L'Airshow targato
Dubai rappresenta il più grande e importante
evento aerospaziale del mondo. Nei cinque
giorni di questa edizione 2017 - testimoniata
dalla nostra presenza - ha fatturato 80mila
visitatori professionali che hanno apprezzato
le offerte commerciali degli oltre 1100
espositori provenienti da 63 paesi del globo.
Una presenza massiccia che ha rappresentano
l'intero spettro dell'industria aerospaziale
mondiale e che ha portato a casa un portafoglio
ordini di $ 113,8 miliardi di dollari.
Un successo celebrato anche dai 2500
giornalisti accreditati tra i quali
la nostra Italia News Press Agency.
Moltissimo
è cambiato dal 1986 anno della prima
edizione del DAS. Il nuovo millennio ha visto
cambiamenti senza precedenti nel settore dell'aviazione
e il Dubai Airshow ha contribuito a guidare
questo cambiamento creando una mostra di livello
mondialenel settore dell'aviazione militare,
generale e commerciale.
Durante questi
5 giorni, il parco statico appositamente costruito
ha presentato oltre 160 aeromobili
esposti, inclusi gli Airbus A380 di
Emirates Airline e Etihad Airways;
gli elicotteri Motor Sich Mi2 e Mi8 MSB-T;
business jet come un Gulfstream G650ER e Bombardier
Global 6000 Anka MASCHIO UAV di classe. Per
la prima volta al Dubai Airshow il Sukhoi
Superjet 100 e l'aeronautica giapponese Kawasaki
C2, oltre al primo espositore Calidus che
esponw due aerei: il B-250 Bader e il TX-C.
Da notare che dei 1200 espositori il 30% proviene
dall'Europa, il 40% dal Medio Oriente e circa
il 10% degli espositori viaggia dalle Americhe
con la maggior parte di questi appartenenti
agli Stati Uniti e Canada.
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Una
presenza d'eccezione a questo evento
è data dal padiglione World
Food Programme delle Nazioni Unite
(WFP) che proprio a
Dubai detiene una gigantesca Base
di Pronto Intervento Umanitario (UNHRD)
della quale, proprio il Manager
Stefano Peveri tiene a sottolineare
"l'importante strategia territoriale
per i continui e cospicui flussi di
materiale d'emergenza verso le popolazioni
dei numerosi paesi colpiti dalle necessità
di Asia, Americhe e Africa".
Un'attività che spessissimo è
portata avanti attraverso l'impiego
dei mezzi aerei del WFP
o di enormi cargo che traportano nei
cieli di tutto il mondo migliaia di
tonnellate di fabbisogni d'aiuto umanitario.
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Il
Dubai Airshow, una delle più grandi
vetrine dell’industria aerospaziale
e della difesa, si chiude con l’annuncio
di un importante accordo. La compagnia
aerea Emirates ha firmato un contratto per
l’acquisto di 40 Boeing 787-10, per
15,1 miliardi di dollari. “Il
nostro annuncio di oggi lascia anche trasparire
la fiducia che abbiamo nel futuro dell’aviazione
negli Emirati Arabi Uniti e nella regione.
Questi nuovi aerei, che abbiamo appena ordinato,
verranno consegnati a partire dal 2022, accompagnando
la Emirates nel decennio successivo’‘,
ha dichiarato l’AD del vettore aereo,
lo Sceicco Ahmed bin Saeed al Maktoum.
Emirates
è il maggiore cliente del colosso statunitense,
con 165 Boeing 777 a disposizione
nella sua flotta e altri 164 già
ordinati.
In
questa edizione 2017 Emirates ha mostrato
la sua più grande esposizione
statica. Il 100esimo A380
della compagnia aerea, il suo ultimo
Boeing 777-300ER, l’Emirates Executive
A319, il Cirrus SR 22 e l’Embraer
Phenom 100 che saranno utilizzati dall’Emirates
Flight Training Academy. Entrambi gli
aerei Emirates B777-300ER e A380 sono
dotati di decalcomanie “Year of
Zayed”, come omaggio al padre
fondatore dell’UAE. In particolare,
il
primo giorno del Dubai Airshow, Emirates
ha presentato in anteprima la nuova
suite per la Boeing 777-300ER First
Class. |
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Appuntamento
ora al 2019 con l'evento che è già
previsto svolgersi dal 16 al 21 novembre.
Solo qualche mese prima dell'annunciato super
galattico Expo 2020 che aprirà
le porte a non molta distanza dal Kartum Airport
sede dell'Airshow. La prossima edizione già
si prospetta che superi i record di questo
2017 e chissà che l'eterna concorrenza
commerciale tra l'europea Airbus e la Boeing
a stelle e strisce non si scontri con un terzo
incomodo che potrebbe essere il realizzatore
del nuovo aereo supersonico sostitutivo del
Concorde. Un progetto che già in questo
2017 ha ricevuto l'ufficialità da "Boom
Supersonic", una startupp americana con
un portafoglio di 76 ordini e il cui dimostratore
XB-1 volerà a giugno. Il loro velivolo
sarebbe capace di trasportare 55 passeggeri
a 2.700 km/h. L’aereo dovrebbe entrare
in servizio nel 2023 e permetterebbe di partire
da Dubai per atterrare a Sydney dopo "solo"
8 ore di volo.