Giorgio Esposito
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L'allarme "fame" lanciato con disperazione dall'Onu: un miliardo di persone tra cui 200 milioni di bambini
L'indispensabile ruolo della Base di Pronto Intervento Umanitario delle Nazioni Unite (UNHRD) di Dubai

DUBAI (UAE) - Nel mondo 1 miliardo di persone soffrono la fame e di queste 200 milioni sono bambini sotto i 5 anni, vittime della carenza di cibo e nutrienti fondamentali per la crescita, nati in moltissimi casi da madri a loro volta denutrite. Un annuncio spietato in arrivo a ridosso delle festività che per loro natura hanno una base di cristiana umanità. Un annuncio che, però, non coglie di sorpresa il personale del World Food Programme, che proprio delle emergenze umanitarie ne ha fatto uno degli scopi principali della propria attività. Dalla Base di Pronto Intervento Umanitario (UNHRD) di Dubai, infatti, partono gli aiuti a 360 gradi per i paesi colpiti da guerre e carestie. Delle cinque basi detenute e gestite dal WFP nel mondo, quella Emiratina è la maggiormente coinvolta nelle emergenze sia per la posizione geografica sia per la gigantesca mole di materiali custoditi nei propri depositi.


La fame nel mondo è in aumento: secondo le stime Onu 1 miliardo di persone soffrono di gravissimi problemi alimentari ogni giorno. Colpa di conflitti e crisi economiche ma anche del cambiamento climatico, soprattutto per quanto riguarda le situazioni di siccità prolungata in Africa. Non solo. Stime dell'Intergovernmental Panel on Climate Change (Ipcc) mostrano come il cambiamento climatico potrebbe aumentare il rischio di fame e malnutrizione fino al 20% entro il 2050. E proprio i cambiamenti climatici, hanno provocato lunghe e durissime siccità in Paesi come l’Etiopia dove interi raccolti sono andati persi e molti allevamenti sono stati decimati obbligando 12,5 milioni di persone a rimanere senza cibo.

Le grida di disperazione provenienti dai campi profughi - o come sempre più spesso accade - dalle zone vittime di guerre fraticide come quelle siriane, yemenite, africane etc. spesso restano lontane dalle orecchie delle super potenze economiche del mondo. Grida che, invece, sono raccolte e amplificate dalle organizzazioni umanitarie tra le quali spicca il World Food Programme delle Nazioni Unite che insieme a FAO, IFAD, UNHCR, UNICEF sono i grandi interpreti dei soccorsi a carattere umanitario.

Il WFP, in particolare, nei decenni trascorsi si è dotato di una rete di depositi di emergenza (UNHRD) nei quali sono stoccati materiali, medicinali e biscotti energetici di primo soccorso da distribuire durante le crisi d'emergenza che metodicamente attanagliano la Terra. Una "ragnatela" di aiuti e soccorsi per la quale lavorano - in ogni condizione climatica - migliaia di persone in tutto il mondo. Ne sono la riprova le rapide risposte per le catastrofi umanitarie di Haiti, Filippine, Iraq, Siria, Yemen, Africa, gli interventi per Ebola e le recentissime attività legate al terribile Uragano Irma nei Caraibi.

Un'attività che il Manager italiano della base emiratina, Stefano Peveri ben conosce sia per i suoi trascorsi operativi istituzionali quale Ufficiale Superiore della Marina Militare Italiana sia per l'enorme bagaglio ricco di esperienze effettuate in zone di crisi umanitarie. Ed è proprio Stefano Peveri - a capo di un affiatatissimo team di 20 persone - che ci illustra le locali funzioni svolte dal World Food Programme.

"Il deposito WFP - UNHRD a Dubai è operativo dal 2008 ed è parte integrante della nuovissima International Humanitarian City (IHC), una zona indipendente creata, sviluppata e gestita dal governo di Dubai per sostenere le operazioni umanitarie, e a non molta distanza dall'eroporto internazionale di Dubai Al Maktoum. La Base attualmente utilizza una superfice coperta di 12.500 mq per il ricovero dei materiali, includendo uno spazio a temperatura controllata di 3.500 mq e una specifica cella frigorifera per la conservazione dei medicinali sempre necessari negli immediati interventi d'emergenza.

"Nel solo 2016, - continua Stefano Peveri - i partner che hanno utilizzato il deposito di UNHRD a Dubai per operazioni umanitarie sono stati: ACF, ADRA, CARE, Catholic Relief Service, Cooperazione Italiana, Handicap International, IOM, International Rescue Committee, INTERSOS, Irish Aid, Lutheran World Relief, Norwegian Chruch Aid, Save the Children, ShelterBox , UNDP, UNICEF, WFP, WeltHungerHilfe, WHO e World Vision International. Il deposito ha distribuito 25,8 milioni di dollari di attrezzature di emergenza e articoli di soccorso per conto di 22 partner, sostenendo interventi umanitari in 68 paesi." Una preziosa attività che proprio recentemente ha consentito di inviare aiuti alle popolazioni caraibiche di Repubblica Dominicana, Puerto Rico, Haiti e Cuba colte dal distruttivo "Uragano Irma".

Naturalmente la "Base Umanitaria" UNHRD del WFP fibrilla e pullula di attività - legate al suo perfetto funzionamento - anche in assenza di emergenze e nonostante in alcuni mesi dell'anno (Giugno - Settembre) le temperature tocchino cifre altamente "hot". Il metodico rifornimento dei materiali, infatti, resta la prima incombenza cui pensare, perchè solo un continuo flusso proveniente dai vari paesi del mondo, consente di avere depositi sempre pronti ad una rapida e concreta risposta alle richieste d'aiuto che in qualsiasi momento potrebbero giungere dalle varie zone del pianeta. In questo contesto, poi, non va dimenticato l'efficace lavoro di coordinamento che viene svolto sia dal Quartier Generale del WFP a Roma sia dall'Hub UNHRD di Brindisi (Italy).

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Giorgio Esposito
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L'Airshow di Dubai conquista i mercati e diventa la più importante kermesse di aviazione del mondo
Il successo dell'edizione 2017 premia gli Emirati che incassano sempre più consensi e prestigio commerciale

DUBAI (UAE) - Più di 160 aeromobili in mostra nella cinque giorni del Dubai Airshow 2017, con molte prime di costruttori e armatori che hanno scelto la fiera negli Emirati Arabi Uniti come palcoscenico privilegiato per mettere in mostra i propri modelli più attesi. Sono in mostra gli Airbus A350, A319, Boeing 787 Dreamliner e Boeing 777. Tra i mezzi militari sono presenti il Sukhoi Su-35 della Russia, l'Eurofighter Typhoon, e il velivolo di trasporto militare a medio raggio Antonov An-70. Intanto Emirates ha annunciato l'acquisto di 40 Boeing 787-10 Dreamliners, un accordo di circa 15 miliardi di dollari. Emirates presenta il 100esimo A380 e il nuovo B777.


L'Airshow targato Dubai rappresenta il più grande e importante evento aerospaziale del mondo. Nei cinque giorni di questa edizione 2017 - testimoniata dalla nostra presenza - ha fatturato 80mila visitatori professionali che hanno apprezzato le offerte commerciali degli oltre 1100 espositori provenienti da 63 paesi del globo. Una presenza massiccia che ha rappresentano l'intero spettro dell'industria aerospaziale mondiale e che ha portato a casa un portafoglio ordini di $ 113,8 miliardi di dollari. Un successo celebrato anche dai 2500 giornalisti accreditati tra i quali la nostra Italia News Press Agency.

Moltissimo è cambiato dal 1986 anno della prima edizione del DAS. Il nuovo millennio ha visto cambiamenti senza precedenti nel settore dell'aviazione e il Dubai Airshow ha contribuito a guidare questo cambiamento creando una mostra di livello mondialenel settore dell'aviazione militare, generale e commerciale.

Durante questi 5 giorni, il parco statico appositamente costruito ha presentato oltre 160 aeromobili esposti, inclusi gli Airbus A380 di Emirates Airline e Etihad Airways; gli elicotteri Motor Sich Mi2 e Mi8 MSB-T; business jet come un Gulfstream G650ER e Bombardier Global 6000 Anka MASCHIO UAV di classe. Per la prima volta al Dubai Airshow il Sukhoi Superjet 100 e l'aeronautica giapponese Kawasaki C2, oltre al primo espositore Calidus che esponw due aerei: il B-250 Bader e il TX-C. Da notare che dei 1200 espositori il 30% proviene dall'Europa, il 40% dal Medio Oriente e circa il 10% degli espositori viaggia dalle Americhe con la maggior parte di questi appartenenti agli Stati Uniti e Canada.

Una presenza d'eccezione a questo evento è data dal padiglione World Food Programme delle Nazioni Unite (WFP) che proprio a Dubai detiene una gigantesca Base di Pronto Intervento Umanitario (UNHRD) della quale, proprio il Manager Stefano Peveri tiene a sottolineare "l'importante strategia territoriale per i continui e cospicui flussi di materiale d'emergenza verso le popolazioni dei numerosi paesi colpiti dalle necessità di Asia, Americhe e Africa". Un'attività che spessissimo è portata avanti attraverso l'impiego dei mezzi aerei del WFP o di enormi cargo che traportano nei cieli di tutto il mondo migliaia di tonnellate di fabbisogni d'aiuto umanitario.

Il Dubai Airshow, una delle più grandi vetrine dell’industria aerospaziale e della difesa, si chiude con l’annuncio di un importante accordo. La compagnia aerea Emirates ha firmato un contratto per l’acquisto di 40 Boeing 787-10, per 15,1 miliardi di dollari. “Il nostro annuncio di oggi lascia anche trasparire la fiducia che abbiamo nel futuro dell’aviazione negli Emirati Arabi Uniti e nella regione. Questi nuovi aerei, che abbiamo appena ordinato, verranno consegnati a partire dal 2022, accompagnando la Emirates nel decennio successivo’‘, ha dichiarato l’AD del vettore aereo, lo Sceicco Ahmed bin Saeed al Maktoum. Emirates è il maggiore cliente del colosso statunitense, con 165 Boeing 777 a disposizione nella sua flotta e altri 164 già ordinati.

In questa edizione 2017 Emirates ha mostrato la sua più grande esposizione statica. Il 100esimo A380 della compagnia aerea, il suo ultimo Boeing 777-300ER, l’Emirates Executive A319, il Cirrus SR 22 e l’Embraer Phenom 100 che saranno utilizzati dall’Emirates Flight Training Academy. Entrambi gli aerei Emirates B777-300ER e A380 sono dotati di decalcomanie “Year of Zayed”, come omaggio al padre fondatore dell’UAE. In particolare, il primo giorno del Dubai Airshow, Emirates ha presentato in anteprima la nuova suite per la Boeing 777-300ER First Class.

Appuntamento ora al 2019 con l'evento che è già previsto svolgersi dal 16 al 21 novembre. Solo qualche mese prima dell'annunciato super galattico Expo 2020 che aprirà le porte a non molta distanza dal Kartum Airport sede dell'Airshow. La prossima edizione già si prospetta che superi i record di questo 2017 e chissà che l'eterna concorrenza commerciale tra l'europea Airbus e la Boeing a stelle e strisce non si scontri con un terzo incomodo che potrebbe essere il realizzatore del nuovo aereo supersonico sostitutivo del Concorde. Un progetto che già in questo 2017 ha ricevuto l'ufficialità da "Boom Supersonic", una startupp americana con un portafoglio di 76 ordini e il cui dimostratore XB-1 volerà a giugno. Il loro velivolo sarebbe capace di trasportare 55 passeggeri a 2.700 km/h. L’aereo dovrebbe entrare in servizio nel 2023 e permetterebbe di partire da Dubai per atterrare a Sydney dopo "solo" 8 ore di volo.


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Giorgio Esposito
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Emergency aid to Haiti from UNHRD Dubai, made available by the International Humanitarian City
It came in response to the forecast of monster storm Hurricane Irma

ROMA (Italy) - His Highness Sheikh Mohammed Bin Rashid Al Maktoum, Vice-President and Prime Minister of the UAE and Ruler of Dubai, has provided, upon request from the United Nations World Food Programme and UNHRD partners, the B747-400 aircraft which flew out of Dubai International Airport at 4:30 am, September 7, to Port-au-Prince, Haiti airport. The plane is expected to land in Haiti tomorrow, the 8th of September 2017, at 8:00 pm UAE time. The Dubai Air Wings aircraft to Haiti carried more than 90 metric tonnes of key relief items, valued at more than $194,000 (Dh712,500), made available by the International Humanitarian City members.


The air cargo transporting aid on behalf of the World Food Programme, Catholic Relief Services, and CARE came in response to the forecast of a monster storm, Hurricane Irma, as it bears down South America, and is expected to hit the Dominican Republic, Puerto Rico, Haiti, and Cuba in the coming days.

Upon hearing about Irma, believed to be one of the most powerful Atlantic storms ever recorded, a quick mobilization was crucial to be able to reach the destination before any potential closure of airports. It was made possible thanks to the coordinated efforts of IHC and its members, under the chairmanship of Her Royal Highness Princess Haya Bint Al Hussein.

HRH Princess Haya hailed the emergency airlift as a symbol of the UAE commitment to humanitarian assistance. "This rapid response is the fruit of an unprecedented cooperation and a proof of our robust support to vulnerable populations all over the world," she said.

Among the relief and survival items, on board are food and non-food supplies: 2000 tarpaulins, enough high-energy biscuits to feed 47100 people over 3 days, mobile storage units, lighting equipment, water purification kits, and pool testers.

This is the fifth relief plane sent in 2017 by IHC with the support of HH Sheikh Mohammed Bin Rashid Al Maktoum to crisis and disaster-stricken areas; earlier this year, aid was air dispatched to Madagascar, South Sudan, Uganda and Iraq.

Similarly, HRH Princess Haya flew last year in October 2016 to Haiti and personally oversaw the delivery and distribution of relief supplies after hurricane Matthew had demolished the island.


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Giorgio Esposito
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Development Conference and Exhibition DIHAD Concludes a Successful 2017 Edition
DIHAD has witnessed a number of important initiatives to alleviate the suffering of children and wars

ROMA (Italy) - The 14th edition of Dubai International Humanitarian and Development Conference and Exhibition (DIHAD) had concluded its three days agenda today at the Dubai International Convention and Exhibition Centre. DIHAD 2017 has witnessed a number of important initiatives, campaigns, events, and partnerships that coordinate stances and joint programs in order to alleviate the suffering of children in disasters, conflicts and wars. From his side, Mr. Abdullah Al Wardat Director of the WFP UAE and GCC said: WFP is pleased to have the opportunity to showcase at this hackathon, a life event that can impact the well-being of children in crisis.


“The UAE Government has been incredibly active in raising awareness for the global refugee crisis and in encouraging actors from all sectors to play their part. The #FlyForPeace campaign at DIHAD, in which Syrian orphaned refugees depict their vision of peace on kites, is Bilqees Sarwar’s Foundation answer to this call. It embraces the value of art as a therapeutic outlet to process trauma. Designing and flying kites is an empowering way of expression among child refugees. It is shown in research that flying kites in particular provides a sense of freedom; it represents a life without borders and is a powerful symbol of limitless possibilities”, says Oliver Freeman from the Bilqees Sarwar Foundation.

This year saw the first ever hackathon to be held at the Dubai International Humanitarian Aid Exhibition and Conference, was managed by the World Food Programme/UNHRD LAB Dubai.

Seventeen Computer programmers and behavioral neuroscience students jointly developed a unique software application for IOS and Android to aid children in crisis globally that they called SMILE. The developers worked skillfully under guidance of experienced professors from the Rochester Institute of Technology and WFP/UNHRD employees experienced in humanitarian and development aid. The app ‘SMILE’ provides specific services for the educator working with children in the heart of the crisis. It will increase their awareness on several aspects of behavioral abnormalities that children in crisis suffer from.

Dr. Yousef Al Assaf, Dean R.I.T. said: “RIT Dubai is proud to support the DIHAD 2017 Hackathon, run in conjunction with WFP –UNHRD. It is an excellent initiative and as a long-term partner of WFP, we are very much aware of the important and life-changing working the program carries out. This initiative combines the academic and technical expertise of our faculty and students to offer real life solutions and research that make a difference in the world.”

From his side, Mr. Abdullah Al Wardat Director of the WFP UAE and GCC said: “World Food Programme (WFP) is pleased to have the opportunity to showcase at this hackathon, a life event that can impact the well-being of children in crisis. The app ‘SMILE’ will gradually counteract to various vulnerabilities and promote emotional intelligence as part of an all-encompassing education. Further, we are honored to play a role in preparing students to contribute to the sustainability challenges of the today.”

On the other hand, the winner of the Red Cross & Red Crescent competition on innovation was announced yesterday at DIHAD. The Lebanese Red Cross received the award from the IFRC Secretary General Elhaj As Sy for its creative proposal on “Using humanitarian values towards a culture of non-violence and peace”. The project will promote non-discrimination and social inclusion by engaging different NGOs and address tensions among migrants and their host communities through interactive training and role-play known as “Our village’s treasure”. The theme is extremely critical as Lebanon is dramatically affected by the civil war in Syria and hosts a large number of refugees.

In his award receiving speech Mr. Sarkiss from the Lebanese Red Cross quoted the well-known saying from Ned Nodding, “Attitudes and mentalities are shaped, at least in part, by experience (because) self-knowledge is much more powerful than the inert and the inactive knowledge of others that we gain from books and lectures.”

The conference this year have discussed critical topics that included: How To Better Address The Often-Time Irreparable Damage Caused To Children In Conflict Situations, Children; Abuse and Exploitation, Breaking the Spiral of Violence, Children and Hunger, and Education in Emergencies, to name a few.

DIHAD is organized yearly by INDEX Conferences and Exhibitions - member of INDEX Holding and supported by Mohammed Bin Rashid Al Maktoum Humanitarian and Charity Est, the United Nations, the UAE Red Crescent Authority, Organization of Islamic Cooperation, International Humanitarian City, OCHA- United Nations Office for Coordination of Humanitarian Affairs and Dubai Cares.


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Giorgio Esposito
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The prospects of humanitarian intervention in DIHAD 2017 opening in Dubai
Exceptional partner the United Nations through the important presence of the WFP
that just has a base in Dubai Humanitarian Response Depot UNHRD - 21 - 23 March 2017

ROMA (Italy) - Innovative data collection, analysis and dissemination on forced displacement for effective humanitarian response. Held under the patronage of H.H. Sheikh Mohammed Bin Rashid Al Maktoum, Vice-President, Prime Minister of United Arab Emirates, Ruler of Dubai, supported by Mohammed Bin Rashid Al Maktoum Humanitarian and Charity Est., the United Nations, the UAE Red Crescent Authority, International Humanitarian City, Dubai Cares and the Organisation of Islamic Conference. This unique event will take place from the 21 – 23 March 2017 at the Dubai International Convention & Exhibition Centre.


Held under the patronage of H.H. Sheikh Mohammed Bin Rashid Al Maktoum, Vice-President, Prime Minister of United Arab Emirates, Ruler of Dubai, supported by Mohammed Bin Rashid Al Maktoum Humanitarian and Charity Est., the United Nations, the UAE Red Crescent Authority, International Humanitarian City, Dubai Cares and the Organisation of Islamic Cooperation (OIC). INDEX will host the 14th Dubai International Humanitarian Aid & Development Conference & Exhibition – DIHAD – 2017. This unique event will take place from the 21 – 23 March 2017 at the Dubai International Convention & Exhibition Centre.

Message from the Chairman of DIHAD - On behalf of Mohammed Bin Rashid Al Maktoum Humanitarian & Charity Est., it gives me honour to invite you to participate in the 14th edition of the Dubai International Humanitarian Aid & Development Conference & Exhibition – DIHAD 2017 to be held in Dubai from March 21 – 23, 2017. As an active charity foundation in the UAE, we are proud to support DIHAD in all its activities where we can grow and share experiences with the regional and international humanitarian community. With a world blighted by suffering and poverty, we wish to further facilitate the work of local and regional humanitarian actors to meet with the ultimate goal of reducing suffering around the world. (Ibrahim Bumelha Cultural and Humanitarian Advisor of – His Highness Sheikh Mohammed Bin Rashid Al Maktoum Vice President- Mohammed Bin Rashid Al Maktoum Humanitarian and Charity Est - Chairman of the Higher Committee – DIHAD - Chairman of DISAB)

This year the Pre-DIHAD workshop will focus on forced displacement and specifically on the importance of “innovative data collection, analysis and dissemination on forced displacement for effective humanitarian response”. Today, the level of displacement in the world has reached unprecedented levels. Nearly 60 million people, half of them children, have had to flee their homes due to conflict and violence . The displacement situation is worst in the Middle East and North Africa region which has witnessed an upsurge in violent conflict. Since 2010, the number of conflicts, refugees and IDPs has grown in the region. Between 2009 and 2014, the number of conflicts increased by 35 per cent, from 55 to 74. In that same period, the number of IDPs more than doubled from 6.7 million to 15.6 million, while the number of refugees increased by nearly half from 5 million to 7.5 million . Any innovation that improves aid delivery to displaced people is bound to enhance the effectiveness of the overall humanitarian system since the displaced people constitute a higher proportion of people in need of global humanitarian assistance , and in particular the MENA region.

Within the thematic framework of displacement, the pre-DIHAD will zoom into the need for innovative data collection and analysis on displacement and movement. Timely and appropriate response to displaced people has been stifled in many parts of the world due to persistent skepticism about the reliability of displacement related information. The efficacy and effectiveness of humanitarian response plans in general, and those that address forced displacement in particular, is contingent on the existence of timely and accurate information about population movements. The pre-DIHAD workshop will endeavor to collect best practices on displacement/movement tracking and monitoring systems and how these tools and systems contribute to response policy and strategy development.


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Giorgio Esposito
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La più grande "città umanitaria" del pianeta ha un nuovo CEO, l'italiano Giuseppe Saba
Saba dirigerà la International Humanitarian City (IHC) di Dubai

ROMA (Italy) - L'annuncio della nomina di Giuseppe Saba arriva direttamente dalla Principessa Haya Bint al Hussein attuale Presidente della "città umanitaria". Il prestigioso incarico prevede anche un coordinamento con tutte le forze a carattere umanitario che sono state costituite dalle Nazioni Unite per far fronte alle grandi emergenze mondiali. Mr. Saba, infatti, è un profondo conoscitore della materia avendo già svolto attività del genere per conto delle United Nations in varie parti del mondo compreso il WFP che a Roma ha il Quartier Generale e a Brindisi una delle 6 basi operative (UNHRD) per gli aiuti d'emergenza.


Come parte di una grande iniziativa di espansione per la International Humanitarian City (IHC) approvato dal Vice Presidente e Primo Ministro degli Emirati Arabi Uniti e governatore di Dubai HH Sheikh Mohammed bin Rashid Al Maktoum, il mese scorso, Giuseppe Saba, uno dei maggiori esperti di logistica con una vasta esperienza con le Nazioni Unite, è stato nominato Chief executive Officer, con effetto dal 4 marzo 2017.

Presidente del (IHC) SAR la principessa Haya Bint al Hussein, moglie di HH Sheikh Mohammed bin Rashid al Maktoum, ha annunciato la nomina di Saba. "Non c'è nessuno nella comunità di aiuto globale con uno sfondo più forte nel settore della logistica di Giuseppe Saba. Siamo così fortunati ad avere lui. Egli è stato determinante nella fondazione del sistema delle Nazioni Unite di Depositi a risposta umanitaria (UNHRD), che HH Sheikh Mohammed ha così generosamente sostenuto, e lui ci guiderà ad espandere e migliorare l'IHC negli anni a venire."

Per più di un decennio, Saba ha servito come capo della UNHRD, che ha depositi di aiuti in Italia, Malesia, Ghana, Panama, Spagna oltre a quello di Dubai. Questi depositi sono stati impegnati nel fornire aiuto in crisi diverse come i terremoti in Pakistan e ad Haiti, la siccità in Africa orientale e meridionale, e dei conflitti civili in corso in Siria, Iraq e Yemen. All'inizio della sua carriera, Saba ha tenuto una posizione di alto livello nel settore della logistica con l'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA) e servito nel settore sanitario con il Ministero degli Affari Esteri del Governo italiano.

La principessa Haya Bint al Hussein è presidente della Città Internazionale Umanitaria (IHC) di Dubai, che è stata fondata da Sua Altezza lo Sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum, nel 2003, ed è oggi il più grande e più frequentato hub logistico del mondo per gli aiuti umanitari. La IHC ha capacità e posizione strategica - entro otto ore in aereo per due terzi della popolazione mondiale - ha contribuito a fornire assistenza ad alcune delle peggiori crisi umanitarie degli ultimi dieci anni, tra cui lo tsunami del 2004 in Thailandia e nel sud-est asiatico, la siccità ricorrente nel Corno d'Africa, la guerra civile in Afghanistan e Darfur, e il terremoto del 2010 ad Haiti. Inoltre, IHC è stata fortemente impegnata nelle risposte di emergenza alla Siria e le Filippine.

La Principessa Haya - www.princesshaya.net - tutti i giorni, mette il proprio fascino e la sua dolcezza a disposizione dei progetti umanitari di cui si occupa la "città umanitaria" ed altre organizzazioni che hanno gli stessi obiettivi. Tra questi, il World Food Programme (WFP) che proprio a Dubai ha il Deposito più attivo del pianeta, diretto dal Manager Stefano Peveri che prima di giungere negli Emirati ha gestito per molti anni la base hub UNHRD di Brindisi (Italy). (Giorgio Esposito)


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Emirates migliore linea aerea del mondo. L'annuncio da Skytrax World Airline Awards 2016. Questa è la quarta volta che Emirates vince il miglior riconoscimento da quando i premi sono stati introdotti 15 anni fa; la compagnia ha vinto il primo riconoscimento Skytrax come Migliore compagnia al mondo nel 2001, ancora nel 2002 e nel 2013. In totale, Emirates ha vinto un totale di 20 premi Skytrax World Airline dal 2001. (Continua...)