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www.italianews.org
- Comunicazione e giornalismo |
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Giorgio
Esposito
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Viaggiare...
è sognare, esplorare, scoprire.
Turchia, dalla splendida Istanbul
alla strabiliante Cappadocia, un meraviglioso
reportage senza respiro
Il periodo migliore per un
viaggio in Turchia è durante la primavera
o l’autunno
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ROMA
(Italy) - Fare un viaggio in Turchia è
un'esperienza indimenticabile: i suoi abitanti
sono ospitali, la cucina è variegata,
le città sono ricche di magnifici palazzi,
il mare resta fisso in mente e sulla pelle e
la campagna conserva atmosfere tradizionali.
Inoltre, le attività che il paese offre
sono innumerevoli: sport acquatici, trekking,
visite archeologiche, rafting, vita notturna.
E quando arriverà il momento di andare
via, che siate pieni di tappeti o amuleti, entusiasti
per la danza del ventre, per il patrimonio storico
o per la splendida abbronzatura, sentirete di
avere ormai la Turchia nel cuore ... senza se
e senza ma. Il
periodo migliore per un viaggio in Turchia è
durante la primavera o l’autunno, quando
le temperature sono più accettabili di
quelle afose della piena estate. |
Ambiguità.
Non troverei un termine altrettanto efficace per
raccontare il popolo e la nazione turca. Collocata
a cavallo tra Europa e Asia, riesce appunto con
ambiguità a vivere il ruolo di paese con fede islamica
in un contesto europeo. Un territorio vastissimo
sul quale coesistono, con qualche problema, la occidentalizzazione
e il radicalismo orientale. Tutta la costa è ormai
disseminata di villaggi turistici che sfruttano
sia l'incantevole natura che il mare cristallino.
Il turista, aiutato anche da un buon rapporto di
cambio monetario, se guidato da un'efficiente struttura
organizzativa, riesce a godere in pieno di tutte
le opportunità che gli riserva il territorio. Il
più chiaro esempio è senz'altro Istanbul, "la
capitale artistica e culturale" del
paese, con la sua magnifica Moschea Blu,
il Palazzo Reale (Topkapi), Santa
Sofia, il Bosforo e i
mille colori del suo mercato (Gran Bazar)
che è il più grande del mondo. L'attuale
città, popolata da 10 milioni di abitanti,
raccoglie una cultura millenaria fatta di occupazioni
(con i Greci si chiamava Bisanzio) mentre (per i
Romani era Costantinopoli) e continue guerre in
quanto "Porta" che unisce oriente e occidente
attraverso il Bosforo. Una buona settimana di permanenza,
consente al turista di apprezzare il meglio di questo
popolo di cui, forse, non si conosce abbastanza
e del quale, proprio perchè ha forti interessi
con l'Europa e l'Occidente in generale, bisogna
abituarsi a convivere e a socializzare. La Turchia,
infatti, oltre ad essere membro della NATO, ha ufficialmente
richiesto di entrare nell'Unione Europea ed adottare
l'Euro come moneta. Il percorso sarà certamente
lungo, per questa nazione che rappresenterebbe,
all'interno del nostro "sistema", il primo
e unico caso di un paese membro di cultura musulmana,
anche se la Turchia dal 1928 è uno Stato
Laico. Il periodo migliore per un tour rimane l'estate
e la primavera. A Istanbul ci si arriva in volo
da Roma in 3 ore di volo oppure in nave via Grecia.
Istanbul
- A Istanbul si rischia di esagerare con monumenti
e musei, ma è anche facile contenere il pericolo:
potete risalire il Bosforo o fare un giro nel Grand
Bazaar, un dedalo di viuzze in cui si trova di tutto.
Un'alternativa meno turistica è la strada
commerciale Uzunçarsi Caddesi, piena di botteghe
di falegnami e di negozi d'abbigliamento e di articoli
per la caccia. Istiklal Caddesi,
la strada del passeggio a nord del Corno d'Oro nel
quartiere Beyoglu, ha sempre un certo fascino, forse
non come un secolo fa quando la percorrevano i ricchi
ottomani e gli europei in redingote fra pizzi e
ombrellini: chiudete gli occhi e magari con uno
sforzo di immaginazione rivedrete la strada come
al tempo del suo massimo splendore. La zona di Sultanhamet,
nel centro storico, è la più indicata
per trovare sistemazione a prezzi economici e medi.
Gli alberghi moderni ed eleganti si concentrano
intorno alla Piazza Taksim, a nord
del Corno d'Oro. La via che parte da Sultanahmet,
Divan Yolu, è piena di ristoranti. Nel Grand
Bazaar ci sono chioschi e locali semplici in cui
si possono gustare le specialità turche in
tutta calma.
Grand
Bazar (Kapali Çarsi) - Si potrebbe
venire a Istanbul unicamente per fare degli acquisti.
Bisogna certamente iniziare dal Grand Bazar della
città vecchia. Questo labirinto di strade
e passaggi, ospita più di 4000 negozi. II
nome dei luoghi ricordano I'epoca ove ogni mestiere
aveva il suo quartiere proprio: via degli Orefici,
via dei Mercanti di Tappeti, via dei fabbricanti
di papaline. Questo bazar è ancora oggi il
centro commerciale della città vecchia, conveniente
a tutte le tasche e a tutti i gusti, anche se oramai
è strapieno di falsi di ogni tipologia merceologica:
dall'oro ai diamanti passando per scarpe, abbigliamneto
etc..
La Moschea Blu - II nome ufficiale
della più affascinante moschea del Bosforo
è Sultan Ahmet Camii, ma
è universalmente conosciuta come la Moschea
Blu. E’ infatti il turchese il colore dominante
nel tempio. Pareti, colonne e archi sono ricoperti
dalle maioliche di Iznik, decorato in toni che vanno
dal blu al verde; rischiarate dalla luce che filtra
da 260 finestrelle, conferiscono alla grande sala
della preghiera un'atmosfera suggestiva quanto surreale.
La Moschea Blu, che risale al XVII secolo, è
anche l'unica a poter vantare ben sei minareti:
superata in questo solo dalla moschea della Kaaba,
alla Mecca, che ne ha sette. Tale particorarità
architettonica è l'espressione delle manie
di grandezza del Sultano Ahmet I che, non potendo
eguagliare la magnificenza della Moschea di Solimano
né quella di Aya Sofya, non trovò
soluzione migliore per distinguerla da tutte le
altre che aggiungervi due minareti supplementari.
Tutte le moschee rimangono chiuse durante l'ora
di preghiera.
(Aya Sofya) Chiesa o moschea? -
La "basilica d'oro" di Santa Sapienza
(Aya Sofia), che sorge sulla stessa piazza della
Moschea Blu, è il simbolo della storia millenaria
di Istanbul. Per costruire la chiesa destinata a
diventare il centro del potere religioso dell'Impero
Bizantino, Giustiniano, nel VI secolo, non badò
a spese, impiegando i materiali più preziosi,
innalzando una cupola come non se ne erano mai viste
e rivestendola di mosaici d'oro e pietre preziose.
Per secoli Aya Sofya fu considerata un modello di
grandezza e sfarzo inarrivabili. Poi, il 29 maggio
1453, Mehmet II conquistò Costantinopoli
e la Megale Ecclesia venne trasformata in moschea,
mentre i suoi favolosi mosaici furono in parte distrutti
dalla furia iconoclasta. Oggi Aya Sofya non è
più chiesa né moschea, ma un museo
(Topkapi Sarayi) - Labirinto di
costruzioni e centro del potere dell'lmpero Ottomano
tra il XV ed il XIX sec. In questo ricco palazzo
i sultani e la loro corte vivevano e governavano.
II primo cortile (o cortile esterno) racchiude un
magnifico giardino boscoso. Sulla destra del secondo
cortile, ombreggiate da cipressi e platani, le cucine
del palazzo custodiscono oggi le collezioni imperiali
di cristallo, d'argento e di porcellane cinesi.
Sulla sinistra I'Harem (a pagamento), quartiere
separato delle mogli, delle concubine e dei figli
del sultano, ricorda ai visitatori gli intrighi
della corte. II terzo cortile contiene la Sala d'Udienza,
la Biblioteca di Ahmet III, una esposizione dei
costumi imperiali dei Sultani e delle loro famiglie,
i famosi gioielli del Tesoro e una inestimabile
collezione di miniature di manoscritti medievali.
In questo cortile si trova anche il padiglione del
Mantello Sacro che conserva le reliquie del Profeta
Maometto, riportate a Istanbul quando gli ottomani
assunsero il califfato dell'lslam. (Istanbul Bogazi)
Quando al tramonto ci si ferma sulle rive del Bosforo
per ammirare la luce rosseggiante che si riflette
sulle finestre delle case di fronte, si capisce
perché gli uomini hanno scelto secoli fa
questo incantevole sito. In questi momenti Istanbul
è indubbiamente una delle più splendide
città del mondo.
La Cisterna Sotterranea - Dopo
la visita d'obbligo al Palazzo del Topkapi, ci si
può dedicare all'esplorazione della parte
più curiosa della città, quella sotterranea,
rappresentata dalle Cisterne. Sorti numerosi nel
periodo bizantino per sopperire alla mancanza d'acqua
in caso d'assedio, questi enormi serbatoi, spesso
realizzati con materiali di recupero, sono una vera
scoperta. La più famosa è la Yerebatan
Sarayi, la Cisterna Basilica.
Bosforo - Un soggiorno ad Istanbul
non potrebbe finire, senza la tradizionale ed indimenticabile
escursione sul Bosforo, questo stretto sinuoso che
separa I'Europa dall'Asia. Le sue rive offrono un
miscuglio di passato e di presente, di splendore
grandioso e di bellezza naturale. Gli alberghi moderni
accanto ai Yali (ville di legno in riva al mare),
i palazzi di marmo bianco accanto alle rudi fortezze
di pietra e le abitazioni eleganti accanto ai piccoli
villaggi di pescatori. Il miglior mezzo per scoprire
il Bosforo è quello di imbarcarsi su un vaporetto
in partenza da Eminönü che si ferma alternativamente
sulla costa asiatica ed europea dello stretto. Questa
passeggiata, ad un prezzo ragionevole, dura circa
sei ore. Se desiderate una barca solo per voi, contattate
le agenzie che organizzano delle mini-crociere,
di giorno o di notte.
Il
Lago salato più grande nell'Eurasia si
trova a circa 150 km dalla capitale
Ankara, e rappresenta una enorme distesa bianca
e abbagliante senza orizzonte. Un deserto bianco
nell'Anatolia centrale che solo in alcuni periodi
dell'anno si riempie di acqua. Le sue dimensioni
sono indescrivibili visto che misura 1.500 km²,
con una lunghezza di 80 km ed una larghezza di 50
km e si trova a ben 905m s.l.m.. Per la maggior
parte dell'anno, il lago è poco profondo
(fra 1-2 metri), particolarmente durante i mesi
estivi in cui l'acqua si vaporizza in quantità
enormi a causa del caldo secco e che lascia una
crosta di sale sulla superficie fino a 30 centimetri
di spessore. Spesso è frequentato dai fenicotteri
rosa che qui trovano un habitat ideale. Il lago,
infatti, è famoso per cambiare colore in
estate assumendo sfumature rosse e bianche a causa
di un tipo di alga chiamata 'dunaliella salina',
che fa parte della catena alimentare dei fenicotteri
che in questo luogo nidificano a migliaia ogni anno.
(Foto sotto)
Ankara, la capitale della Turchia è
nota per la sua modernità ed estrema vivibilità,
in contrapposizione spesso con altre città
turche. Dopo che Atatürk proclamò Ankara
capitale della nuova Repubblica turca, iniziò
a crescere, fino ad arrivare agli odierni 5 milioni
di abitanti. Sede del Governo e delle istituzioni
del paese, offre alcuni spunti interessanti tra
i quali spicca il Mausoleo ad Ataturk, considerato
il fondatore della Repubblica Turca. Vale una visita
anche il castello di Ankara che si trova nella parte
superiore della città, dal quale si ha una
magnifica visione dell'intera città. Imperdibile,
poi, Il Museo delle Civiltà Anatoliche che
contiene preziosi reperti archeologici e che si
trova nella parte alta ed antica di Ankara. Interessante
anche la Moschea Haci Bayram situata nel quartiere
Ulus, vicino al Tempio di Augusto. La Moschea di
Kocatepe, invece, è la più grande
moschea di Ankara e affascina per l'architettura
lo splendore. (Foto sotto)
La
regione della Cappadocia, situata
al centro del territorio anatolico, con
valli, canyon, colline e insolite formazioni
rocciose create a seguito dell'erosione
delle piogge e dei venti in migliaia di
anni, racchiude tesori naturalistici inestimabili,
grazie anche alle attività vulcaniche
che migliaia di anni fa hanno interessato
le montagne Erciyes, Melendiz e Hasan. Tra
queste, abitazioni trogloditiche scavate
nella roccia e città nel sottosuolo
rappresentano attività umane adattetesi
ai fattori ambientali dell'epoca remota.
Le eruzioni di queste montagne, che in epoca
geologica erano vulcani attivi, durarono
fino a 2 milioni di anni fa. Successivamente,
uno strato di tufo tenero spesso 150 m si
formò dalle lave dando origine alle
formazioni geologiche del territorio. I
fiumi, le piene delle acque che scendono
dai pendii delle valli e i forti venti hanno
poi eroso queste formazioni geologiche,
creando così forme bizzarre chiamate
Camini delle fate. Queste assumono i nomi
di formazioni a forma di fungo, pinnacolate,
incappucciate e coniche.
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La
Cappadocia è una regione storica
dell'Anatolia, un tempo ubicata nell'area
corrispondente all'attuale Turchia
centrale, che comprende parti delle
province di Cesarea, Aksaray, Nide
e Nevehir. La Cappadocia è
caratterizzata da una formazione geologica,
e da un patrimonio storico-culturale,
unici al mondo. Nell'anno 1985 è
stata inclusa dall’Unesco nella
Lista dei Siti Patrimonio dell’Umanità.
La regione che attualmente prende
il nome di Cappadocia è molto
più piccola di quello che era
l'antico Regno di epoca ellenistica.
Può essere considerata come
un cerchio dal diametro di cinquanta
chilometri. Gli abitanti dell'area
non raggiungono il milione, ma gli
insediamenti sono così vicini
gli uni agli altri, che danno l'impressione
di essere una sola città estesa
su una regione molto vasta. In molte
cartine il nome Cappadocia non è
nemmeno menzionato perché non
si tratta di una delimitazione politica
in quanto tale, ma piuttosto di una
regione storica che comprende porzioni
di varie province. La regione è
servita dall'aeroporto di Kayseri
collegato frequentemente alla capitale
turca Istanbul e alle maggiori città
asiatiche. La regione è poi
servita da una serie infinita di tour
che spaziano per l'intero anno tutto
il territorio della Cappadocia e non
solo. Per i viaggiatori fai da te
sono ottime anche le scelte di noleggiare
moto e auto. Il periodo migliore per
visitare la Cappadocia va da maggio
a ottobre con temperature calde ma
non torride, visto che la più
alta è di 28° gradi a luglio
e la più bassa è di
3° gradi a gennaio. |
Il
paesaggio unico della Cappadocia è
il risultato del dispiegarsi di forze naturali
nel corso di millenni. Circa 60 milioni
di anni fa si formò la catena montagnosa
del Tauro nell'Anatolia meridionale, nella
stessa epoca in cui si formava in Europa
la catena alpina. La formazione della cordigliera
del Tauro creò numerosi burroni e
depressioni in Anatolia centrale. Dieci
milioni di anni fa, queste depressioni sono
state riempite da magma vulcanico e altri
materiali provenienti dai numerosi vulcani
in eruzione. Gradualmente, le depressioni
andarono scomparendo, trasformando la regione
in un altopiano. Tuttavia, il minerale che
colmò la depressione non era molto
resistente all'azione erosiva del vento,
della pioggia, dei fiumi e alle escursioni
termiche, quindi l'erosione fu in grado
di "scolpire" le numerose valli
presenti sull'intero territorio della odierna
Cappadocia, con particolare riferimento
al 'museo a cielo aperto di Göreme',
le città sotterranee di Kaymakl e
Derinkuyu, le Valli di Zelve, Gomeda, Peribacalar
Vadisi (Valle dei 'Camini delle fate').
L'itinerario
da noi scelto prevede l'arrivo
in aereo da Istanbul all'aeroporto
di Kayseri e alloggio presso 'Hotel
Hilton 5 stelle' ad Avanos
che insieme a Goreme sono i punti nevralgici
dell'intero territorio e quindi veri hub
dai quali raggiungere giornalmente tutte
le destinazioni della regione. Visita della
Valle di Goreme Patrimonio Unesco,
quasi al centro della Cappadocia rupestre,
con la Valle di Zelve dove
si trovano le abitazioni troglodite e i
sentieri che conducono a punti panoramici
spettacolari. Si continua per la Valle
di Pasabag, dove alti pinnacoli
di tufo disegnano un panorama da fiaba,
retaggio dell’attività vulcanica,
così come i coni di pietra battezzati
“camini delle fate”,
scolpiti nei millenni dal vento, dalle piogge
e dai corsi d’acqua. Ritorno ad Avanos,
che in epoca prebizantina costituì
uno degli agglomerati più importanti
della Cappadocia, e oggi rinomata per l’artigianato,
la bellezza delle case d’epoca ottomana
e per un enigmatico monumento all'interno
del villaggio di Uchisar
che con il suo enorme picco di tufo perforato
da mille cavità, costituisce uno
dei luoghi più affascinanti della
Cappadocia.
L'itinerario
riprende con la visita della città
sotterranea di Kaymakli, un caratteristico
villaggio che nel sottosuolo nasconde una
gigantesca città sotterranea di dimensioni
impressionanti (i quartieri abitativi si
trovavano su sette livelli), scavata probabilmente
tra il VI e il X secolo. Passo successivo
visita dei villaggi Belisirma
e del villaggio troglodita Selime,
con proseguimento per la Valle Ihlara,
che sorge nei pressi dei monti Hasan e Melendiz,
due dei tre vulcani della Cappadocia. La
valle è un canyon profondo scavato
dal fiume che lo percorre e, proprio lungo
questo fiume si trovano alcune chiese scavate
nella roccia, tra cui la “Chiesa
sotto l’Albero” con
affreschi bizantini in stile primitivo,
la “Chiesa Profumata”,
che conserva ancora oggi degli affreschi
con episodi della vita di Cristo e la “Chiesa
del Serpente”. (Foto
sotto)
E
proprio percorrendo il canyon della Valle
Ihlara ci si ritrova sulla sponda percorribile
del fiume Melendiz che
offre scorci naturalistici assolutamente
'green' e che fanno ben presto dimenticare
la fatica dei 10 chilometri percorsi a piedi.
Immancabile un pranzo nei ristorantini
adagiati sulle rive del fiume,
nonchè una gradevole sosta
ristoro sulle palafitte al centro del fiume.
Occasioni di relax vissute nella vera semplicità
di un territorio da considerarsi genuino
sotto il profilo turistico. (Foto
sotto)
Le
cittadine e i villaggi sviluppatisi nei
dintorni di queste preziose reliquie naturali,
offrono a turisti e viaggiatori ogni tipo
di svago e comodità, con una infinita
scelta di ristorantini e locali per il relax
dopo una giornata stancante tra gole, canyon,
fiumi e visite sotterranee. Tra queste spiccano
Goreme e Avanos (Foto
sotto), vere capitali
della Cappadocia, che ospitano
alberghi (anche all'interno delle torri
rupestri) ma anche lussuosi hotel a 5 stelle
con piscine per rinfrescarsi dalla calura
estiva. In particolare, Avanos è
una graziosa cittadina di 35mila abitanti
dedita completamente alle attività
turistiche del luogo ed è famosa
anche per la sua produzione di tappeti e
vasi. Vero punto di forza resta il pittoresco
centro storico attraversato dal fiume
Kilizilirmak, chiamato Fiume Rosso
per una forte componente di argilla, elemento
prezioso per la fabbricazione del pregiato
vasellame. E mentre passeggiate degustando
un eccellente gelato turco (gommoso al palato
e non filante) poi non stupitevi nel vedere
solcare le acque del fiume da vere ed italianissime
'Gondole', che deliziano cittadini e turisti
in una navigazione insolita.
Immancabile un volo in mongolfiera.
Le mongolfiere sono mezzi volanti alti anche
30 metri dotati di comandi per muoversi
in alto e in basso e volteggiano, con la
maestria dei loro piloti, tra gli alberi
a terra per poi raggiungere anche i 1000
metri di altezza, grazie ai venti in quota.
Ecco perchè l'esperienza di volare
all'alba sulla valle di Göreme, volteggiare
a pochi metri sui 'Camini delle Fate', godere
degli splendidi paesaggi rupestri al sorgere
del sole e delle meravigliose viste sui
villaggi disseminati sul territorio, non
ha prezzo. E' questo, infatti, il motivo
del perchè le circa 200 mongolfiere
che ogni mattina si alzano in volo sono
quasi sempre 'sold out' e spesso imprenotabili
per mesi. Bisognerebbe solo fare attenzione
alle diverse offerte che comprendono servizi
standard o esclusivi. Ogni volo, infatti,
può essere offerto insieme ad una
serie di vantaggi, quali: navetta da hotel
andata e ritorno, colazione al sacco, assicurazione
rischi e danni compresi, ricco rinfresco
all'atterraggio, diploma personale del volo
in mongolfiera e durata del volo che non
deve mai essere inferiore ad 1 ora piena.
Il tutto per un prezzo che oscilla da 100
euro fino alle 250 euro a persona da pagare
alla prenotazione. Naturalmente in caso
di mancata partenza per meteo negativo (in
genere per mancanza di vento in quota) 'sarebbe
previsto' il rinvio al giorno dopo oppure
il rimborso, ma è sempre bene accertarsi
e leggere le clausole.
Il
nostro reportage dell'eccezionale evento
(nella versione 'esclusiva') inizia con
l'autobus navetta della società aerea
che preleva gli ospiti in qualsiasi hotel,
in genere alle 4 del mattino, per il trasferimento
verso il punto scelto per il decollo. Raggiunta
la location, viene fornita la colazione
in attesa che il personale addetto possa
gonfiare la gigantesca mongolfiera alta
30 metri con aria calda. Una esperienza
che poi, al ritorno a terra, nella versione
'esclusiva' si completa con consegna diplomi
'ad personam' e cocktail a base di champagne,
succhi freschi, torte, chiacchiere con i
piloti e con gli onnipresenti scatti fotografici
di gruppo, tra i 20-24 passeggeri che ogni
'pallone' in genere porta nella cesta inferiore.
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Passaporto/carta
d’identità valida per l’espatrio.
E’ consentito l’ingresso anche con la
sola carta di identità valida per l’espatrio,
cartacea o elettronica, in condizioni di perfetta
integrità e con una validità residua
di almeno 5 mesi, per coloro che: entrano in Turchia
attraverso tutte le frontiere, per via aerea e marittima;
entrano in Turchia, dal confine greco e bulgaro,
per via ferroviaria e per via terra. E’ invece
assolutamente necessario il passaporto, in condizioni
di perfetta integrità e con una validità
residua di almeno 5 mesi, per coloro che entrano
nel Paese, per via terra e ferroviaria, dai confini
del sud-est ed est della Turchia, ovvero dalle frontiere
con la Georgia, l’Azerbaigian – exclave
del Nakhicevan, l’Iran, l’Iraq e la
Siria, (la frontiera con l’Armenia risulta,
al momento, chiusa). In ogni caso, il passaporto
deve avere almeno una pagina libera, per l’apposizione
dei timbri di entrata ed uscita. Ai titolari di
documenti che non presentino le sopra citate caratteristiche
non sarà consentito l’ingresso nel
Paese.
Visti
di ingresso: Non necessario per motivi
turistici per un periodo massimo di 90 giorni nell’arco
di 180 giorni. Si segnala invece che per viaggi
con finalità diverse dal turismo e comunque
per rimanere più di 90 giorni nell’arco
di 180 giorni rimane l’obbligo del visto,
così come in caso di precedenti respingimenti
alla frontiera turca o precedente espulsione (anche
in questi casi è assolutamente necessario
contattare previamente le Rappresentanze turche
all’estero).
Ambasciata
d'Italia ad Ankara - Ataturk Bulvari n.
118 - 06680 Kavaklidere - Ankara, Turchia - Tel.:
+90 312 4574200; - Fax: +90 312 4574280; - Ufficio
Commerciale Tel. +90 312 4574275; - Ufficio Commerciale
Fax +90 312 4574282. - e-mail: ambasciata.ankara@esteri.it
- sito web: www.ambankara.esteri.it/ - Cancelleria
Consolare c/o Ambasciata ad Ankara - E-mail Cancelleria
Consolare: consolare.ambankara@esteri.it - Fax Cancelleria
Consolare +90 312 4574281 - Nei giorni festivi e
nelle fasce serali dei giorni feriali, per casi
di effettiva emergenza, sono attivi i seguenti numeri:
Per l’area di Ankara e il sud-est della Turchia:
+90 532 374 8177 - Per l’area di Istanbul
e la costa del Mar Nero: +90 555 458 5844 - - Per
l’area di Izmir, la costa mediterranea e la
Cappadocia: +90 532 6773273
Consolato
Generale d'Italia ad Istanbul - Tom Tom
Kaptan Sokak, 5 - 34433 Beyoglu, Istanbul - Tel:
0090 212 2431024/5, 2525437, 2513294 - Fax: 0090
212 2525879 - Cell. reperibilita’ del Consolato
Generale ad Istanbul: 0090-555-4585844 - Homepage:
www.consistanbul.esteri.it/ - E-mail: consolatogenerale.istanbul@esteri.it
|
Il
clima della Turchia è continentale.
L’inverno ad Ankara è rigido
con neve, ghiaccio e temperature che arrivano
fino a -10 gradi; l’estate è
calda-secca con temperature sui 30-40 gradi
e forti escursioni termiche tra il giorno
e la notte. Ad Istanbul l’estate è
caldo-umida e gli inverni sono umidi e piovosi;
Izmir e Antalya hanno un clima mediterraneo
con inverni miti ed estati molto calde. Il
clima sulla costa del Mar Nero è sempre
piovoso. La Cappadocia è ideale quasi
tutto l'anno. La temperatura nella zona del
sud-est è particolarmente elevata da
giugno fino a ottobre. Il periodo migliore
per un viaggio in Turchia è durante
la primavera o l’autunno, quando le
temperature sono più accettabili di
quelle afose della piena estate e le precipitazioni
sono più rare rispetto ai mesi invernali.
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