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Giorgio Esposito

Viaggiare... è sognare, esplorare, scoprire. Repubblica Dominicana
L'isola più turistica dei Caraibi riesce ancora a meravigliare chi la sceglie per il relax
Per visitarla meglio evitare il periodo degli Uragani da agosto a novembre


ROMA (Italy) - Bellissime spiagge di sabbia bianca, clima tropicale, ottima cucina e mare azzurro … Santo Domingo rappresenta la culla della civiltà europea in America. Scoperta da Bartolomeo Colombo, racchiude i primi monumenti e le prime istituzioni coloniali. Distrutta da un uragano nel 1930, e ricostruita quasi del tutto, la sua Città coloniale è stata riconosciuta patrimonio dell’UNESCO. Attualmente, l’isola condivide il territorio con Haiti (ex possedimento francese) che ha ancora moltissimi problemi di vivibilità. Vivacissima e talvolta pericolosa, la città ha tanto da offrire al turista. E' ideale visitarla durante la stagione secca che va da giugno a settembre al nord e da novembre ad aprile al sud, anche se le temperature sono gradevoli in ogni periodo dell’anno con temperature medie intorno ai 26° C.

La parte che offre supporto ai circa 5 milioni di turisti, che per dodici mesi l’anno, affollano le sue bianchissime spiagge, si concentra tra “La Romana” mar dei caraibi e “Punta Cana” affacciata sull’oceano atlantico. Centinaia di villaggi turistici, infatti, dominano e permettono la presenza umana in un contesto assolutamente naturale. Chiaramente collocata nel triangolo delle maggiori isole caraibiche, offre ai frequentatori panorami mozzafiato ed un mare brillante, suadente e pescosissimo. Proprio per questo, tantissimi sono quelli che dedicano giornate intere alle esplorazioni dei suoi ricchissimi e spettacolari fondali. Naturalmente, così come appare scontato nella maggior parte di queste incantevoli isole, la popolazione vive con sufficienza e quasi sempre in un degrado storico. Le città, se così possono essere identificate, riportano cifre di presenze umane impressionanti; Santo Domingo, la capitale, con i suoi 4 milioni di abitanti ne è l’esempio più emblematico. Una popolazione che storicamente proviene dall’africa per le noti ragioni di schiavitù, vive o sopravvive a suon di musica caraibica ma senza tener conto, il più delle volte, delle norme d’igiene che affliggono, invece, l’occidentale non accorto che cerca di godersi questa lussureggiante località.

All’arrivo, il primo e curioso impatto non è dato dalla costante presenza di caldo e umidità altissima nei mesi estivi (il loro inverno) ma dalla richiesta di 10 $ per entrare nel paese che poi diventano 20 per uscirne; compilazione di un tagliando azzurro che dimostra che sei un ……. immigrato; un tagliando bianco che riguarda la dogana e che anticipa una dettagliata perquisizione di tutti i bagagli a mano. Sicuramente un eccesso per una nazione che ha ben poco da contrabbandare se non la propria popolazione che vuole “emigrare”.

La visione turistica da quando poi si entra nel paese, parla di balli, ritmi contagiosi, e del merengue. E’ impossibile visitare questo Paese, infatti, senza restare contagiati dalla sua musica e dai suoi balli. La popolazione ha il merengue nel sangue e solo il canto supera la passione del ballo, cantano sempre, in ogni circostanza: allegre o tristi; esso rappresenta una vera e propria forma di espressione. La moneta corrente è il Peso Dominicano che è circa un terzo di dollaro americano. Ponete molta attenzione nel cambio perchè vengono accettati anche gli Euro. La cucina tipica prevede la presenza di elementi naturali e poco costosi ma il turista potrà approfittare di gustare il meglio del pesce caraibico e le generose dimensioni dei crostacei tra cui le aragoste giganti (non i comuni astici che qui sono sconosciuti). Una o due settimane permettono di vivere un buon relax e consentire di visitare parte dell'isola con Santo Domingo in testa e alcune famosissime isole incontaminate. I voli che raggiungono il paese durano 10 ore dall'europa e 1 o 2 ore se arrivano dagli Stati Uniti.

Avvertenze: Il livello di criminalità è elevato (furti, truffe, scippi e alcuni casi di aggressione) anche a danno dei turisti, in particolare nella Capitale e nelle località turistiche. In passato si sono registrati alcuni casi di sequestro di persona a scopo di estorsione.

Passaporto: Si richiede passaporto in corso di validità per tutto il periodo di permanenza nel Paese.

Visto d’ingresso: Non necessario per motivi di turismo se la durata del soggiorno è inferiore a 30 giorni. Tale periodo può essere prorogato di altri 30 giorni (per un totale massimo di 60 giorni) presentando – prima della scadenza dei 30 giorni - una istanza alla Direccion General de Migracion, insieme alla documentazione giustificativa, e pagando la tassa richiesta.

Ambasciata d'Italia a Sando Domingo - Avenida Nunez de Caceres 11, Edificio Ginanka 2.0 - Bella Vista - Santo Domingo D.N. - (aperta al pubblico dal lunedi’ al venerdi’ dalle ore 9-12); - centralino: (+1) 809 682 0830 - email: santodomingo.urp@esteri.it
sito web:http://www.ambsantodomingo.esteri.it - Telefono di emergenza: +1 829 342 4942 esclusivamente per segnalare situazioni di grave e imminente pericolo per la salute e sicurezza dei cittadini italiani presenti in Repubblica Dominicana (nei giorni feriali, dalle ore 18 alle ore 21. Sabato, domenica e festivi dalle ore 9 alle ore 21.

Il paese vive un clima prettamente tropicale con caldo umido. Le temperature si aggirano intorno ai 20- 30° C con le più basse si avvertono nei mesi di gennaio e febbraio e le più elevate nel mese di agosto. E' ideale visitarla durante la stagione secca che va da giugno a settembre al nord e da novembre ad aprile al sud, anche se le temperature sono gradevoli in ogni periodo dell’anno con temperature medie intorno ai 26° C. Queste caratteristiche climatiche sono principalmente dovute alla posizione geografica in cui Santo Domingo si trova ma anche al fatto che il clima è controllato da venti che soffiano da Nord-Ovest. Importante è tener presente che come tutti i paesi caraibici, anche questo vive il dramma degli uragani che si presentano nell'area soprattutto da agosto a novembre.

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