e viali
condominiali, ma questi dovranno impedire che siano
lasciati escrementi e urine". Gli spazi comuni
condominiali sono 'sacrosanti' e ad utilizzo di
bambini, mamme e per qualsiasi lecito uso, quindi,
escrementi e urina del proprio animale domestico
'rilasciati incautamente' su viali, muri e ruote
delle auto, vanno puliti subito ed adeguatemente.
Il condòmino, infatti, che permette al proprio
animale di sporcare gli spazi comuni senza provvedere
ad una immediata e radicale pulizia degli stessi,
può essere sanzionato per il reato di 'imbrattamento
di cose altrui' (art. 639 CP) che prevede sanzioni
pecuniarie fino a oltre 10.000 euro, nonchè
dai 3 mesi a 2 anni di reclusione. La
norma trova applicazione anche nel caso in cui l'imbrattamento
sia temporaneo, di modesta entità e facilmente
rimovibile. Ma come si procede? I condòmini
segnalano l'abuso all'amministratore che, in qualità
di responsabile delle parti comuni, nel garantire
il decoro e il godimento della cosa comune, provvederà
obbligatoriamente ad inviare una diffida al proprietario
dell'animale e, nel contempo, può comminare
sanzioni e/o ricorrere all'autorità giudiziaria.
Riflessione: "Il semplice gesto civile di pulire
le deiezioni del proprio animale e l'accortezza
di evitare che i suoi comportamenti possano arrecare
disturbo agli altri condòmini sono il principio
basilare per poter vivere tranquillamente in un
condominio". (Italia
News Press Agency - 'Credit Press Studio Cataldi'
- www.italianews.org)
|
|

(International
News Press Agency)
- Reform of the condominium
in Italy, for maximum transparency the law 220/2012
provides for a specific website. Riforma del condominio
in Italia, per massima trasparenza la legge 220/2012
prevede apposito sito web. L'articolo
71-ter prevede che l'amministratore attivi 'obbligatoriamente'
un 'spazio web condominiale' su richiesta dell'assemblea,
nel quale siano presenti 'tutti i documenti consultabili
in tempo reale' dai condòmini. Un passo,
quello del legislatore, che con questa norma ha
reso 'massima trasparenza' ad argomenti che in passato
erano spesso resi 'off limits' da moltissimi 'amministratori'.
Chiariamo subito che 'il citato spazio web' non
ha nulla da condividere con 'schermi pubblicitari'
che gli stessi 'amministratori di condominio' stanno
prolificando negli androni e scale degli edifici
che gestiscono. Il 'sito condominiale' voluto con
la legge 220 - 11.12.2012, infatti, deve contenere
solo i documenti scelti dall'assemblea che ha deliberato
l'attivazione, affinchè i condomini possano
prenderne visione ed estrarre copia. Ecco, ad esempio,
una serie di argomenti che potrebbero essere caricati
all'interno dello 'spazio web':
regolamento condominiale, di natura contrattuale
o di tipo assembleare; tabelle millesimali, generali
e specifiche per alcuni comparti (acqua, pulizie,
riscaldamento ...); polizza assicurativa fabbricato;
recapiti amministratore (indirizzo studio, casella
di posta elettronica Pec, numero telefonico fisso
o mobile) e suoi orari di ricevimento presso lo
studio; comunicazioni dell’amministratore
ai condomini per la regolamentazione dei servizi
comuni e le eventuali interruzioni; verbali delle
assemblee, che devono contenere i punti dell’ordine
del giorno approvati (o respinti) e con quali maggioranze;
istruzioni tecniche su come collegarsi per partecipare
all’assemblea in videoconferenza (la teleassemblea,
introdotta durante la pandemia, e proseguita anche
dopo); preventivi presentati dalle ditte candidate
ad eseguire lavori e interventi su parti comuni
(ristrutturazioni, riparazioni e innovazioni); riparto
quote condominiali dovute per spese deliberate,
con importi personali e scadenza rate da pagare;
estremi conto corrente bancario o postale del condominio,
con codice Iban su cui effettuare i versamenti;
registro di anagrafe condominiale; registro di contabilità
cronologico dei movimenti in entrata e uscita; stato
dei pagamenti quote condominiali; iter di svolgimento
di eventuali cause che il condominio ha in corso;
bilancio preventivo e rendiconto consuntivo con
riepilogo finanziario e nota sintetica della gestione.
(Italia
News Press Agency - 'Credit Press La Legge per tutti'
- www.italianews.org)
|

(International
News Press Agency)
-
Tsf state, Italian Constitutional Court: no to deferral.
Tsf statali, Corte Costituzionale italiana: no al
differimento. La sentenza numero 130 (allegata)
della Corte Costituzionale stabilisce che il differimento
della corresponsione dei trattamenti di fine servizio
(Tfs) spettanti ai dipendenti pubblici cessati dall'impiego
per raggiunti limiti di età o di servizio
contrasta con il principio costituzionale della
giusta retribuzione, di cui tali prestazioni costituiscono
una componente. Il principio che si sostanzia non
solo nella congruità dell'ammontare corrisposto,
ma anche nella tempestività della erogazione.
Si tratta di un emolumento volto a sopperire alle
peculiari esigenze del lavoratore in una particolare
e più vulnerabile stagione della esistenza
umana. Visualizza intera sentenza >>>
(Italia
News Press Agency - 'Credit Press Corte Costituzionale'
- www.italianews.org)
|
|

(International
News Press Agency)
- Justice, laws and
sentences, Cassation: "parking in other people's
condominiums is a crime". Giustizia, leggi
e sentenze, Cassazione: "parcheggiare nei condomini
altrui è reato". Alla
base bisogna sempre tenere conto se l'area condominiale
è adibita a 'parcheggio' o 'solo sosta' riservata
ai condomini proprietari degli immobili, secondo
il regolamento condominiale contrattuale (quindi
modificabile solo dall'unanimità degli aventi
diritto). La decisione storica arriva dalla Quinta
Sezione Penale della Cassazione che stabilisce:
"chi parcheggia senza autorizzazione nel cortile
condominiale può essere denunciato per due
reati: invasione di edifici e violazione di domicilio".
Secondo l’articolo 614 del codice penale,
infatti, il cortile rientra nella nozione di “appartenenza”
dell’abitazione. Quindi, chiunque entra in
quest’area contro la volontà di chi
ha il diritto di escluderlo commette un reato contro
la libertà individuale, ossia violazione
di domicilio. Ecco la storica sentenza degli ermellini
numero 31700 del 20 luglio 2023, che rafforza i
diritti dei residenti nei condomini: cioè
è possibile denunciare (a titolo personale,
oppure da parte dell'amministratore su mandato assembleare
o in obbligatorio rispetto del regolamento condominiale
contrattuale) chi parcheggia l’auto in un
cortile senza autorizzazione. (Italia
News Press Agency - 'Credit Press La Legge per tutti'
- www.italianews.org)
|

(International
News Press Agency) -
Injuries and accidents in condominiums, liability
and compensation. Infortuni e incidenti in condominio,
responsabilità e risarcimenti. Bimbo
di 2 mesi muore schiacciato da ascensore in condominio
(2019); bambino di 2 anni impatta con auto in condominio
e muore (2020); bimba muore nella piscina condominiale
(2021); 14enne tocca cancello del condominio e muore
folgorato (2022). Sono solo alcune delle disgrazie
che sempre più spesso accadono nei condomini
della penisola. Incidenti che la suprema Corte cita
come "Responsabilità da custodia"
(art. 2051 cc) "a carico del condominio obbligato
ad adottare tutte la misure necessarie affinché
le cose comuni non rechino pregiudizio ad alcuno,
e pertanto responsabile dei danni originati da parti
comuni dell'edificio e dagli accessori e pertinenze"
(Cassazione 2021/13595). Dall'imprudenza dell'infortunato
ai risarcimenti milionari dei condomini passando
per le responsabilità civili e penali dell'amministratore
e del condominio, ecco le regole da conoscere alla
luce: "Dei danni causati dalle parti comuni
, è sempre responsabile il condominio in
quanto custode dell'edificio (art. 2051 cc)".
Innanzitutto l’amministratore ha il dovere
di revisionare metodicamente le aree condominiali
con l’obbligo di informare subito l’assemblea
di ogni possibile fonte di pericolo mettendo, nel
contempo, in sicurezza tutte le aree con ausilio
di cartelli e transenne. Da queste azioni, poi,
scaturiranno le eventuali responsabilità
in caso di incidenti, visto che anche la Suprema
Corte ha ribadito "l'amministratore di condominio
ha l'obbligo giuridico di rimuovere le situazioni
di pericolo connesse alle parti comuni dell'edificio
condominiale che possono mettere a rischio l'incolumità
dei condomini stessi o di terzi". Quando invece
lo stesso condominio, seppure al corrente dei pericoli
non ne ha tenuto conto? Risponde lo stesso Codice
Civile che all'articolo 2051 stabilisce che il condominio
è tenuto a risarcire tutti i danni che derivano
da uno dei beni in sua custodia, salvo che dimostri
il caso fortuito. Si tratta di una responsabilità
oggettiva che prescinde da qualunque connotato di
colpa. A pagare, quindi, deve essere la compagine
condominiale tramite assicurazioni (che in genere
non prevedono risarcimenti per dolo evidente), oppure
direttamente su indicazioni della magistratura.
Terza ipotesi è l'imperizia del danneggiato
quindi per propria oggettiva colpa riconosciuta
tale da periti e tribunali. Nota dolente sono poi
i rimborsi per infortuni e incidenti decisi in sede
giudiziaria. Se il condominio infatti non paga neanche
all’esito di una condanna da parte del giudice,
si potrà avviare un pignoramento sia nei
confronti dei beni del condominio (conto corrente)
sia nei confronti dei beni dei singoli condomini
(pignoramento appartamento) corrispondente ai millesimi
di proprietà. (Italia
News Press Agency - www.italianews.org)
|
|

(International
News Press Agency)
- Social
media, photos of children: serious risks for minors.
Social, foto dei figli: gravi rischi per i minori.
Dopo la Francia che dichiara guerra al
fenomeno dello "sharenting" con una legge
ad hoc, ora anche l'Italia affronta il grave problema
con il Garante della Privacy che ha inviato una
nota al Governo e diffuso suggerimenti ai genitori
per limitare i danni causati ai minori da questa
ormai diffusissima pratica! Con il termine "sharenting",
spiega l'autorità, si intende il fenomeno
della condivisione online costante da parte dei
genitori di contenuti che riguardano i propri figli/e
(foto, video, ecografie, storie). È dunque
necessario che i "grandi" siano consapevoli
dei pregiudizi cui sottopongono i minori con l'esposizione
in rete (e quindi tendenzialmente per sempre) delle
foto dei figli, anche in termini di utilizzo delle
immagini a fini pedopornografici, ritorsivi o comunque
impropri da parte di terzi. Per chi proprio non
può farne a meno, il Garante fornisce una
serie di suggerimenti ed accortezze per cercare
di "limitare i danni": rendere irriconoscibile
il viso del minore semmai 'sfondali'; coprire semplicemente
i volti con una "faccina" emoticon; limitare
le impostazioni di visibilità delle immagini
sui social network solo alle persone che si conoscono
o che siano affidabili e non le condividano senza
permesso nel caso di invio su programma di messaggistica
istantanea; evitare la creazione di un account social
dedicato al minore; leggere e comprendere le informative
sulla privacy dei social network su cui carichiamo
le fotografie. (Italia
News Press Agency - www.italianews.org)
|

(International
News Press Agency) -
Compravendita immobili, la 'Relazione tecnica integrata
di conformità edilizia e catastale'. La
RTI non è altro che un documento compilato
da esperti che attesta la legittimità dell'immobile
in termini tecnici e catastali (ai sensi del dpr
380/2001 art. 9bis) e che avvalora la compravendita
senza vizi di forma e sostanziali. I veri pericoli
si celano per abitazioni in condominio che siano
state modificate senza consensi e autorizzazioni
assembleari e che spesso causano seri danni alle
proprietà altrui, oltre agli abusi che in
genere portano a responsabilità civili e
penali anche per mancati pagamenti dovuti alle istituzioni.
Obbligatoria dalla sua istituzione nel 2017, sulla
RTI l’Antitrust (AGCM) si è pronunciato
il 4 aprile 2019 dichiarando che "nessuna figura
può obbligare alla redazione della relazione
tecnica integrata, ma che può semplicemente
consigliarla". Per capire quindi se una casa
presenta un abuso edilizio si fa un confronto tra
la documentazione (planimetria catastale) presente
in catasto e le reali condizioni dell’immobile.
Esiste, infatti, una differenza tra conformità
urbanistica e conformità catastale. Nel caso
di conformità urbanistica, lo stato di fatto
dell’immobile corrisponde all’archivio
storico costruttivo dell’edificio; nella conformità
catastale lo stato di fatto dell’immobile
deve essere allineato ai dati catastali e planimetrici.
Se quindi l'immobile presenta difformità,
l'acquirente è ben consapevole delle responsabilità
che automaticamente saranno trasferite a lui in
caso di accettazione. Tutte le difformità,
infatti, devono essere sanate/sistemate prima della
compravendita e quindi prima della redazione della
Relazione Tecnica. (Italia
News Press Agency - www.italianews.org)
|
|

(International
News Press Agency) -
Abuse in condominium, powers of the police and responsibility
of the administrator. Abusi in condominio, poteri
della Polizia e responsabilità dell’amministratore.
L’abuso può incidere su aspetto estetico
e decoro architettonico procurando rischio di crolli,
crepe e altri gravi danni alla struttura. Ecco perché
la legge consente sia all’amministratore che
ad ogni singolo condomino di agire contro il responsabile
per il ripristino dei luoghi ed il risarcimento.
Se ci si accorge quindi di un abuso edilizio in
condominio è possibile chiamare Polizia,
Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili Urbani,
Vigili del Fuoco, perchè in quanto reato,
l'accertamento spetta alle forze dell’ordine.
Ad agire prontamente
sarà l'amministratore (in quanto garante
delle parti comuni, dell’estetica e della
sicurezza) chiamato ad agire subito contro il responsabile
a nome di tutto il condominio. A questo scopo, la
stessa Cassazione ritiene personalmente responsabile
l’amministratore che non provveda contro chi
compie un abuso sulla cosa comune, perchè
essendone garante, ha l’obbligo di intervenire
per difendere l’edificio anche senza bisogno
di chiedere preventivamente mandato all’assemblea.
La sua azione contro il responsabile, sarà
quindi diretta sia allo smantellamento dell’opera
che al risarcimento del danno all’edificio.
Parimenti è tenuto ad agire prontamente,
e in assenza di previa autorizzazione dell’assemblea,
anche nel caso di opere realizzate in violazione
dei divieti del regolamento condominiale (ad esempio
'chiusura di un balcone a veranda', installazione
di condizionatori su facciata etc.). (Cass. ord.
n. 7884/2021.
Cass. sent. n. 1131/1985. Cass. sent. n. 5443/2021).
(Italia
News Press Agency - 'Credit Press La Legge per tutti'
- www.italianews.org)
|

(International
News Press Agency) -
Justice, Laws and Sentences: Real estate agent and
seller liability for hidden building abuse. Giustizia,
Leggi & Sentenze: Responsabilità agente
immobiliare e venditore per abuso edilizio nascosto.
Corte di Cassazione stabilisce che il mediatore
è responsabile, insieme al promittente venditore,
per la mancata informazione delle irregolarità
edilizie o urbanistiche di cui può e deve
essere a conoscenza. Quindi l’acquirente può
agire contro entrambi per ottenere: il rimborso
delle somme spese per ottenere la sanatoria dal
Comune; qualora la sanatoria non sia possibile e
sia necessario procedere alla demolizione dell’opera
abusiva, un rimborso del prezzo corrispondente alla
differenza di valore dell’immobile prima e
dopo la demolizione. L’articolo 1759, comma
1, del Codice civile prevede infatti che l’agente
immobiliare debba comunicare alle parti le circostanze
a lui note, o che avrebbe dovuto conoscere con l’uso
della diligenza impostagli dalla natura professionale
dell’attività esercitata, relative
alla valutazione e alla sicurezza dell’affare.
Queste circostanze possono influire sulla conclusione
dell’affare o determinare le parti a perfezionare
il contratto a diverse condizioni (Cassazione, sentenza
n. 11371/2023). (Italia
News Press Agency - 'Credit Press La Legge per tutti'
- www.italianews.org)
|
|

(International
News Press Agency) -
Condominium, Cassation: nothing appoints director
without analytical compensation. Condominio, Cassazione:
nulla nomina amministratore senza compenso analitico.
Gli 'ermellini', affrontano ancora lo spinoso
tema del rapporto tra Condominio e Amministratori,
stabilendo un nuovo principio. "Al fine della
costituzione di un valido rapporto di amministrazione
condominiale, ai sensi dell'art. 1129 c.c., il requisito
formale della nomina sussiste, dunque, in presenza
di un documento, approvato dall'assemblea, che rechi,
anche mediante richiamo ad un preventivo espressamente
indicato come parte integrante del contenuto di
esso, l'elemento essenziale della analitica specificazione
dell'importo dovuto a titolo di compenso, specificazione
che non può invece ritenersi implicita nella
delibera assembleare di approvazione del rendiconto".
La Corte di Cassazione sezione sesta con l'ordinanza
n. 12927/2022 datata 8 aprile 2022 in commento,
enuncia il seguente principio di diritto: "agli
effetti dell'art. 1129, comma 14, c.c., il quale
prevede la nullità testuale della nomina
dell'amministratore di condominio ove non sia specificato
l'importo dovuto a titolo di compenso, per la costituzione
di un valido contratto di amministrazione condominiale
occorre accertare la sussistenza di un documento,
approvato dall'assemblea, recante, anche mediante
richiamo ad un preventivo espressamente indicato
come parte integrante del contenuto di esso, l'elemento
essenziale della analitica determinazione del corrispettivo,
che non può ritenersi implicita nella delibera
assembleare di approvazione del rendiconto".
(Italia
News Press Agency - www.italianews.org)
|

(International
News Press Agency)
- Italian Supreme Court of Cassation:
"Legitimate dismissal for those who use law
104 (assistance to the disabled) for private needs".
Suprema 'Corte di Cassazione' italiana: "Licenziamento
legittimo per chi usa la legge 104 (assistenza ai
disabili) per esigenze private". L'assistenza
al disabile comprende le attività di assistenza
diretta allo stesso e il disbrigo delle pratiche
amministrative e burocratiche che da solo non può
svolgere, da queste esula quindi il disbrigo di
faccende personali. La Supema Corte con l'ordinanza
n. 16973/2022 ribadisce un importante concetto in
materia di permessi 104. Il lavoratore che beneficia
dei permessi della 104 per assistere, in questo
caso, la madre disabile, abusa di tale diritto con
conseguenze rilevanti dal punto di vista disciplinare
idonee a incrinare la fiducia che deve sussistere
tra datore e dipendente, se lo utilizza per attività
che esulano dall'assistenza del familiare bisognoso.
Gli Ermellini ricordano infatti che secondo l'orientamento
della Corte di legittimità "il comportamento
del prestatore di lavoro subordinato che non si
avvalga del permesso previsto dal citato art. 33,
in coerenza con la funzione dello stesso, ossia
l'assistenza del familiare disabile, integra un
abuso del diritto in quanto priva il datore di lavoro
della prestazione lavorativa in violazione dell'affidamento
riposto nel dipendente (oltre ad integrare, nei
confronti dell'Ente di previdenza erogatore del
trattamento economico, un'indebita percezione dell'indennità
ed uno sviamento dell'intervento assistenziale).
(Italia
News Press Agency - www.italianews.org)
|
|

(International
News Press Agency)
- Dogs on Italian
beaches, check local and regional regulations if
they allow it. Cani sulle spiagge italiane, controllare
le norme locali e regionali se lo consentono. Meglio
non fidarsi del passaparola, perchè nel caos
di una spiaggia il cane può anche essere
un pericolo per bambini e adulti. Si può
andare in spiaggia con il cane o si rischia una
multa? Ecco qualche indicazione utile redatta dall’Organizzazione
internazionale protezione animali (Oipa). Anzitutto
è bene distinguere tra spiaggia libera e
privata. In caso di spiaggia privata, i singoli
concessionari possono negare o dedicare ai cani
zone limitate avendo una specifica autorizzazione
comunale. Quanto alle spiagge libere, ogni anno
le Regioni, con ordinanza balneare, fissano le prescrizioni
che riguardano l’accesso e l’uso della
spiaggia, lasciando ai singoli Comuni la possibilità
di determinare le zone libere ai cani. Fatta questa
premessa, risultano ancora presenti ordinanze comunali
limitative, che addirittura chiudono qualsiasi possibilità
d’accesso ai quattrozampe. Come capire quando
è possibile entrare in una spiaggia senza
essere sanzionati? Innanzitutto bisogna consultare
i siti del Comune e della Regione per trovare l’elenco
delle spiagge aperte ai cani. In spiaggia vigono
poi le stesse regole di condotta che ogni buon proprietario
conosce: il cane deve stare al guinzaglio, bisogna
avere sempre la museruola e l’attrezzatura
per raccogliere i bisogni fisiologici. È
importante poi ricordare che si è sempre
responsabili della condotta del proprio cane. Anche
in spiaggia va quindi gestito nel rispetto degli
altri bagnanti. (Adnkronos
by Italia
News Press Agency - www.italianews.org)
|

(International
News Press Agency)
- Movida
harmful to health, Supreme Court of Cassation: "Italian
municipalities pay the damages". Movida nociva
per la salute, Suprema Corte Cassazione: "Comuni
italiani paghino i danni". La sentenza
della Suprema Corte stabilisce che i residenti dei
quartieri della movida possono chiedere il risarcimento
dei danni subiti alle amministrazioni comunali che
non garantiscano il rispetto delle norme di quiete
pubblica e di conseguenza non tutelino la salute
dei cittadini. Gli ermellini precisano che "la
pubblica amministrazione è tenuta ad osservare
le regole tecniche o i canoni di diligenza e prudenza
nella gestione dei propri beni e, quindi, può
essere condannata sia al risarcimento del danno
patito dal privato in conseguenza delle immissioni
nocive che abbiano comportato la lesione di quei
diritti, sia la condanna ad un 'facere', al fine
di riportare le immissioni al di sotto della soglia
di tollerabilità". >>>
(Italia
News Press Agency - www.italianews.org)
|
|

(International
News Press Agency) -
Complaints in the condominium, who can propose them
and to whom to send them. Denunce in condominio,
chi può proporle e a chi inviarle. La
questione è stata affrontata dalla Cassazione.
Intanto il Condominio non è una persona giuridica
perchè rappresenta solo l’insieme dei
singoli condomini che vi partecipano secondo i rispettivi
millesimi. Da ciò, deriva il fatto che la
tutela dei beni del condominio, sia in via penale
che civile, può spettare ai singoli condomini
che, giustamente, hanno il potere di proteggere
ciò che è proprio, ma anche all'amministratore,
semprechè abbia il consenso unanime dell'assemblea,
visto che ha il solo potere di compiere atti di
gestione dei beni o di conservazione dei diritti
alle parti comuni. La denuncia può essere
orale dinnanzi agli organi di Polizia Giudiziaria
(Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili
Urbani, Vigili del Fuoco), presentando l'informazione
di reato presso la Procura della Repubblica o rivolgendosi
ad un avvocato. Pertanto, conclude la Cassazione,
il rispetto dei principi di diritto affermati dalle
Sezioni Unite civili impone che il singolo condomino
ben possa agire anche in sede penale per la tutela
dei beni comuni e, dunque, il singolo condomino
è legittimato alla proposizione di querela
o denuncia che sia. (Cass. sent. n. 49392/19 del
5.12.2019.
Cass. SS.UU. n. 19663/14. Cass. SS.UU. n. 8479/19).
(Italia
News Press Agency - 'Credit Press La Legge per tutti'
- www.italianews.org)
|
|