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Lo
Yemen sull'orlo della carestia. Le attività
del World Food Programme delle Nazioni Unite
per scongiurare il disastro umanitario in un
paese già martoriato dalla guerra
Le operazioni di pace dell'ONU concedono
speranza per il futuro |
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ROMA (Italy)
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Due convogli per l’assistenza umanitaria del
Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite
(WFP) sono arrivati nella città di Taiz, nello
Yemen centrale, con soccorsi per i cittadini assediati
che vivono in condizioni difficili. L’assistenza
alimentare è sufficiente a sfamare circa 145.000
persone per un mese. Due convogli di 35 camion con
generi alimentari di vario tipo sono arrivati martedì
nelle aree di Salah e al-Qahira mentre un terzo convoglio
è al momento diretto nel distretto di Mudhafar.
Il
WFP ha superato immense difficoltà per poter
raggiungere un milione di persone, in media, ogni
mese dall’inizio del conflitto.
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A novembre,
il WFP ha consegnato assistenza alimentare
a 10.000 persone nella città
– un piccolissimo
numero rispetto a quanti sono in stato di
bisogno. A causa degli intensi combattimenti
e dei bombardamenti aerei, l’accesso
via terra a Taiz è stato estremamente
difficile. I camion del WFP sono stati fermi
ai checkpoints e l’accesso è
stato, in generale, molto limitato. Tuttavia,
nelle settimane passate, il coordinamento
tra le parti, a terra, ha permesso al WFP
di fare arrivare l’assistenza umanitaria
nella città di Taiz. “Continuiamo
a fare appello a tutte le parti in conflitto
affinché ci aiutino a fornire assistenza
salva-vita in maniera tempestiva in tutto
il paese”, ha detto Muhannad
Hadi, Direttore Regionale del WFP per il Medio
Oriente, il Nord Africa, l’Europa dell’Est
e l’Asia Centrale. “Approfittiamo
di tutte le opportunità che ci permettono
di consegnare sempre più assistenza”.
Taiz si trova in uno dei 10 governatorati,
sui 22 complessivi che compongono lo Yemen,
stretti nella morsa di un’insicurezza
alimentare grave considerata a livello d’emergenza,
un livello sotto la carestia sulla scala della
Classificazione Integrata delle Fasi di Sicurezza
Alimentare. Almeno un nucleo familiare su
cinque nell’area non ha abbastanza cibo
per condurre una vita in salute, ha perso
i mezzi di sostentamento e rischia la vita
a causa dei tassi di malnutrizione acuta a
cui è esposto. Il conflitto ha peggiorato
la già precaria sicurezza alimentare
del paese aumentando, in meno di un anno,
di oltre tre milioni il numero di quanti soffrono
la fame. Secondo un Rapporto sui bisogni umanitari
nel 2016, 7,6 milioni di persone in Yemen
vivono in una situazione di grave insicurezza
alimentare, un livello che necessita di urgente
assistenza alimentare esterna.
Il WFP ha superato immense difficoltà
per poter raggiungere un milione di persone,
in media, ogni mese dall’inizio del
conflitto. A novembre, il WFP ha consegnato
cibo a tutti i 19 governatorati che registrano
livelli di fame critici e d’emergenza,
raggiungendo 1,8 milioni di persone.
Durante i primi sette mesi del 2015, lo Yemen
è stato il Paese in cui l’uso
di armi esplosive ha provocato il maggior
numero di morti e feriti tra la popolazione
civile, in base ai dati forniti dall’Ocha.
Ma le bombe e i proiettili non spaventano
fanno più vittime della fame e l’assenza
di servizi sanitari che stanno mettendo a
rischio la vita di migliaia di bambini. Le
restrizioni sulle importazioni, insieme ai
problemi legati all’accesso ai servizi
sanitari e ai medicinali, la distruzione delle
infrastrutture e dei mezzi di sostentamento
costituiscono le principali cause della denutrizione
infantile dovute al conflitto. La situazione
è ulteriormente aggravata dalla carenza
di combustibile, elettricità, gas,
acqua e altri servizi.
Anche prima
del conflitto, lo Yemen riusciva a malapena
a soddisfare il fabbisogno alimentare della
propria popolazione ed era costretto ad importare
il 90% del cibo di cui aveva bisogno. La situazione
si è aggravata con l’inizio del
conflitto. Negli ultimi sei mesi gli attacchi
alla popolazione civile e alle infrastrutture,
come scuole, ospedali, ponti e strade, sono
aumentati. La distruzione delle infrastrutture
locali ha ostacolato la distribuzione di cibo,
combustibile e medicinali. Più di venti
milioni di persone lottano quotidianamente
per avere accesso ad acqua potabile e ai servizi
sanitari di cui hanno bisogno. Già
in estate il World Food Program aveva dato
l’allarme circa la situazione alimentare
di decine di milioni di persone in Yemen.
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Le
operazioni di pace delle Nazioni Unite
concedono speranza per il futuro
- Dopo diverse settimane di intense
consultazioni con le parti in guerra
in Yemen, oltre che con gli attori regionali
e internazionali, l'inviato speciale
delle Nazioni Unite per il paese ha
annunciato oggi che le parti hanno accettato
di aprire il 15 dicembre in Svizzera,
un serie di colloqui volti a stabilire
un cessate il fuoco permanente e globale.
"Siamo fermamente convinti
che l'unico modo per porre fine alle
sofferenze del popolo yemenita e per
ricostruire la fiducia, la fiducia e
il rispetto reciproco è attraverso
il dialogo pacifico e inclusivo",
l'inviato speciale delle Nazioni
Unite per lo Yemen, Ismail Ould Cheikh
Ahmed, ha detto ai giornalisti
a Ginevra. L'inviato speciale ha ribadito
anche che sia il governo dello Yemen,
il Houthi e le altre parti interessate
si sono impegnati a partecipare ai colloqui,
che lui stesso presiederà e comprenderà
anche otto negoziatori e quattro consulenti
per ciascuna delegazione. I
colloqui hanno previsto anche di garantire
il miglioramento della situazione umanitaria
e il ritorno a una transizione politica
pacifica e ordinata. (UN photo) |
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non consentita © |
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Emirates
migliore linea aerea del mondo. L'annuncio da Skytrax
World Airline Awards 2016. Questa
è la quarta volta che Emirates vince il miglior
riconoscimento da quando i premi sono stati introdotti
15 anni fa; la compagnia ha vinto il primo riconoscimento
Skytrax come Migliore compagnia al mondo nel 2001, ancora
nel 2002 e nel 2013. In totale, Emirates ha vinto un
totale di 20 premi Skytrax World Airline dal 2001.
(Continua...) |
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