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www.italianews.org
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Giorgio
Esposito
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Viaggi
e Turismo - La Sicilia, reportage nella terra
di Sciascia, Pirandello e ... Montalbano
Un lungo tour tra le beltà di questa
fantastica terra che accoglie milioni di estimatori
da tutto il mondo
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ROMA
(Italy) - La Sicilia è un museo a cielo
aperto mixato da cultura, natura, storia, avventura,
tradizione, sapori e paesaggi suggestivi. I
siciliani, poi, sono squisitamente ospitali
e fieri di vivere una terra che concede la migliore
ospitalità a milioni di viaggiatori e
turisti per l’intero anno solare. Eccone
le ragioni nel reportage tra l’inebriante
calore e i fantasmagorici colori della fortunata
“Trinacria” amata da millenni e
citata anche da Omero nell’Odissea. La
Sicilia attrae turisti da tutto il mondo e lo
fa tanto bene che ben in 15 milioni sbarcano
attraverso porti e aeroporti. Tra gli stranieri
spiccano i francesi seguiti da tedeschi e poi
americani, inglesi e russi. Da Palermo fino
a Taormina, passando per Agrigento, Ragusa,
Siracusa, Isole Egadi ed Eolie, in un approfondito
reportage giornalistico. |
La
Sicilia, con i suoi 1.000 km di coste e ben
7 siti patrimonio dell'Unesco, attrae turisti
da tutto il mondo e lo fa tanto bene che in
15 milioni sbarcano attraverso porti e aeroporti.
Tra loro francesi, tedeschi, americani, inglesi
e russi. Spicca poi tra le regioni italiane
sia per le bellezze naturalistiche che per la
squisita gastronomia e accoglienza che rende
questi luoghi unici in tutto il mediterraneo.
In quasi tremila anni di storia, si sono avvicendati
in queste terre ben 15 popolazioni, che hanno
lasciato impronte indelebili: dalla preziosa
archeologia sino alle tradizioni che dopo millenni
rivivono ancora in molti paesi dell'isola. Nel
nostro reportage abbiamo seguito l'itinerario:
Tindari, Cefalù, Palermo, Monreale, San
Vito lo Capo, Isole Egadi, Agrigento, Porto
Empedocle, Pozzallo, Ragusa, Modica, Noto, Marina
di Ragusa, Scicli, Isole Eolie, Siracusa, Palazzolo
Acreide, Ferla, Riviera dei Ciclopi, Taormina,
Giardini Naxox, Etna, Alcantara. |
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La
gastronomia siciliana spicca per colori e profumi
mediterranei. A San Vito lo Capo, il
piatto tradizionale è il couscous
ma superlativo è anche il "pani
cunzato" e le fantastiche "linguine
agli anemoni di mare". A Palermo,
nei mercati di Ballarò e Vucciria, "pane
con le panelle" e "pani câ
meusa" (pane con la milza di vitello).
La "pasta alla norma" è
specialità di Catania. Ma anche "le
arancine" sono tipiche siciliane.
"La caponata" è un
saporito piatto (melanzane, patate e peperoni
tagliati a pezzi grossi e fritti, conditi poi
in agrodolce con salsa di pomodoro, olive, capperi,
sedano e cipolla e a volte mandorle). Immancabile
un solido "aperitivo siciliano"
(nella foto sotto) e poi involtini di sarde
e l'eccellente "Tonno" in tutte le
sue versioni. Squisito il vino Marsala che viene
dalla Sicilia sud occidentale, così come
il Nero d'Avola da quella sud orientale. I dolci,
poi, cannoli, cassata, gelato caldo freddo e
granita con la brioche ...
(foto: cannolo di "Crema
& Cioccolato"
di Porto Empedocle) |
Palermo è distesa
in un'ampia insenatura ed è una delle più
amate mete turistiche italiane. Fondata dai Fenici,
è stata vissuta anche culturalmente da Bizantini
e Arabi. La cubica struttura della chiesa di San Giovanni
degli Eremiti, infatti, è araba. La cattedrale,
maestosa e importante, ospita la Cripta, il tesoro
con la corona di Costanza d'Aragona e la tomba dell’imperatore
del regno di Sicilia Ruggero II. Nelle vicinanze Palazzo
Reale o Palazzo dei Normanni, con la meravigliosa
Cappella Palatina che da sola già merita una
visita esclusiva.
Il
percorso ideale si snoda poi nel mercato di Ballarò
con irreali venditori di frutta, verdura, carni, bancarelle
varie e … provare per credere! Via Maqueda è
la via Principe di Palermo con una passeggiata incredibile
tra le beltà del capoluogo con il Teatro Politeama.
A pochi chilometri, vale la pena una granita nella
piazza di Monreale e una accurata visita alla cattedrale
in stile Normanno che nasce nel 1174 mixando cultura
islamica, bizantina e romana in un raro gioiello di
grande valore artistico. I mosaici in oro zecchino
di artisti orientali e veneziani, raccontano scene
del nuovo testamento. Vale la pena un caffè
sulla bianchissima spiaggia di Mondello vero modello
di spiaggia cittadina.
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Il
nome della città Cefalù
deriva dal greco Kephaloidion, con riferimento
alla rocca a forma di "capo" che sovrasta
la città, anche se
una leggenda racconta un amore tragico, di un
poeta "Dafni" che tradisce e per questo
decide di suicidarsi ma poco prima dell'ultimo
gesto viene trasformato nella Rupe di Cefalù.
Tappe immancabili nella cittadina, che accoglie
estimatori dall'intero globo, Porta Marina,
il Lavatoio medievale, il Tempio di Diana, Duomo,
Bastione di Capo Marchifava e naturalmente le
ampie spiagge. Le sue mura de V secolo a.C.
ancora oggi ben conservate, racchiudevano la
città come una fortezza inespugnabile.
In genere l'estate "cefaludese" è
ricca di eventi a beneficio dei visitatori locali
e dei tantissimi stranieri che ne affollano
le vie assolate, provenienti anche dalla vicina
Palermo. Ma Cefalù è anche relax
con spiagge sabbiose da cartolina e serate nel
centro storico e sul lungomare, all'insegna
del bel vivere spensieratamente questa meravigliosa
terra siciliana. |
Tre
chilometri di sabbia dorata e attrezzata. Un lungomare
vivo ma tranquillamente adatto a famiglie e giovani
in cerca di tintarella a 360°, San Vito lo Capo
(foto in alto) è
un vero “paradiso dei mari del sud” al
centro di una zona turistica spartita tra le province
di Palermo e Trapani. Da borgo di pescatori, è
divenuto uno dei siti turistici più richiesti
della Sicilia e alle quattro case sulla spiaggia ora
si sono aggiunti piccoli alberghi, ristoranti, bar
e negozi. Abitanti e ospiti la sera si incontrano
sul corso principale animato da una continua offerta
culinaria con al centro “il pescato del giorno”
così come i forni sempre aperti che vantano
il migliore “pane cunzato” della zona.
Le gelaterie, non da meno, servono lo squisito gelato
“caldo freddo” con l’alternativa
della “granita e brioche”. Il tutto mixato
dalla presenza di negozi di valore e una straordinaria
organizzazione alberghiera con numerosi hotel e B&B
per soddisfare le numerose richieste provenienti da
turisti di tutto il mondo.
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Abbiamo
usato San Vito quale “hub” ideale
per esplorare questo versante nord-ovest della
Sicilia, anche attraverso i preziosi consigli
dello staff di gestione del nuovissimo Hotel
Artemide che offre agli ospiti
eccellenti servizi alberghieri. La struttura,
all'ingresso di San Vito lo Capo e a pochi passi
dal centro, è dotato, infatti, di un
ampio e panoramico terrazzo sul quale è
sita una piscina attrezzata e con idromassaggio.
La terrazza panoramica è anche la location
mattutina per la ricchissima prima colazione
a buffet. Comodo, poi, il vicinissimo parcheggio
convenzionato. Disponibile il servizio spiaggia.
(Recensione
indipendente non pubblicitaria) |
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La
zona, per essere vissuta ed apprezzata, merita
tutta una settimana, includendo anche qualche
perido di relax sulla candida spiaggia cittadina
attrezzata con varie soluzioni sia per giovani
che per famiglie. La prima tappa non può
essere che la “Riserva dello Zingaro”
incantevole per la sua aspra bellezza. Le bianche
calette e il mare turchese, spiccano nello sfondo
della macchia. Gli ingressi sono da San Vito
direzione Scopello oppure il contrario. Sette
chilometri di agevole trekking (due ore circa)
in una natura tenuta rigorosamente salvaguardata
dalle Guardie forestali, con continue calette:
Cala Grottazza, Cala dell'Uzzo, Cala Marinella,
Cala Beretta, Cala della Disa, Cala del Varo,
Cala Capreria, Cala Mazzo di Sciacca, nelle
quali godersi sole cocente e mare cristallino.
Alla fine del tragitto, la meraviglia che ripaga:
Scopello con i suoi faraglioni e il turchese
del mare che invita ad un tuffo ristoratore. |
L’isola
di Favignana è una delle perle
dell’arcipelago delle Egadi. Il piccolo
porto è collegato a Trapani da varie
compagnie di navigazione. Lo sbarco nel piccolo
porto offre subito un ritratto di semplicità
e genuinità. I turisti, prima di perdersi
lungo le stradine, ammirano subito l'800esca
“Villa Florio” attuale sede del
Municipio e gli antichi edifici della tonnara
costruiti proprio dalla famiglia Florio vera
benefattrice di questi luoghi. L’isola,
ricca di servizi alberghieri, offre ai tanti
estimatori di queste spiagge immacolate, servizi
e ottime strutture ricettive. Percorribile in
bicicletta perché pianeggiante, le mete
balneari più conosciute sono Cala Azzurra,
Lido Burrone, Cala Rossa e Cala del bue marino
tutte ricche di anfratti e grotte scavate nelle
cave. Levanzo, è una piccola isola non
distante da Favignana notissima per i “graffiti
paleolitici” che si possono ammirare nella
Grotta del Genovese. Offre poi, specialmente
in estate, un turismo “semplicemente godibile”
attraverso la tranquillità estrema rotta
solo dall’arrivo dei traghetti che più
volte al giorno la collegano a Trapani e Favignana.
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Solo
ad Agrigento si trova il più
importante sito dedicato ai resti monumentali
della Magna Grecia. La valle dei templi, infatti,
ospita le antiche strutture dedicate agli dei
che gli antichi greci prima (nel 580 a.C.) e
i Romani poi (210 a.C.), realizzarono in questa
meravigliosa zona cui diedero il nome di Akragas,
una delle allora più grandi città
greche del Mediterraneo. Il Tempio della Concordia
è forse il simbolo della “Valle”,
che ogni anno raccoglie visitatori e consensi
da ogni parte del modo. La Valle dei Templi,
poi, è riserva anche di una ricca zona
di necropoli greche, romane e paleocristiane
visitabili insieme ai resti dei tantissimi altri
templi disseminati nell’area di 1300 ettari
dichiarata Patrimonio mondiale dell’Umanità
dall’Unesco. L’accesso è
consentito tutti i giorni orari: 8.30-19.00
con ticket 10-15 euro. |
Vale
una passeggiata il capoluogo Agrigento con le
sue ripide strade che portano alla Cattedrale
posta in cima alla città. Deliziosa la
"granita limone e menta" servita ai
tavolini della strada principale Via Atenea
per un relax dalla calura. Ai piedi della collina
agrigentina, Porto Empedocle
già “Marina di Girgenti”
e paese natio di Luigi Pirandello e Andrea Camilleri,
papà del più famoso Commissario
Montalbano. L’attuale bella cittadina,
dal cui porto salpano i traghetti per Lampedusa,
possiede un simpatico centro storico che, raggruppato
nella strada principale Via Roma, offre relax
e belle serate all’aperto. Immancabile,
anche un “selfie” insieme alla statua
in bronzo del Commissario Montalbano,
abbinandolo semmai ad una degustazione nella
gelateria-pasticceria “Crema e Cioccolato”
(di fianco alla statua)
con i cannoli
più squisiti della zona. Famoso,
infatti, il detto “Se il cannolo squisito
vuoi assaggiare, da Lelluccio devi andare”.
Provare per credere!
Ma Porto Empedocle possiede
anche uno dei lungomari più imponenti
del territorio con chilometri di spiagge che
accolgono italiani e stranieri per quasi l’intero
anno. A sud, notissima San Leone ricca di locali
notturni, chioschi in riva al mare, piano bar
e "caffè concerto". Il tutto
attrezzato con alberghi, B&B e tre camping
internazionali a pochi metri dalle spiagge e
un porticciolo turistico. A nord, invece, altra
chilometrica spiaggia: Marinella, che posta
a pochissima distanza dalla città, offre
lidi attrezzati sia in versione “beach”
che in quella puramente serale e notturna. Consigliatissimo
l’Hotel
Villa Romana che sorge direttamente
sulla immensa spiaggia alla fine di Lido Marinella.
Offre eccellenti servizi in piscina e spiaggia
e un’ottima cucina del territorio e non
solo.
(Recensione
indipendente non pubblicitaria) |
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E
proprio dalla rinomata spiaggia di Marinella, si snoda
il percorso che in 20 minuti vi porterà a raggiungere
una delle meraviglie naturali più seguite e
visitate d’Italia: “la scala dei
turchi” (foto in
alto) che, posta nel territorio di Realmonte,
attrae sulle sue candide bianchissime scogliere in
gesso, centinaia di migliaia di appassionati l’anno.
Tale è la bellezze di questa struttura naturale,
sulla quale il vento e la pioggia hanno scavato una
gradinata, che ne è stato chiesto l'inserimento
nell'elenco dei siti UNESCO Patrimonio dell'Umanità.
A far da contorno poi a questo sperone di roccia candida,
vi sono le immense spiagge che le si allungano ai
fianchi: Giallonardo, Pergole, Pietre Cadute, Lido
Rossello. Quest’ultimo è il sito raggiungibile
anche in auto dal quale si può godere meglio
“la scala dei turchi” con una visione
panoramica ma dal basso verso l’alto.
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Nella
Sicilia inferiore, vi è una città
e il suo comprensorio che forse raccoglie più
consensi internazionali che non gli apprezzamenti
dei cittadini italiani. Parliamo di Ragusa
e del magnifico e interessante territorio che
la circonda. In verità di Ragusa ve ne
sono ben due. La città, infatti, dopo
il distruttivo terremoto del 1693 fu trasformata
in una parte completamente nuova in cima all’altopiano
“Ragusa Superiore”,
lasciando la zona vecchia orientale di “Ragusa
Ibla” libera di divenire un gioiello
barocco iscritta nel Patrimonio dell’Umanità
dell’UNESCO. Il cuore di Ragusa è
rappresentato dalla scalinata di Santa Maria
delle Scale che, con i suoi 340 gradini, collega
le due zone della città. Ma è
l'antica Hybla Heraia, cosi denominata in onore
alla dea Era protettrice dei campi, ad offrire
ai visitatori una vasta scelta di itinerari
e panorami apprezzati dai turisti di tutto il
mondo con viuzze, scalinate, vicoli che si inerpicano
fino alla cima dove si trova il Duomo di San
Giorgio e la attigua piazza con in caratteristico
“circolo cittadino” frequentato
amabilmente da dame e notabili del capoluogo. |
La
piccola cittadina di Marina di Ragusa è una
ricercata location di mare in quanto ideale centro
di vacanza per famiglie e giovani offrendo il massimo
in quanto a relax e divertimento. Situata a pochi
chilometri dal capoluogo, ha saputo negli anni rinnovarsi
sempre di più nella qualità dei servizi
offerti e nel rispettare l'ambiente tanto da ricevere
innumerevoli volte la "Bandiera blu". I
turisti, in particolare, apprezzano la vivacità
del suo enorme lungomare aperto a lidi attrezzati,
ristoranti, pub, e infiniti negozi per il miglior
shopping della riviera. Una località marina
rinomata anche per la breve distanza dai luoghi top
del territorio raggiungibili tutti in breve tempo.
Tra questi, forse il più famoso perché
reso celebre dalla penna di Camilleri che ha collocato
l’ideale
casa del commissario Montalbano,
Punta Secca, piccolo borgo marinaro
frazione di Santa Croce Camerina, dista
pochi chilometri da Marina e offre una simpatica accoglienza
ai tanti che la scelgono sia per la sua piccola spiaggia
dominata dal grande faro alto 35 metri sia per una
foto ricordo “alla casa di Montalbano”
dalla piazzetta prospiciente "il terrazzo"
(nella
foto sotto a destra)
sul quale notoriamente si
gode il caffè oppure accoglie gli ospiti. Altrettanto
caratteristico, poi, il ristorante in spiaggia nel
quale il Commissario si bea tra i saporiti piatti
che offre. (Foto
sotto). La location
scelta quale "hub" per esplorare la il territorio
Ragusano e Siracusano, è stata Pozzallo, che
ci ha sorpresi per la cura degli spazi cittadini ordinati
dedicati sia ai residenti che ai tanti turisti che
la scelgono per poi visitare le scenografiche zone
del comprensorio.
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Nella
Sicilia sud-est, la nosta scelta per i servizi
alberghieri è ricaduta sullo splendido
Cambiocavallo
Unesco Area Resort con i suoi compiacenti
giardini e l'eccellente staff pronto a dedicarsi
con attenzione e dinamismo alle esigenze degli
ospiti. A farla da padrona, un'avvolgente quiete
naturale che caratterizza la struttura moderna
e confortevole. Situato nella Val di Noto, la
residenza comprende una piscina attrezzata circondata
da uliveti e agrumeti, sotto i quali viene servita
la deliziosa prima colazione a buffet, pranzo
e cena, intervallati da gustosi happy hour.
Giova rammentare che l'hotel dispone di un proprio
nutrito orto nel quale sono coltivati moltissimi
dei prodotti serviti nella ristorazione.
(Recensione
indipendente non pubblicitaria) |
I luoghi di Montalbano –
La fortunata serie tv che
ha fatto conoscere il personaggio dei romanzi di Andrea
Camilleri “Il Commissario Montalbano”,
ha fornito un profondo spaccato del territorio nel
quale il celebre commissario svolge le sue investigazioni.
Ma il vivere “embedded” questi stessi
luoghi, è tutt’altra cosa. “Il
commissariato” in verità è il
municipio di Scicli mentre la casa si trova
a Punta secca frazione di Santa Croce di Camerina.
Molte scene, poi, sono girate anche nella barocca
Ragusa Ibla.
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Il
ristorante che frequenta Montalbano è
sito sulla spiaggia di Punta Secca. Ecco il
suo piatto preferito: "la pasta ‘ncasciata".
Ingredienti: 600
gr. maccheroncini; 200 gr. caciocavallo fresco;
200 gr. carne tritata; 50 gr. mortadella; 2
uova sode; 4 melenzane; 100 gr. pecorino grattugiato;
salsa di pomodoro; mezzo bicchiere vino bianco;
basilico, olio, sale e pepe. Preparazione:
Tagliate le melenzane a fette e friggetele.
Soffriggete il tritato in un tegame, sfumate
col vino, aggiungete 2-3 cucchiai di salsa di
pomodoro. Lessate la pasta e conditela con la
salsa di pomodoro. In una teglia ben unta, spolveratala
di pangrattato e versatevi la pasta alternandola
con la carne tritata, le melanzane fritte, il
formaggio grattugiato il basilico, le uova sode,
il pecorino e la mortadella tagliata a fette.
Ultimo strato di melanzane, salsa e pecorino.
Passate al forno caldo per circa 20 minuti formando
una crosta dorata. |
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Modica,
la
capitale mondiale del cioccolato vanta tradizioni
secolari. Tipica produzione della città
è la famosa cioccolata, prodotta seguendo
un'antica ricetta azteca, da cui deriva la ricetta
modicana che, sulla base della documentazione
rinvenuta presso l'Archivio di Stato, risale
al 1746, quando la Sicilia dipendeva ancora
dal Regno di Spagna. Ma Modica è anche
una città patrimonio dell’Unesco
e meta di migliaia di visitatori che rimangono
incantati dal suo fascino e dalla sua storia,
stregati dai paesaggi e deliziati dalla sua
gastronomia. In egual misura a Ragusa Ibla,
la chiesa principale è intitolata a San
Giorgio con il Duomo spesso indicato come simbolo
del barocco siciliano, inserito nella lista
mondiale dei beni dell’umanità
dell’UNESCO, che troneggia sulla sommità
della città.
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Siracusa
racconta più di 3 millenni di storia della
civilizzazione e presenta un patrimonio culturale
straordinariamente variegato. L'architettura raggruppa
gli stili di diverse epoche (greca, romana, barocca).
La città di Siracusa, fondata nel 734 a.C.,
nel V sec. a.C. divenne la capitale della Magna Grecia
rivaleggiando con Atene prima e Roma dopo. Declamata
da Cicerone come la più grande e la più
bella di tutte le città greche, ha rappresentato
il centro di un fermento culturale ricco anche di
tradizioni, enogastronomia e folkore. Oggi è
sicuramente una delle città più belle
del mondo e turisticamente una delle più importanti.
Il suo territorio non è da meno con siti di
eccezionale interesse storico e naturalistico. Una
città che però trova in "Ortigia"
(l'isola siracusana che non c'è, nonchè
centro storico cittadino) il suo massimo splendore
essendo il vero e proprio contenitore delle antiche
vestigia territoriali. Il "Teatro Greco"
resta il faro turistico del territorio - soprattutto
per le Rappresentazioni Classiche offerte dalla "fondazione
Inda" - sito all'interno del "parco della
Neapolis" che ospita anche "l'Orecchio di
Dionisio", "Anfiteatro Romano", "latomia
del paradiso", "Ara di Ierone" e "grotta
dei Cordari". E un tour cittadino non può
che partire dal "Tempio di Apollo" fino
a Piazza Archimede per ammirare la splendida "Fontana
Diana". Si prosegue per il
"Tempio di Minerva" e la sontuosa "Piazza
Duomo" contornata dal "Palazzo Vermexio"
sede del Comune, l'Arcivescovado, il "Palazzo
Borgia del Casale" e la "Chiesa di Santa
Lucia alla Badia" che custodisce il quadro del
Caravaggio "Il seppellimento di S. Lucia".
Immancabile la visita alla "Fonte Aretusa"
con successiva passeggiata sullo scenografico "Lungomare
Alfeo", ricco di ristorantini, per una immancabile
visita al "Castello Maniace". E' raccomandabile
lo stesso percorso in ore serali per ammirare le ricchezze
siracusane con luci e sensazioni diverse. Ulteriori
info su "Siracusa
Turismo promozione" info@siracusaturismo.net
(presidente dott. Seby Bongiovanni) Scarica
la mappa di Siracusa ...
Quale Hub e punto
di partenza per il reportage nel territorio siracusano,
abbiamo preferito il sito di "Fontane Bianche"
a 10 minuti da Siracusa. Una tranquilla località
marina scelta da tantissimi siciliani quale sede ideale
per lo loro "ville al mare". Tra
gli hotel abbiamo dato preferenza al "White
Bay Resort Spa" direttamente sulla bella
spiaggia, che con le sue "4 stelle Superior"
ha garantito un eccellente soggiorno in un contesto
di ottimi servizi. La location Fontane
Bianche ha avuto un fulgido exploit negli anni 70
quando è scoppiato il boom economico, e di
quel periodo ha ereditato una infinità di "ville
vacanze medio-lussuose" della borghesia siciliana,
che ancora oggi godono di relax e buone collegabilità
con i maggiori centri del territorio.
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Di
sicuro è la regina del barocco siciliano
e non solo. La città di Noto
è divisa tra bassa “monumentale”
e alta “residenziale”.
Nella parte bassa vi è la maggiore presenza
di monumenti siti quasi tutti lungo la straordinaria
e vivacissima strada principale Corso Vittorio
Emanuele che inizia a Porta Reale e che “accompagna”
i turisti fino alla splendida scalinata sulla
cui cima è posta la cattedrale dedicata
a San Nicolò di Mira. Caratteristica
della città sono le “traverse ripidissime”
del corso principale tra le quali spicca via
Nicolaci dove, nella terza domenica di maggio,
si celebra l'infiorata. La strada per tutta
la sua lunghezza, viene ricoperta da un tappeto
di fiori composto da 16 disegni realizzati a
mano e decorati appunto con ogni tipo di fiore,
secondo il tema dell'anno. Ma Noto è
anche un celebre centro culturale che nella
stagione estiva ospita eventi internazionali
di spessore radunando visitatori da tutto il
mondo che accorrono per “vivere”
qualche giorno lo splendore del barocco in tutte
le sue forme. |
Marzamemi
è un borgo marinaro
situato sulla costa orientale. Il paesino, nonostante
la grande notorietà di questi ultimi
anni, è riuscito a mantenere la sua identità
con tipiche case di pescatori ed una splendida
tonnara. In estate, poi, il suo lungomare pullula
di ristorantini dove si può gustare del
buon pesce fresco. Caratteristica è la
sua piazza principale allestita con tavoli all’aperto
per trascorrere delle belle serate nella spensieratezza
di una piacevole vacanza siciliana. I luoghi
di Montalbano –
La fortunata serie tv che ha fatto conoscere
il personaggio dei romanzi di Andrea Camilleri
“Il Commissario Montalbano”, ha
fornito un profondo spaccato del territorio
nel quale il celebre commissario svolge le sue
investigazioni. Ma il vivere “embedded”
questi stessi luoghi, è tutt’altra
cosa. “Il commissariato” in
verità è il municipio di Scicli
mentre la casa si trova a Punta secca frazione
di Santa Croce di Camerina. Lo stesso ristorante
che frequenta Montalbano è sito sulla
spiaggia di Punta Secca. Molte scene, poi,
sono girate nella barocca Ragusa Ibla.
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Un'altra
pietra preziosa del siracusano, è Palazzolo
Acreide che racchiude in pochi spazi tesori
inestimabili, tanto da essere stato riconosciuto dall'Unesco
quale sito Patrimonio dell'Umanità. Il Borgo
arroccato sui "monti iblei" offre infatti:
itinerari archeologici, naturalistici e architetture
sia medievali che barocche, che lo pongono al vertice
delle richieste turistiche di tutto il mondo. Un percorso
ideale che si snoda sia lungo le belle e curate strade
cittadine ricche di sontuosi palazzi nobiliari, che
sulle impervie viuzze delle zone più alte che
portano al "Castello", dalle quali si stagliano
panorami mozzafiato. Immancabile poi il percorso nell'area
archeologica che conduce sino al "Teatro greco
di Akrai". Preziosi per
il nostro reportage, i consigli di Stefano e Masha
Gallitto guide esperte e professionali di Valdinototours
tel. 320.0442329 che ci hanno accompagnato in questo
splendido viaggio. Ma Palazzolo è
anche una serena meta per gli amanti del relax mattutino
e serale che qui trovano accoglienza e prelibate degustazioni
gastronomiche. Noi abbiamo
provato con vera delizia "la Taverna di Bacco"
- sito nella strada principale - con i suoi appettitosi
piatti esclusivamente del territorio. Tel. 320.6442851
- www.trattorialatavernadibacco.com
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Ubicato
alle pendici del Monte Rigoria nella Val di
Noto, Ferla è un piccolo
paese, immerso nei ricchi boschi dei "monti
iblei", a poca distanza dalla notissima
"Necropoli di Pantalica". Ferla nel
suo contesto è una perla - presente a
buon titolo anche nel circuito dei "borghi
più belli d'Italia" - che raccoglie
consensi turistici soprattutto per la sua offerta
sia archeologica che architettonica, con la
presenza sul suo minuscolo territorio di una
breve "via sacra" ospitante ben cinque
edifici religiosi e non lontano anche una antichissima
chiesa bizantina. La prima è detta "la
chiesa del Carmine" intitolata a Santa
Maria del Carmelo del '700, San Sebastiano,
la chiesa Madre, la chiesa di Sant’Antonio
e la chiesa di Santa Maria già utilizzata
quale convento, scuola e carcere. Ferla è
anche l'anticamera della "Necropoli rupestre
di Pantalica" - spesso collegata alla preistorica
Hybla - risalente all'età del bronzo-ferro
e attualmente riconosciuta Patrimonio dell'Umanita
dall'Unesco. |
Il cristallino
mare del siracusano possiede una vera e propria
"oasi di pace" con 7 km di sabbia
fine e insenature rocciose: la Riserva
naturalistica di Vendicari che rappresenta
il vero gioiello per milioni di appassionati
che per l'intero anno scelgono queste zone
per l'osservazione naturalistica o solamente
per crogiolarsi al sole e tuffarsi nelle sue
acque verdi-azzurre con fondale sabbioso e
poco profondo, da sempre premiate da Legambiente.
La Riserva ha una serie di percorsi per poter
poi raggiungere i diversi siti marini che
spaziano da "Lido di Noto" fino
a "Reitani". L'ingresso principale
si trova sulla strada provinciale SP19 che
va da Noto a Pachino e porta alla "Spiaggia
Vendicari" e alla "Tonnara con Torre
Sveva". Altre spiagge: "Calamosche",
Eloro, Marianelli e San Lorenzo a sud, e Fontane
Bianche a nord, con la presenza di lidi sia
liberi che attrezzati.
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L’arcipelago delle Eolie
è
formato da sette isole vulcaniche: Lipari, Panarea,
Salina, Stromboli, Alicudi, Filicudi e Vulcano, ma
solo quelli di Stromboli e Vulcano sono ancora attivi.
Il capoluogo è Lipari con 9mila abitanti ed
è la più grande delle Eolie. Collegata
con Milazzo, Messina, Reggio Calabria (estate), Palermo
(estate) e Napoli.
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Lipari
accoglie
i turisti nei suoi due porti per poi proporsi
nella sua bellezza originale lungo le stradine
che si inerpicano fino alla sommità dalla
quale si gode un panorama mozzafiato. Numerosissime
le botteghe artigiane e negozi che unitamente
a quelli di ristorazione, allietano la calura
che d’estate diventa possente. Il visitatore
si può amabilmente perdere tra le meravigliose
insenature che si affacciano su un mare cristallino
oppure proporsi in un magnifico tour dell’isola
tra le numerose offerte in motorino e bicicletta.
Di sera, poi, sui due lungomari, un aperitivo
e un’ottima cena con una ricca grigliata
di pesce, da accompagnare con uno dei vini bianchi
di Sicilia. |
Vulcano,
(foto in basso a sinistra)
a
soli 2 km da Lipari, da cui è facilmente raggiungibile,
offre anche collegamenti diretti con Milazzo. La terra
delle fumarole offre subito ai viaggiatori la sua
bocca eruttiva del cratere raggiungibile senza troppa
fatica e grandi pericoli se non l’onnipresente
odore/puzza di zolfo. Raccomandabile l’escursione
al Gran Cratere che in un'ora vi porta in cima a 400
metri e il bagno nelle acque termali del porto dove
attraccano i traghetti. L’isola è piccola
e con solo mille abitanti offre l’essenziale
in tutto, dai trasporti ai servizi di ristorazione
e a quelli in spiaggia. Interessante anche un tour
a Vulcanello. L’attività vulcanica degli
anni precedenti ha portato alla progressiva creazione
di bizzarre forme rocciose nate dalla lava sapientemente
scolpita dai venti provenienti dal mare: stiamo parlando
della Valle dei Mostri.
Stromboli, (foto
in alto a destra) “la
perla nera” del mediterraneo, è un vulcano
attivissimo e perennemente in eruzione seppure minima
e controllata dagli esperti. Di notte, i bagliori
intermittenti del cratere di Stromboli si possono
scorgere a grande distanza e fin dall'antichità
era denominata "Faro del Tirreno". Appena
sbarcati si ha subito una sensazione di essere approdati
in un "luogo infernale" sia per le spiagge
nerissime che si tuffano in un mare blu intenso, che
per l'alto cono vulcanico che disperde fumo e cenere.
Una strada ripida porta direttamente al centro abitato
con negozietti caratteristici e trattorie per una
degustazione locale. Volendo, un tour in compagnia
di esperti scalatori accompagna i volenterosi in una
lunga e faticosa scalata di circa due ore fino a dove
i crateri, con la continua attività eruttiva,
dominano tutto l’apocalittico scenario. Per
l’ospitalità, gli abitanti, detti “Iddu”,
mettono a disposizione B&B
e ristorazione nel piccolo agglomerato urbano, avvolto
da un’ atmosfera unica di relax e di pace.
Taormina
"la splendida". Nessun
appellativo potrebbe riassumere meglio la cittadina
che, a suon di dati turistici, resta il vero vanto
internazionale della Sicilia. In molti la citano ma
in pochi veramente hanno saputo cogliere le sue essenze
in termini di accoglienza, cultura e gastronomia.
Un territorio arricchito anche da veri e propri "emblemi"
della meravigliosa Trinacria, quali "la signora
per antonomasia": Etna, la riviera dei Ciclopi,
l'Alcantara con le sue entusiasmanti "gole",
ed i magnifici scenari che si aprono agli occhi dei
viaggiatori già alle prime luci dell'alba,
dai tanti belvedere cittadini. Un successo turistico
dettato dai 3 milioni di estimatori che per l'intero
anno giungono su questo promontorio, grazie anche
al suo ricchissimo calendario di eventi culturali.
Consigliabilissimo il "Taormina
Park Hotel" che con la sua Spa ed ottimi
servizi si affaccia direttamente sulla baia di Taormina
e Giardini Naxos.
La
cittadina è a ridosso del mare con l'Etna in
primo piano. Il suo territorio si estende da Capo
Sant’Andrea a Capo Taormina, dove si trovano
le belle ed organizzate spiagge, come Isola Bella
(foto in alto a destra)
ai piedi del promontorio e Playa
SoleLuna a Mazzeo, un eccellente lido attrezzato anche
quale "dog beach" 347.9459571.
Vale poi la pena una visita, anche per le vedute spettacolari,
Monte Tauro, Teatro Greco (foto
in alto a sinistra), Chiesa della
Madonna della Rocca, Castello. L’origine di
Taormina riporta a Greci, Romani, Normanni e Bizantini.
Il centro storico è di origine medievale e
tutte le intricate strade portano alle sue "porte":
Messina, Catania e "di mezzo". L'itinerario
consigliato parte dal simbolo di Taormina: il Teatro
Antico scavato direttamente su un lato della montagna,
semmai utilizzando la efficientissima funivia che
collega la "base cittadina" di Isola Bella
al borgo antico. Corso Umberto resta l'arteria principale
e turistica del centro città che collega Porta
Messina a Porta Catania. Nel mezzo, una via ricca
di monumenti, ristoranti, souvenir, bar, gelaterie
per le ottime granite e negozi di eccellenza tra i
quali trovate "Aria di
Sicilia" due profumerie che vi ospiteranno per
condurvi in un viaggio esclusivo nelle essenze più
desiderate del momento. Il direttore "Mario"
per info e consigli, al numero 52 ed al 123 di Corso
Umberto - www.ariadisicilia.com
Una
serie infinita di attrazioni fanno poi da corollario
a Taormina sia sotto il profilo turistico che esplorativo
vero e proprio. E se la Sicilia è un simbolo
della più bella Italia, l'Etna resta il gioiello
più autentico della Sicilia stessa. Amata ed
odiata, "la signora" Etna offre paesaggi
inimmaginabili, immersa nel suo mantello verdeggiante
a base di Castagni in fiore e Ginestre colorate. L'esperta
guida Roberto di www.etnasicilytours.it
- tel. 340.6747194 - che ci accompagna
in questi esclusivi tours "fuori strada"
su Etna e "Gole dell'Alcantara", ci spiega
i mille motivi per i quali "il vulcano più
grande d'Europa" è amatissimo, in netto
contrasto con gli irregolari comportamenti pericolosi
che ogni tanto mettono in pericolo il territorio.
Intanto l'Etna offre centinaia di migliaia di posti
di lavoro attraverso la sua eccezionale fertilità
in termini agricoli. I flussi turistici, poi, sono
senza sosta per l'intero anno. Non ultimo il suo ruolo
naturalistico che resta una fonte di benessere inesauribile
sia per gli abitanti dei comuni etnei, sia per la
fauna che in questo territorio beneficia di paradisi
ineguagliabili. Una per tutte, vale la pena citare
il ruolo che svolgono miliardi di Api nella produzione
dell'eccellente miele dell'Etna. La riprova è
Zafferana Etnea che dalle pendici
del vulcano svolge il ruolo di "Capitale italiana
del miele". Il famoso "oro etneo" trova
infatti proprio in queste zone ricchissime di pollini
vari, la più grande concentrazione di apicultori
dediti alla produzione del miele più buono
del mondo. Noi ne siamo rimasti convinti dopo una
accurata visita con eccellenti degustazioni di miele,
vino e olio presso la "Oro
d'Etna - Azienda Agricola Costa" sita alle porte
di Zafferana: www.orodetna.it
- +39 095.7081411. Di contro,
invece, la storia parla di eruzioni distruttive che
nei secoli hanno più volte cambiato il paesaggio
vulcanico. L'ultima, veramente rimasta nei ricordi
dei tanti, del 1991-93 durò infatti ben 473
giorni con gravissimi danni al comprensorio. Ma giova
anche rammentare che l'Etna insieme a Stromboli, è
sempre attivo con la sua vetta a 3.350 mt. permanentemente
colorata di fumo. Gli attuali tour giungono a 2mila
metri con visite ai tanti coni vulcanici, oppure fino
alla cima con spettacolare vista del cratere principale.
|
Spettacolo
nello spettacolo, "le Gole dell'Alcantara"
sono certamente l'attrattiva naturalistica principale
della omonima "Valle Alcantara" ai
piedi dell'Etna. Risalgono a circa
300mila anni fa e devono il loro aspetto alle
colate vulcaniche che si sono succedute negli
ultimi 8000 anni. Raggiungono un'altezza fino
a 25 metri, e sono appunto una formazione di
basalto vulcanico, eroso dal fiume Alcantara
che ha scolpito un canale di circa 6 km di lunghezza
per 5 di larghezza, alimentato dalle acque sia
del vulcano che dei Monti Nebrodi. Percorrere
questo canyon a piedi nudi nell'acqua fredda
a 9°, si resta per pochi minuti raggelati,
ma nel contempo affascinati dagli spettacolari
effetti, che sia il fiume che le rapide e le
cascate, offrono agli occhi dei visitatori.
Lo scenario poi dei laghetti "a monte"
è veramente fantastico e di sicuro va
incluso nella giornata dedicata a questa meraviglie
naturali.
Si possono raggiungere le Gole sia da Messina
che da Catania attraverso strade statali o autostrade,
l’uscita è quella di “Giardini
Naxos”. Prendere quindi la SS 114 o la
A18, poi dopo l’uscita segui per dodici
chilometri la strada in direzione Francavilla
di Sicilia. L'ingresso, gestito dal Parco Botanico
e Geologico prevede un minimo costo.
I percorsi sono diversi e si dirapano lungo
sentieri che costeggiano il fiume Alcantara:
i principianti sceglieranno una visita alle
piccole Gole, mentre gli abituè delle
lunghe passeggiate montane si dirigeranno sul
"sentiero del Castello di Calatabiano"
o quello che porta a "Castiglione di Sicilia",
oppure il "sentiero Gole di Larderia"
e quello di "Montagna Grande". Anche
gli amanti degli sport e dell’avventura
troveranno intrighi e passioni provando diverse
attività, come il canyoning, ovvero discese
con funi e caschetto all’interno del canyon;
oppure attraversare il parco con il quad o il
body rafting.
In estate "le gole" fanno il pienone
di turisti che si rigenerano nelle acque fredde
per poi crogiolarsi al sole sulle diverse spiaggette
presenti. Incantevoli e rilassanti sono quelle
all'ingresso principale e quella del Platano. |
A pochi
km da Messina Tindari è
in bella posizione a 268 mt di altezza, di
fronte al Golfo di Patti, e dalle sue terrazze
si gode di un panorama eccezionale. Tyndaris
fu fondata da Dioniso di Siracusa e oggi sulla
sommità del Capo è sito il "Santuario
Madonna di Tindari”, una Vergine nera
bizantina con bambino che si dice provenre
dalla Siria o dall’Egitto. "Alla
fine dell' VIII secolo, una nave proveniente
da Oriente, carica di merci, tra le quali
una statua della Vergine, sfuggita alla persecuzione
iconoclasta, venne obbligata alla sosta da
una violenta tempesta. I marinai furono costretti
a scendere, ma la nave non si muoveva, allora
gli occupanti dell’imbarcazione decisero
di alleggerire il carico, lasciando a terra
tra i vari oggetti anche la cassa contenente
la Statua della Madonna Bruna, la nave ripartì
e continuò il suo viaggio."
La chiesa, sorta nel luogo dell’antica
acropoli, è una splendida rappresentazione
di mosaici dorati che estasiano i milioni
di visitatori che venerano la Madonna. Rilassanti
e posti ai piedi del monte, i "laghetti
di Marinello" collegati dalla leggenda
allo stesso Santuario. Immancabile la visita
al sito archeologico della città antica.
Vale la pena una visita alla spiaggia di Tindari
dove si trova una grotta leggendariamente
abitata da una maga che ... "attirava
i marinai con i suoi canti per poi nutrirsene".
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Quella
che si stende fra Aci Castello e Acireale è
la Riviera dei Ciclopi, nome
suggestivo legato ad Omero e a Polifemo, che
quì avrebbe staccato dall’Etna
gli enormi massi scagliandoli contro Ulisse
in fuga dai Ciclopi, creando così i famosi
faraglioni di Aci Trezza. Oggi il litorale è
una eterna passeggiata che in Estate si popola
di turisti. Aci Castello prende il nome dal
Castello normanno costruito nel 1076 sulla roccia
lavica che si protende sul mare dando il nome
al piccolo borgo. A pochi minuti la frazione
di Aci Trezza, il villaggio di pescatori dove
Giovanni Verga ambientò I Malavoglia,
e oggi sito di vacanze per siciliani e stranieri.
Acireale era conosciuta già in epoca
romana come centro termale e le sue terme sono
ancora in uso e frequentate da un certo numero
di visitatori abituali. Fu distrutta dal terremoto
del 1693, in seguito al quale venne costruita
così come la vediamo oggi, con magnifici
edifici in stile barocco. |
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Le
stagioni migliori per visitare la Sicilia in
generale, sono la tarda primavera e il primo
autunno (Aprile - Maggio) e (Settembre - Ottobre),
durante le quali la dolcezza del clima consente
di visitare i siti di maggiore interesse seppure
con qualche brezza e qualche rapido temporale.
D'estate, infatti, le spiagge vengono invase
da tsunami di vacanzieri arrivati da ogni luogo
del pianeta. In alternativa, rimane il periodo
più caldo da giugno ad agosto per la
vita da spiaggia e le code di turisti per escursioni
varie. Il soleggiamento è eccezionale
soprattutto in estate con la presenza dei caldi
raggi dall'alba al tardo tramonto. Una condizione
che permette ai tanti turisti di vivere di più
e meglio le occasioni di scoprire "la magica
trinacria". I mesi ritenuti piovosi sono
novembre, e da gennaio a marzo. Ma bisogna sempre
considerare che la Sicilia è in genere
una terra arida e "le piogge" sono
molto relative. |
Si
ringrazia per l'assistenza: "Associazione
Sicilia Turismo per tutti" e la presidenza
associativa: dott.ssa
Bernadette Lo Bianco
Gli enti del turismo ed il Sindaco di Siracusa per
l'assistenza riservataci
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