(International
News Press Agency) - Vatican, the announcement to the
world: "Pope Francis has returned to the Father's house".
Vaticano, l'annuncio al mondo: "Papa Francesco è
tornato alla casa del Padre". Il Pontefice aveva
88 anni ed è deceduto oggi 21 aprile alle ore 07:35
per una possibile 'emorragia celebrale'. Papa Francesco era
stato ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma per oltre
un mese dallo scorso 14 febbraio per una polmonite bilaterale.
I problemi respiratori del Pontefice si erano ripetuti con
frequenza da quando il 29 marzo 2023 si era sentito male dopo
un’udienza generale ed era stato ricoverato d’urgenza
sempre al Gemelli. Dopo le dimissioni dal Gemelli, il Pontefice
era tornato nella residenza di Santa Marta. Nelle ultime settimane,
una serie di apparizioni pubbliche a sorpresa. Ieri, la benedizione
Urbi et Orbi per la Pasqua, con un bagno di folla in piazza
san Pietro con la papamobile tra i fedeli: l'ultimo abbraccio.
Nato Jorge Mario Bergoglio, era stato eletto al soglio pontificio
il 13 marzo del 2013, diventando a 76 anni il primo Papa giunto
dalle Americhe. Nato a Buenos Aires in Argentina il 17 dicembre
1936, era figlio di emigranti piemontesi: suo padre Mario
fa il ragioniere, impiegato nelle ferrovie, mentre sua madre,
Regina Sivori, si occupa della casa e dell’educazione
dei cinque figli. (International
Press Agency)
Papa
Francesco, dodici anni di nuovi dinamismi e porte aperte -
Eletto in una tarda serata del 13 marzo 2013, 'Francesco'
è stato primo in tante cose. Primo Papa gesuita, primo
Papa originario dell’America Latina, primo a scegliere
il nome di Francesco senza un numerale, primo ad essere eletto
con il predecessore ancora in vita, primo a risiedere fuori
dal Palazzo Apostolico, primo a visitare terre mai toccate
da un Pontefice – dall’Iraq alla Corsica -, primo
a firmare una Dichiarazione di Fratellanza con una delle maggiori
autorità islamiche. Primo Papa anche a dotarsi di un
Consiglio di cardinali per governare la Chiesa, ad assegnare
ruoli di responsabilità a donne e laici in Curia, ad
avviare un Sinodo che ha coinvolto in prima battuta il popolo
di Dio, ad abolire il segreto pontificio per i casi di abusi
sessuali e depennare dal Catechismo la pena di morte. Primo,
ancora, a guidare la Chiesa mentre nel mondo non infuria «la»
guerra ma tante guerre, piccole e grandi, combattute «a
pezzi» nei diversi continenti. Una guerra che «è
sempre una sconfitta», come ha ripetuto negli oltre
300 appelli, anche quando la voce veniva a mancare, che hanno
occupato tutti gli ultimi pronunciamenti pubblici dopo la
deflagrazione delle violenze in Ucraina e Medio Oriente. >>>(International
Press Agency - 'Credit Press Vaticano')
Le
procedure per arrivare ad un nuovo Papa - Nella giornata
di oggi, con il decesso di Bergoglio, il primo atto è
toccato al medico personale del Papa, che ha avuto il compito
di constatare ufficialmente il decesso. Una volta accertata
la morte, il medico ha informato il Cardinale Camerlengo.
Questa figura chiave, il cui ruolo è centrale durante
la Sede Vacante, ha il compito di annunciare ufficialmente
la morte del Papa. Il
Camerlengo, in presenza dei Maestri delle celebrazioni liturgiche
pontificie, ha verificato ufficialmente il decesso. La tradizione
vuole che chiami il Papa per nome tre volte e, in seguito,
pronunci la frase in latino ‘Vere Papa mortuus est"
("Veramente il Papa è morto"). Inizia
la sede vacante. Il
Camerlengo procede a sigillare la stanza del Papa e a informare
il Vicario di Roma, il quale a sua volta comunicherà
la notizia al mondo. La notizia viene diffusa tramite i canali
ufficiali della Santa Sede, raggiungendo i fedeli e i leader
mondiali. Con la sede vacante il Camerlengo assume un ruolo
di primaria importanza: è responsabile dell'amministrazione
dei beni della Santa Sede e della preparazione del Conclave
per l'elezione del nuovo Pontefice. Atto simbolico è
la distruzione dell'Anello Piscatorio, l'anello che il Papa
indossa e che viene utilizzato per sigillare i documenti ufficiali.
La distruzione avviene in presenza dei cardinali. Con la sede
vacante, i dicasteri della curia romana continuano a svolgere
le funzioni ordinarie pure con alcune limitazioni. Niente
decisioni che spetterebbero al Papa. La salma del
Pontefice viene preparata per l'esposizione ai fedeli.
Francesco ha chiesto di non esporla. Iniziano i Novendiali:
nove giorni di lutto durante i quali vengono celebrate messe
in suffragio del Papa morto. I funerali si svolgono in Piazza
San Pietro, presieduti dal Decano del Collegio Cardinalizi;
partecipano cardinali, vescovi, capi di Stato e rappresentanti
di altre religioni. Il Papa ha chiesto di essere sepolto nella
Basilica di S. Maria Maggiore. I cardinali elettori
si preparano per il Conclave; quindi i cardinali
con meno di 80 anni si ritirano nella Cappella Sistina, che
viene sigillata per garantire la segretezza del voto. Non
possono avere contatti con l'esterno. Le votazioni seguono
un rituale preciso. I Cardinali scrivono il nome del loro
candidato su una scheda, la piegano e la depositano in un
calice. Le schede vengono poi scrutinate e i risultati vengono
annunciati. Se nessuno ottiene la maggioranza richiesta (due
terzi dei voti), le schede vengono bruciate, producendo una
fumata nera che segnala al mondo che l'elezione non è
ancora avvenuta. Quando viene eletto il nuovo Papa, le schede
vengono bruciate con paglia secca, producendo una fumata bianca.
Dopo l'elezione, il cardinale Protodiacono annuncia al mondo
dalla loggia di San Pietro la famosa frase "Habemus Papam",
seguita dal nome del nuovo Pontefice. Il nuovo Papa
si affaccia dalla loggia e impartisce la benedizione "Urbi
et Orbi". (International
Press Agency)
(International
News Press Agency) - Vatican, Pope Francis' funeral
Saturday at 10am. Tomorrow the coffin in St. Peter's Basilica.
Vaticano, i funerali di Papa Francesco sabato alle 10. Domani
la bara nella Basilica di S. Pietro. I funerali di
Papa Francesco il 26 aprile sul sagrato di San Pietro. Alle
ore 10, primo giorno dei Novendiali, sul sagrato della Basilica
sarà celebrata la Messa esequiale del Pontefice Francesco,
secondo quanto previsto nell’Ordo Exsequiarum Romani
Pontificis. La liturgia esequiale presieduta dal cardinale
decano Re. Di seguito il feretro sarà portato nella
Basilica di San Pietro e da lì nella Basilica di Santa
Maria Maggiore per la tumulazione. Diffusa prima immagine
salma Pontefice: indossa la mitra, un rosario tra le mani,
la veste liturgica rossa. Testo inedito di Bergoglio: "La
morte non è fine di tutto ma nuovo inizio". Da
tutto il mondo sono giunti omaggi a Bergoglio salito al soglio
pontificio dopo le dimissioni del teologo tedesco Benedetto
XVI nel 2013. Si prevede che capi di Stato e reali parteciperanno
ai funerali di Francesco, che si terranno nella Basilica di
San Pietro. Donald Trump è stato il primo ad annunciare
la sua presenza. Il Conclave secondo il testo liturgico, si
svolgerà tra il quindicesimo e il ventesimo giorno
dalla morte del Papa, quindi tra il 5 e il 10 maggio e sono
15 i cardinali 'più papabili' tra cui gli italiani
Parolin, Zuppi e Pizzaballa, il filippino Tagle e il congolese
Ambongo Besungu. >>>(International
Press Agency - 'Credit Press Vaticano')
(International
News Press Agency) - Vatican, Pope Francis, funeral
on Saturday at 10am in St. Peter's Square followed by a procession.
Vaticano, Papa Francesco, sabato ore 10 i funerali a Piazza
San Pietro e poi corteo. Terminata l'esposizione
della salma del Pontefice, visitata da ben 250mila fedeli,
sabato alle ore 10 sono previsti i funerali solenni in Piazza
San Pietro sul sagrato della Basilica. Dopo la cerimonia,
alla quale prenderanno parte circa 200mila persone oltre a
170 delegazioni ufficiali provenienti da tutto il mondo, il
corteo funebre si incamminerà a passo d'uomo per accompagnare
papa Francesco nel suo ultimo viaggio di 6 chilometri che
attraverserà le vie del centro. Il feretro passerà
nella galleria Pasa, Corso Vittorio Emanuele, piazza Venezia
e Fori imperiali. Poi proseguirà su via Labicana, via
Merulana fino ad arrivare nella piazza di Santa Maria Maggiore.
Dopo la tumulazione in chiesa, i fedeli potranno rendere omaggio
alla tomba del Papa. >>>(International
Press Agency - 'Credit Press Vaticano')
(International
News Press Agency) - Vatican, Pope Francis rests forever
in the Basilica of Santa Maria Maggiore in Rome. Vaticano,
Papa Francesco riposa per sempre nella Basilica di Santa Maria
Maggiore a Roma. Dopo la solenne cerimonia tenutasi
in piazza San Pietro (e trasmessa in diretta anche dalla nostra
testata) gremita da 250mila fedeli, migliaia di ecclesiastici
e 160 delegazioni ufficiali provenienti da tutto il mondo
(nella foto), il corteo funebre ha percorso parte del cuore
della Capitale per poi giungere presso la Basilica di Santa
Maria Maggiore sita sul colle Esquilino, dove è stato
collocato il corpo di Papa Francesco. Il Pontefice, infatti,
aveva espresso il desiderio di essere sepolto in questa chiesa
per la sua particolare affezione, visto che in vita l'aveva
visitata ben 126 volte. Santa Maria Maggiore è situata
sulla sommità del colle Esquilino dominando da sedici
secoli la città di Roma, ed è una delle quattro
Basiliche Papali della città. All'interno sono sepolti
7 pontefici tra cui Papa Liberio, da cui prende anche l'appellativo
di 'Basilica Liberiana'. Da oggi si potrà quindi visitare
anche la tomba di Papa Francesco, collocata nella navata laterale,
tra la Cappella Paolina — che custodisce l’icona
della 'Salus Populi Romani' — e la Cappella Sforza,
in prossimità dell’altare laterale dedicato a
San Francesco d'Assisi. La
Basilica è aperta tutti i giorni dalle ore 7 alle ore
19 con ingresso libero. Il Video integrale della giornata
si visiona in apertura della testata >>>
(International
Press Agency - 'Credit Press Vaticano'
(International
News Press Agency) - Vatican, Conclave on May 7: here
are the procedures to arrive at a new Pope. Vaticano, Conclave
il 7 maggio: ecco le procedure per arrivare ad un nuovo Papa
- I 135 cardinali
elettori si preparano per il Conclave e quindi si ritirano
nella Cappella Sistina, che viene sigillata per garantire
la segretezza del voto. I porporati non possono avere contatti
con l'esterno se non per motivi di urgenza, stop quindi a
telefono cellulari, pc, tv, giornali quotidiani. Finestre
rigorosamente chiuse in Sistina. Ogni membro del personale
deve firmare un giuramento di segretezza, che vieta non solo
di divulgare informazioni, ma anche di scambiare parole superflue
con gli elettori. Le votazioni seguono un rituale preciso:
i Cardinali scrivono il nome del loro candidato su una scheda,
la piegano e la depositano in un calice. Le schede vengono
poi scrutinate e i risultati vengono annunciati. Se nessuno
ottiene la maggioranza richiesta (due terzi dei voti), le
schede vengono bruciate, producendo una fumata nera che segnala
al mondo che l'elezione non è ancora avvenuta. Quando
viene eletto il nuovo Papa - con una maggioranza dei due terzi
(90/135) dei voti dei cardinali elettori presenti - le schede
vengono bruciate con paglia secca, producendo una fumata bianca.
Dopo l'elezione, il cardinale Protodiacono annuncia al mondo
dalla loggia di San Pietro la famosa frase "Habemus Papam",
seguita dal nome del nuovo Pontefice. Il nuovo Papa si affaccia
dalla loggia e impartisce la benedizione "Urbi et Orbi".(International
Press Agency)
(International
News Press Agency) - Vatican, the Conclave in history.
Vaticano,il
Conclave nella storia. La
via verso il 267esimo Pontefice passa attraverso questa istituzione
nata per evitare il prolungarsi della Sede vacante. Il termine
Conclave, che deriva dal latino "cum-clave", si
riferiva ad uno spazio riservato della casa, appunto "chiuso
a chiave". Quello che si sta per aprire è il settantaseiesimo
Conclave strutturato nella forma che conosciamo oggi, a partire
da quanto stabilito da Gregorio X nel 1274. Nel periodo precedente
a questa data si parlava semplicemente di elezione del Pontefice.
Per i primi 1.200 anni circa della storia della Chiesa il
successore di Pietro, in quanto Vescovo di Roma, veniva infatti
eletto con il coinvolgimento della comunità locale.
Nel 1268 si svolge un capitolo descritto da molte fonti storiche.
Sono 18 i cardinali riuniti nel Palazzo papale di Viterbo
per eleggere il Papa. È il "Conclave" più
lungo della storia. Il Papa viene eletto dopo due anni e nove
mesi. Sono momenti travagliati. In questo lungo tempo la popolazione
di Viterbo, esasperata, decide di chiudere i cardinali nel
Palazzo. Vengono murate le porte, rimosso il tetto. Viene
infine eletto Gregorio X, arcidiacono di Liegi che in quel
momento si trovava in Terra Santa. Nel 1274 promulga la Costituzione
Ubi periculum con cui si istituisce ufficialmente il Conclave.
Si stabilisce tra l’altro che debba tenersi in un luogo,
appunto, "chiuso a chiave" dall’interno e
dall’esterno. >>>
(International
Press Agency - 'Credit Press Vaticano'
(International
News Press Agency) - Vatican, “Extra omnes”.
Vaticano, “Extra omnes”. La storica formula
"Fuori tutti" in latino che segna l’inizio
della chiusura a chiave della Cappella Sistina sarà
pronunciata dal maestro delle Celebrazioni liturgiche pontificie
il prossimo mercoledì 7 maggio. “Extra omnes”,
quindi. La mattina di mercoledì 7 maggio concelebreranno
tutti la solenne Messa “pro eligendo Pontifice”
con la suggestiva processione in abito corale verso la Cappella
michelangiolesca nella quale i porporati presteranno giuramento.
Per eleggere il Papa sarà necessaria una maggioranza
qualificata di due terzi. Sono previsti 4 scrutini al giorno,
2 al mattino e 2 al pomeriggio, e dopo la 33esima o 34esima
votazione si passerà al ballottaggio fra i 2 cardinali
che avranno ricevuto il maggior numero di voti nell’ultima
votazione. L'ultimo passaggio prevede che il candidato che
raggiunge i due terzi dei votanti diventi Pontefice. A quel
punto al neo eletto verrà domandato: "Acceptasne
electionem de te canonice factam in Summum Pontificem?"
(Accetti la tua elezione canonica a Sommo Pontefice?) e a
risposta affermativa, soggiunge: "Quo nomine vis vocari?"
(Come vuoi essere chiamato?), domanda a cui risponderà
con il nome pontificale. Dopo l'accettazione si bruciano le
schede, facendo in modo che da piazza San Pietro possa vedersi
la classica fumata bianca. Al termine del Conclave il nuovo
Pontefice si ritira nella “Stanza delle lacrime”,
ovvero nella sacrestia della Cappella Sistina, indosserà
per la prima volta i paramenti papali – preparati in
tre taglie - con i quali si presenterà alla folla di
fedeli richiamati in Piazza San Pietro dalla fumata bianca.
Dopo la preghiera per il nuovo Pontefice, e l’ossequio
dei cardinali, viene intonato il Te Deum che segna la fine
del Conclave. Quindi l’annuncio dell’elezione,
l’Habemus papam, l’apparizione del Papa, preceduto
dalla croce astile, il quale impartirà la solenne benedizione
Urbi et Orbi. >>>
(International
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News Press Agency) - Vatican: Who are the Cardinal
electors and where do they come from? Vaticano, chi sono e
da dove vengono i Cardinali elettori. Dal 7 maggio
convocati in Conclave 53 cardinali europei, 37 americani (16
America del Nord, 4 America Centrale, 17 America del Sud),
23 asiatici, 18 africani e 4 oceaniani. Il più giovane
è l’australiano d'adozione Mikola Bychok, 45
anni, originario dell'Ucraina, il più anziano lo spagnolo
Carlos Osoro Sierra, 79 anni. Per la prima volta nella Cappella
Sistina rappresentate 12 nazioni con elettori autoctoni, tra
cui Haiti, Capo Verde, Papua Nuova Guinea, Svezia, Lussemburgo
e Sudan del Sud. Provengono da 71 diversi Paesi dei cinque
continenti i 135 cardinali elettori chiamati a scegliere il
267.mo Pontefice. Due i porporati che non parteciperanno,
dunque ad entrare in Conclave saranno in 133. A essere rappresentate
sono 17 nazioni dell’Africa, 15 dell’America,
17 dell’Asia, 18 dell’Europa e 4 dell’Oceania.
Per la prima volta hanno cardinali elettori autoctoni 12 Stati,
da una parte all'altra del Pianeta: da Haiti il cardinale
Chibly Langlois, da Capo Verde Arlindo Furtado Gomes, dalla
Repubblica Centrafricana Dieudonné Nzapalainga, dalla
Papua Nuova Guinea John Ribat, dalla Malesia Sebastian Francis,
dalla Svezia Anders Arborelius, dal Lussemburgo Jean-Claude
Hollerich, da Timor Est Virgilio do Carmo da Silva, da Singapore
William Seng Chye Goh, dal Paraguay Adalberto Martínez
Flores, dal Sudan del Sud Stephen Ameyu Martin Mulla e dalla
Serbia Ladislav Nemet. In totale, sono cardinali elettori
53 europei, 37 americani (16 America del Nord, 4 America Centrale,
17 America del Sud), 23 asiatici, 18 africani e 4 oceaniani.
Il cardinale elettore più giovane è l’australiano
d'adozione Mikola Bychok, 45 anni, originario dell'Ucraina,
vescovo eparchiale di Saints Peter and Paul of Melbourne degli
Ucraini, il più anziano lo spagnolo Carlos Osoro Sierra,
79 anni. I più numerosi sono i nati nel 1947, se ne
contano 13 fra quanti esprimeranno il loro voto, con 78 anni
compiuti o da compiere. Soltanto il cardinale Baldo Reina
è del 1970, compirà 55 anni il 26 novembre prossimo.
E non hanno coetanei nemmeno i cardinali Leo Frank, del '71,
e Rolandas Makrickas, del '72. Veterani del Conclave i 5 cardinali
creati da Giovanni Paolo II, il francese Philippe Barbarin,
il croato Josip Bozanic, l'ungherese Péter Erdo, dalla
Bosnia ed Erzegovina Vinco Pulic e dal Ghana Peter Turkson.
Sono, invece, 22 gli elettori che hanno ricevuto la berretta
cardinalizia da Benedetto XVI e 108 quelli che la indossano
per volere di Francesco. Degli elettori, poi, fanno parte
33 cardinali di 17 famiglie religiose; sono in numero maggiore
i salesiani, 5 (Charles Maung Bo, Virgilio Do Carmo da Silva,
Ángel Fernández Artime, Cristóbal López
Romero, Daniel Sturla Berhouet), sono 4 sia i consacrati dell’Ordine
dei frati minori (Luis Cabrera Herrera, Pierbattista Pizzaballa,
Jaime Spengler e Leonardo Steiner) che i gesuiti (Stephen
Chow Sau-yan, Micheal Czerny, Jean-Claude Höllerich e
Ángel Rossi), mentre i francescani conventuali sono
3 (François-Xavier Bustillo, Mauro Gambetti e Dominique
Mathieu). Nella Cappella Sistina, esprimeranno il loro voto
pure 2 domenicani (Timothy Peter Joseph Radcliffe e Jean-Paul
Vesco), 2 lazzaristi (Vicente Bokalic Iglic e Berhaneyesus
Demerew Souraphiel), 2 redentoristi (Mykola Bychok e Joseph
Tobin) e 2 verbiti (Tarcisio Kikuchu e Ladislav Nemet), e
inoltre l’agostiniano Robert Prevost, il cappuccino
Fridolin Ambongo Besungu, il carmelitano scalzo Anders Arborelius,
il cistercense Orani João Tempesta, Gérald Lacroix
dell’Istituto secolare Pio X, il missionario della consolata
Giorgio Marengo, il missionario del Sacro Cuore di Gesù
John Ribat, lo scalabriniano Fabio Baggio e lo spiritano Dieudonné
Nzapalainga. >>>
(International
Press Agency - 'Credit Press Vaticano'
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News Press Agency) - "Habemus Papam", 'white
smoke' in St. Peter's for the election of the 267th Pontiff:
Leo XIV is the name chosen by the American Cardinal Robert
Francis Prevost. "Habemus Papam", a San Pietro 'fumata
bianca' per l'elezione del 267esimo Pontefice: Leone XIV è
il nomescelto dal Cardinale americano Robert Francis Prevost.
Nato il 14 settembre 1955 a Chicago, Robert Francis
Prevost entrò nel noviziato dell’Ordine di Sant’Agostino
nel 1977, emettendo i voti solenni nel 1981. Il suo percorso
accademico comprende una laurea in Matematica conseguita presso
la Villanova University nel 1977, un Master in Teologia presso
la Catholic Theological Union di Chicago, e successivamente
una licenza e un dottorato in diritto canonico ottenuti presso
il Pontificio Collegio San Tommaso d’Aquino a Roma.
La sua tesi di dottorato trattava del ruolo del priore locale
nell’Ordine di Sant’Agostino. La sua carriera
ecclesiastica è segnata da incarichi di rilievo e da
numerosi riconoscimenti. Dopo l’ordinazione sacerdotale,
avvenuta nel 1982, Prevost partì nel 1985 per la missione
agostiniana in Perù, dove servì come cancelliere
della Prelatura Territoriale di Chulucanas fino al 1986. Dal
1987 al 1988 rientrò negli Stati Uniti per svolgere
il ruolo di responsabile vocazionale e direttore delle missioni
della Provincia agostiniana di Chicago. Poi tornò in
Perù, dove per dieci anni diresse il seminario agostiniano
di Trujillo, insegnò diritto canonico nel seminario
diocesano e ne fu anche prefetto degli studi. Oltre a ciò,
svolse compiti pastorali in parrocchia, fu funzionario diocesano,
formatore e vicario giudiziale. Nel 1999 tornò a Chicago
e fu eletto priore provinciale della provincia 'Mother of
Good Counsel' dell'arcidiocesi. Dopo due anni e mezzo, fu
eletto priore generale dell’Ordine Agostiniano, incarico
che ricoprì per due mandati, fino al 2013. Nel 2014
rientrò in Perù, dove Papa Francesco lo nominò
amministratore apostolico della diocesi di Chiclayo. L’anno
seguente ne divenne vescovo. Durante il suo episcopato, fu
anche vicepresidente e membro del consiglio permanente della
Conferenza Episcopale Peruviana dal 2018 al 2023. In quegli
anni, l’episcopato peruviano avrebbe avuto un ruolo
rilevante nel garantire una certa stabilità istituzionale
durante le crisi politiche che portarono alla caduta di diversi
presidenti. Nel biennio 2020–2021, Prevost fu anche
amministratore apostolico di Callao, in Perù. Nel gennaio
2023 Papa Francesco lo ha chiamato a Roma nominandolo prefetto
del Dicastero per i Vescovi, un incarico strategico poiché
responsabile della nomina dei vescovi in tutto il mondo. Il
30 settembre 2023 Francesco lo ha creato cardinale.
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41/2010