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Otto marzo, la "Giornata Internazionale della Donna 2021"
punta ancora il dito contro femminicidi, discriminazioni,
violenza sulle donne ...

ROMA (Italy) - Oggi denominata Giornata Internazionale della Donna, inizialmente veniva celebrata dai vari paesi in giorni diversi. Le sue origini non smettono di generare confusione e ci sono le opinioni più diverse in merito: ecco come è nata e cosa si prospetta per il suo anniversario. L'otto marzo sarà celebrato in tutto il mondo, anche attraverso una sorta di sciopero generale delle donne che si asterranno dal lavoro per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'attuale condizione femminile. Purtroppo sono ancora tante, troppe le donne che subiscono molestie e ricatti sessuali nella vita di tutti i giorni o in ufficio. La speranza è riposta nelle "leggi rigide e severe" che tutti auspicano e che, una volta per tutte, diano speranza e credibilità a milioni di vittime.

Per le celebrazioni dell'otto marzo, parlando alle numerose donne che, come me, sono al contempo mamme, lavoratrici e protagoniste del quotidiano, riconosco che la funzione che rivesto, e nella quale mi riconosco, è improntata a principi di giustizia, solidarietà e lealtà. Credo che un “funzionario di Polizia donna” abbia carte in più da giocare, in quanto la femminilità gioca un ruolo importante che va ad integrare i necessari requisiti di buon senso, misura e stima, necessari ad un buon funzionario. Amo questa professione e soprattutto amo le emozioni che la stessa mi fa vivere ogni giorno, mai uguale all’altro. Ormai diversi anni fa, quando ho “smesso” i panni da ispettore per indossare quelli da funzionario, ho da subito manifestato un entusiasmo che si rinnova e cresce quotidianamente.

E l'entusiasmo unito alla passione resta il miglior carburante per svolgere al meglio i propri compiti. Il mio essere donna, poi, mi dà una marcia in più anche nell’affrontare le situazioni familiari drammatiche di violenza, anche tra le mura domestiche. Noto, infatti, che le donne preferiscono fare riferimento ad altre donne quando hanno bisogno di denunciare. I nostri uffici sono sempre disponibili ad accogliere con riservatezza chiunque si rivolga per chiedere aiuto, ed è mia abitudine seguire l’evolversi delle situazioni familiari più drammatiche. Rivolgendomi alle donne, soprattutto alle giovani, dico che è importante credere in ciò che si fa; qualunque obiettivo si può raggiungere se crediamo in noi stessi, purché lo si lo faccia con passione. Dobbiamo crederci! Solo così arriveremo dove desideriamo arrivare. (Rita Sverdigliozzi, funzionario Polizia di Stato)

Negli ultimi 20 anni sono state 3.400 le donne uccise in Italia, di cui 2.500 in ambito familiare e 1.600 per mano del proprio coniuge/partner o ex partner. E non si salvano nemmeno le giovanissime, il 10% delle ragazze della Generazione Z - cioè nate tra la seconda metà degli anni '90 e la fine degli anni 2000 - infatti, hanno subìto molestie sessuali. E lo scorso anno, in soli 4 mesi, le chiamate al numero antiviolenza "1522" sono state oltre 15 mila, circa 123 ogni giorno, il 119,6% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Riuscire a far prendere forma scritta ai pensieri in occasione della "Giornata delle donne" diventa ogni anno più difficile e di certo non perché sia difficile celebrare in questo giorno o in tutti gli altri, le donne che con le loro abilità, le loro virtù, il loro sapere, il loro lavoro, nella ordinarietà o nella straordinarietà delle loro esistenze, onorano il mondo come esseri umani. Ciò che lo rende difficile è il fatto che ancora nel 2021, anno in cui Perseverance ha raggiunto Marte, e grazie anche al lavoro di molte donne (alcune italiane) ancora oggi non siano le qualità ma continui ad essere quell'angolo di mondo in cui il destino ti fa nascere donna a fare la differenza. Continua ad essere il caso a decidere se sarà facile crescere e vivere essendo donna, avendo una vita "normale", piena di diritti e possibilità. Per non parlare, poi, del linguaggio sessista e offensivo che anche lì, in quell'angolo di mondo, dove essere donna ed essere trattata in maniera paritaria sotto tutti i profili, non dovrebbe più essere vissuto come una continua e affannosa conquista è, invece, ancora di uso troppo comune. E lo è anche tra chi, per esempio, come uomo prima e come docente universitario, poi, il rispetto e la storia (per evitare che gli errori compiuti dagli uomini si ripetano) dovrebbero trasmetterlo e insegnartela. I buoni esempi accendono gli animi e, invece, ne abbiamo ancora troppi di cattivi.

Il mio pensiero di grande rispetto, sostegno e omaggio questo 8 marzo va sì a tutte le donne ma in modo particolare vorrei inviarlo alle donne e attiviste saudite e fra tutte, ad una giovane donna Loujain al-Hathloul, da poco tornata in libertà dopo aver trascorso 1001 giorni di detenzione, tra torture, violenze e negazione dei più elementari diritti umani e solo per aver richiesto di poter fare quello che in ogni altra parte del mondo, per la stragrande maggioranza delle donne, è "normale routine", guidare un'automobile. E anche se pare che quel diritto oggi in quella parte di mondo sia acquisito, ed è inutile sottolineare a quale prezzo per colei che per esso più si è battuta, resta pur sempre un diritto "condizionato", perché comunque subordinato al permesso di un uomo. Spero arrivi presto un 8 marzo in cui si possa celebrare una "Giornata delle donne", in cui ogni donna possa sentirsi pienamente realizzata, in cui per ogni donna il vivere sia senza limitazioni o condizioni o concessioni imposte dalle legge dell'uomo o del più prepotente, forte perché la natura lo ha dotato di maggiore fisicità ma privo della forza che più conta e più grande, l'indomito coraggio del cuore e dell'animo. (Stefania Verrecchia, italian communicator)


"Questo non è amore" - Polizia di Stato 113
Centro Antiviolenza e Stalking 1522


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International Women's Day 2021. Le Nazioni Unite lanciano il tema della 'Giornata
internazionale della donna 2021': "Raggiungere un futuro uguale in un mondo COVID-19"

ROMA (Italy) - Il tema IWD 2021 delle United Nations è condiviso con il tema prioritario "Donne nella vita pubblica, pari partecipazione al processo decisionale" di 'Generation Equality', che chiede il diritto delle donne al processo decisionale in tutti gli ambiti della vita, parità di retribuzione, pari condivisione delle cure non retribuite e del lavoro domestico, fine di tutte le forme di violenza contro donne e ragazze e servizi sanitari che rispondano ai loro bisogni. Attualmente, quasi il 60% delle donne nel mondo lavora nell'economia informale, guadagnando meno, risparmiando meno e correndo un rischio maggiore di povertà. Ma guadagnano anche il 23% in meno rispetto agli uomini a livello globale e occupano solo il 24% dei seggi parlamentari nel mondo. 1 su 3 ha subito violenze fisiche o sessuali e 200 milioni di ragazze-donne hanno subito mutilazioni genitali.

International Women's Day 2021 (IWD), Nazioni Unite: "Che si tratti di gestire un paese, un'impresa o un movimento popolare, le donne stanno fornendo contributi per tutti e guidando il progresso verso gli obiettivi di sviluppo sostenibile". António Guterres, Segretario Generale delle Nazioni Unite.

Otto marzo per celebrare la donna nelle sue conquiste, nei suoi ideali e nelle sue battaglie. In questa giornata dobbiamo però ricordare l’importanza della prevenzione oncologica per la donna, uno degli strumenti più efficaci che abbiamo a disposizione per sconfiggere il CANCRO. Spesso, per mille motivi, le donne trascurano i piccoli sintomi che indicano l'insorgenza del tumore o rinviano i controlli di prevenzione che negli ultimi anni hanno permesso di curare più efficacemente migliaia di giovani donne. In questa giornata dedicata alle donne, attraverso International Women’s Day, facciamo in modo, quindi, di essere solidali con tutte le donne che soffrono fisicamente e psicologicamente a causa del CANCRO che spesso colpisce e divora tanti aspetti della realtà femminile. Pensiamo alla mastectomia, quando fino a qualche decennio fa la ricostruzione non era accessibile a tutti; pensiamo all’impossibilità di avere gravidanze a causa della tossicità delle terapie; o alla perdita dei capelli. Pensiamo a tutta la femminilità a cui le donne in passato sono state costrette a rinunciare e per cui hanno tanto lottato. Oggi i progressi della SCIENZA hanno portato grandi miglioramenti che aiutano la DONNA a preservare la sua femminilità e la sua fertilità in caso di diagnosi di tumore. E quindi insieme alle mimose, regaliamo anche sorrisi … e perché no, donazioni agli enti di ricerca attivissimi nel rendere sempre più curabile il tumori femminili! (Maira Di Tano, biologa e ricercatrice)

Istituita dalle Nazioni Unite, la Giornata internazionale della donna è celebrata in trenta paesi del mondo. È un giorno in cui le donne sono riconosciute per i loro risultati senza riguardo alle divisioni, siano esse nazionali, etniche, linguistiche, culturali, economiche o politiche. L'evento è emerso per la prima volta dalle attività dei movimenti del lavoro all'inizio del XX secolo in Nord America e in tutta Europa.

Mi è stata chiesta una riflessione per questo 8 marzo. Sicuramente da riflettere c'è sempre .... e da donna credo che le riflessioni sulle donne richiedano profondità di pensiero e delicatezza. Facile pronunciare la parola DONNA ma davvero in pochi uomini c'è la reale consapevolezza delle difficoltà che ancora oggi questo essere che da vita a "cinque magnifiche lettere" incontra ogni giorno e quanta energia per combattere le avversità che quotidianamente l'aspettano. La pandemia ha svelato molte defaillances del nostro tempo e tra queste quanto poco si sia ancora fatto in termini di prevenzione e sicurezza per la DONNA. L'8 marzo è la giornata in cui la si celebra in tutte le salse. E cosa succede negli altri 364 gg?! Ordinaria amministrazione. È la donna che ancora una volta ha pagato lo scotto più alto in questo momento così difficile; a lei sono toccate le rinunce maggiori oltre le restrizioni che hanno colpito tutti indistintamente. A lei il prezzo più alto da pagare perché il virus l'ha relegata in casa magari col peggiore dei suoi incubi senza protezione. Allora io dico che sarà 8 Marzo da celebrare quando sarà 8 Marzo tutti i giorni, perché il rispetto e la dignità di una DONNA hanno valore ogni singolo giorno e non solo per celebrare un ricorrenza. Ma questo il mondo sembra dimenticarlo.... (Maria Adele Murri, docente)

Secondo il Global Gender Gap Report 2018 del World Economic Forum, la percentuale di donne che partecipano alla forza lavoro rispetto agli uomini è diminuita a livello globale. L'Italia ha i livelli più bassi di occupazione femminile nell’Unione Europea. Tra i 20 e 64 anni, infatti, Il Belpaese si trova al penultimo posto con il 52,5%, appena sopra la Grecia (48%).

La pandemia sta agendo in un contesto, italiano e globale, dove le disparità di genere nel mondo del lavoro erano una criticità già prima dell’emergenza sanitaria. Nel primo lockdown del 2020, infatti, ben 99mila donne, su 101 mila nuovi disoccupati, avevano perso il loro posto di lavoro. In questa situazione, sacrosante sono le affermazioni delle Nazioni Unite che caratterizzano il mondo femminile per: "più bassa occupazione, salari scarsi, contratti precari e raramente occupate nelle posizioni aziendali “sicure”. Su di loro, insomma, si scarica il gran peso della crisi attuale. Non gira meglio per le donne che hanno ancora un lavoro. Dallo scorso anno devono sorbarcarsi le molteplici figure e funzioni di casalinga, mamma, moglie, lavoratrice e spesso di insegnante senza aiuti e alternative. La continua chiusura delle scuole, e la conseguente didattica a distanza (dad) non realizzabile senza aiuti familiari, ha così creato nelle milioni di "donne-mamme" un "carico fisico ed emotivo" notevolissimo, minando la già precaria salute psico-fisica derivante dalla situazione pandemica. Anche per questo, per milioni di donne italiane e non solo, sarà un triste 8 marzo, che forse potrebbe essere celebrato più con aiuti concreti e mirati alle esigenze del mondo femminile, anzichè con infiniti discorsi d'occasione. Gesti concreti per creare ugualianza e meno disparità sociale. (Letizia Signorin, operatrice Bioginnastica)

Per l’International Women’s Day la condizione femminile è sicuramente migliorata rispetto a 25 anni fa ma c’è ancora molto da fare in termini di parità di genere. Tra i paesi meno ottimisti c’è l’Italia dove quasi un italiano su tre non vede alcun progresso rispetto al passato.

La società è cambiata, si è evoluta nel tempo, divenendo sempre più libera e democratica, con maggiori diritti e tutele, anche se il tema dell’uguaglianza di genere è un tema ancora molto discusso in quanto le donne, ancora oggi, vengono trattate come oggetti e come esseri più deboli, ai quali tarpare le ali. Oggi l’evoluzione in positivo è evidente, viste anche le tutele per assicurare questa eguaglianza in molti Stati, ma che in altre nazioni, questi diritti sono ancora oggi assenti. Nell’ambito universitario l’uguaglianza è evidente, tranne che per alcuni episodi di sessismo che talvolta salgono alla ribalta, portando il maschilismo a farla da padrone. La realizzazione della parità tra donne e uomini è possibile ma è di complicata realizzazione, dati i retaggi conservatori su questo tema, che sono la principale patologia che affligge la nostra società. L’educazione è fondamentale e dovrebbe configurarsi trattando già i bambini e bambine nello stesso modo e senza pregiudizi. (Maura Ruggiero, universitaria)


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Otto marzo, "Giornata Internazionale della Donna 2020". Lottiamo tutte insieme per l'Amore, il Coraggio, la Dignità, la Gratitudine, l'Onestà, il Rispetto e la Tenacia. La Giornata internazionale dei diritti della donna ricorre l'otto marzo di ogni anno per ricordare sia le conquiste sociali, economiche e politiche, sia le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state e lo sono ancora, purtroppo in tanti paesi del mondo.

O8 marzo. Che dire noi donne lottiamo da anni per ottenere giusti diritti e per essere considerate al pari di un uomo. Nonostante tutte le lotte intraprese da varie generazioni, ancora oggi, non riusciamo ad imporci e a far ben comprendere al mondo maschile che siamo uniche e speciali. In proposito, vorrei appunto porre l’attenzione sulla questa spinosa questione. Spesso mi è capitato che al chiedere un favore ad un collega lui mi rispondesse “avete voluto la parità dei diritti adesso te la vedi tu”. Il messaggio che vorrei trapelasse da queste righe è legato più alla gentilezza piuttosto che alla parità dei diritti del resto sacrosanta. Altro punto fondamentale su cui porre l'accento riguarda la vita di una donna in carriera che non è diversa da quella di una casalinga, di una moglie o di una mamma. Siamo donne, abbiamo il potere di dare la vita, siamo luce, siamo diamanti preziosi che giornalmente lottiamo per ottenere i diritti di eguaglianza in tutti i campi, sia nel mondo professionale che nella vita privata. Spesso però abbiamo bisogno di essere preservate e custodite, abbiamo bisogno di affidarci ad una mano tesa che sia quella di un padre, di un fratello, di un amico, di un fidanzato o un marito, quella mano che ci fa sentire protette nei momenti difficili. Proprio per questo, vorrei consigliare, alle donne: dobbiamo essere coraggiose, solo così possiamo raggiungere tutti gli obiettivi che da tempo inseguiamo, al tempo stesso però il dover chiedere aiuto non significa essere deboli. Agli uomini: non siate cinici, le donne sono esseri speciali e insostituibili nella vita di ognuno. OGNI donna che incontrate rispettatela, amatela e siate sempre al suo fianco, aiutandola semmai a raggiungere gli stessi obiettivi per i quali giornalmente si lotta. (Eleonora Gatto, ingegnere)

L'autostima femminile, per raggiungere soddisfazioni in amore, vita e professione, è fondamentale. In quasi tutti i paesi del mondo evoluti, le figure femminili sono tra i primi posti per affermazioni professionali. Vertici conquistati a caro prezzo, in un mondo ancora troppo "maschilista".

Personalmente credo che la chiave per vincere la lotta "nell'avere avere un futuro uguale” sia nella perseveranza. Ogni donna, in primis, ogni giorno, deve opporsi a quelle sfaccettature della realtà che configuriamo come innocue consuetudini. “Da che mondo è mondo ha funzionato così!” Non è vero. La societas, dagli albori della sua comparsa ad oggi, ha subito un processo evolutivo molto articolato passando anche attraverso il matriarcato. Dunque non è oggi che l’evoluzione deve bloccarsi ed è per questo che credo sia la perseveranza la vera soluzione. Personalmente non posso dire di aver incontrato grossi impedimenti nella mia vita a causa della discriminazione di genere ma non è di questo che bisogna accontentarsi. Non è sufficiente non avere grossi impedimenti. Bisogna avere la serenità di non sentirsi in difetto se non si riesce ad essere la casalinga perfetta per il proprio uomo; così come quest’ultimo non dovrebbe perderci il sonno se non riesce nell'intento di apparire come perfetto "uomo di casa". (Aurora Santoro, universitaria)


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