Ambiguità.
Non troverei un termine altrettanto efficace per
raccontare il popolo e la nazione turca. Collocata
a cavallo tra Europa e Asia, riesce appunto con
ambiguità a vivere il ruolo di paese islamico in
un contesto europeo. Un territorio vastissimo sul
quale coesistono, con qualche problema, la occidentalizzazione
e il radicalismo orientale. Tutta la costa è ormai
disseminata di villaggi turistici che sfruttano
sia l'incantevole natura che il mare cristallino.
Il turista, aiutato anche da un buon rapporto di
cambio monetario, se guidato da un'efficiente struttura
organizzativa, riesce a godere in pieno di tutte
le opportunità che gli riserva questo paese. Il
più chiaro esempio è senz'altro Istanbul, "la
capitale artistica e culturale" del
paese, con la sua magnifica Moschea Blu,
il Palazzo Reale (Topkapi), Santa
Sofia, il Bosforo e i
mille colori del suo mercato (Gran Bazar)
che è il più grande del mondo. L'attuale
città, popolata da 10 milioni di abitanti,
raccoglie una cultura millenaria fatta di occupazioni
(con i Greci si chiamava Bizanzio) mentre (per i
Romani era Costantinopoli) e continue guerre in
quanto "Porta" che unisce oriente e occidente
attraverso il Bosforo. Una buona settimana di permanenza,
consente al turista di apprezzare il meglio di questo
popolo di cui, forse, non si conosce abbastanza
e di cui, proprio perchè ha forti interessi
con l'Europa, bisogna abituarsi a convivere e a
socializzare. La Turchia, infatti, oltre ad essere
membro della NATO, ha ufficialmente richiesto di
entrare nell'Unione Europea ed adottare l'Euro come
moneta. Il percorso sarà certamente lungo,
per questa nazione che rappresenterebbe, all'interno
del nostro "sistema", il primo e unico
caso di un paese membro di cultura musulmana, anche
se la Turchia dal 1928 è uno Stato Laico.
Il periodo migliore per un tour rimane l'estate
e la primavera. A Istanbul ci si arriva in volo
da Roma in 3 ore di volo oppure in nave via Grecia.
Istanbul
- A Istanbul si rischia di esagerare con monumenti
e musei, ma è anche facile contenere il pericolo:
potete risalire il Bosforo o fare un giro nel Grand
Bazaar, un dedalo di viuzze in cui si trova di tutto.
Un'alternativa meno turistica è la strada
commerciale Uzunçarsi Caddesi, piena di botteghe
di falegnami e di negozi d'abbigliamento e di articoli
per la caccia. Istiklal Caddesi,
la strada del passeggio a nord del Corno d'Oro nel
quartiere Beyoglu, ha sempre un certo fascino, forse
non come un secolo fa quando la percorrevano i ricchi
ottomani e gli europei in redingote fra pizzi e
ombrellini: chiudete gli occhi e magari con uno
sforzo di immaginazione rivedrete la strada come
al tempo del suo massimo splendore. La zona di Sultanhamet,
nel centro storico, è la più indicata
per trovare sistemazione a prezzi economici e medi.
Gli alberghi moderni ed eleganti si concentrano
intorno alla Piazza Taksim, a nord
del Corno d'Oro. La via che parte da Sultanahmet,
Divan Yolu, è piena di ristoranti. Nel Grand
Bazaar ci sono chioschi e locali semplici in cui
si possono gustare le specialità turche in
tutta calma.
Grand
Bazar (Kapali Çarsi) - Si potrebbe
venire a Istanbul unicamente per fare degli acquisti.
Bisogna certamente iniziare dal Grand Bazar della
città vecchia. Questo labirinto di strade
e passaggi, ospita più di 4000 negozi. II
nome dei luoghi ricordano I'epoca ove ogni mestiere
aveva il suo quartiere proprio: via degli Orefici,
via dei Mercanti di Tappeti, via dei fabbricanti
di papaline. Questo bazar è ancora oggi il
centro commerciale della città vecchia, conveniente
a tutte le tasche e a tutti i gusti.
La Moschea Blu - II nome ufficiale
della più affascinante moschea del Bosforo
è Sultan Ahmet Camii, ma
è universalmente conosciuta come la Moschea
Blu. E’ infatti il turchese il colore dominante
nel tempio. Pareti, colonne e archi sono ricoperti
dalle maioliche di Iznik, decorato in toni che vanno
dal blu al verde; rischiarate dalla luce che filtra
da 260 finestrelle, conferiscono alla grande sala
della preghiera un'atmosfera suggestiva quanto surreale.
La Moschea Blu, che risale al XVII secolo, è
anche l'unica a poter vantare ben sei minareti:
superata in questo solo dalla moschea della Kaaba,
alla Mecca, che ne ha sette. Tale particorarità
architettonica è l'espressione delle manie
di grandezza del Sultano Ahmet I che, non potendo
eguagliare la magnificenza della Moschea di Solimano
né quella di Aya Sofya, non trovò
soluzione migliore per distinguerla da tutte le
altre che aggiungervi due minareti supplementari.
Tutte le moschee rimangono chiuse durante l'ora
di preghiera.
(Aya Sofya) Chiesa o moschea? -
La "basilica d'oro" di Santa Sapienza
(Aya Sofia), che sorge sulla stessa piazza della
Moschea Blu, è il simbolo della storia millenaria
di Istanbul. Per costruire la chiesa destinata a
diventare il centro del potere religioso dell'Impero
Bizantino, Giustiniano, nel VI secolo, non badò
a spese, impiegando i materiali più preziosi,
innalzando una cupola come non se ne erano mai viste
e rivestendola di mosaici d'oro e pietre preziose.
Per secoli Aya Sofya fu considerata un modello di
grandezza e sfarzo inarrivabili. Poi, il 29 maggio
1453, Mehmet II conquistò Costantinopoli
e la Megale Ecclesia venne trasformata in moschea,
mentre i suoi favolosi mosaici furono in parte distrutti
dalla furia iconoclasta. Oggi Aya Sofya non è
più chiesa né moschea, ma un museo
(Topkapi Sarayi) - Labirinto di
costruzioni e centro del potere dell'lmpero Ottomano
tra il XV ed il XIX sec. In questo ricco palazzo
i sultani e la loro corte vivevano e governavano.
II primo cortile (o cortile esterno) racchiude un
magnifico giardino boscoso. Sulla destra del secondo
cortile, ombreggiate da cipressi e platani, le cucine
del palazzo custodiscono oggi le collezioni imperiali
di cristallo, d'argento e di porcellane cinesi.
Sulla sinistra I'Harem (a pagamento), quartiere
separato delle mogli, delle concubine e dei figli
del sultano, ricorda ai visitatori gli intrighi
della corte. II terzo cortile contiene la Sala d'Udienza,
la Biblioteca di Ahmet III, una esposizione dei
costumi imperiali dei Sultani e delle loro famiglie,
i famosi gioielli del Tesoro e una inestimabile
collezione di miniature di manoscritti medievali.
In questo cortile si trova anche il padiglione del
Mantello Sacro che conserva le reliquie del Profeta
Maometto, riportate a Istanbul quando gli ottomani
assunsero il califfato dell'lslam. (Istanbul Bogazi)
Quando al tramonto ci si ferma sulle rive del Bosforo
per ammirare la luce rosseggiante che si riflette
sulle finestre delle case di fronte, si capisce
perché gli uomini hanno scelto secoli fa
questo incantevole sito. In questi momenti Istanbul
è indubbiamente una delle più splendide
città del mondo.
La Cisterna Sotterranea - Dopo
la visita d'obbligo al Palazzo del Topkapi, ci si
può dedicare all'esplorazione della parte
più curiosa della città, quella sotterranea,
rappresentata dalle Cisterne. Sorti numerosi nel
periodo bizantino per sopperire alla mancanza d'acqua
in caso d'assedio, questi enormi serbatoi, spesso
realizzati con materiali di recupero, sono una vera
scoperta. La più famosa è la Yerebatan
Sarayi, la Cisterna Basilica.
Bosforo - Un soggiorno ad Istanbul
non potrebbe finire, senza la tradizionale ed indimenticabile
escursione sul Bosforo, questo stretto sinuoso che
separa I'Europa dall'Asia. Le sue rive offrono un
miscuglio di passato e di presente, di splendore
grandioso e di bellezza naturale. Gli alberghi moderni
accanto ai Yali (ville di legno in riva al mare),
i palazzi di marmo bianco accanto alle rudi fortezze
di pietra e le abitazioni eleganti accanto ai piccoli
villaggi di pescatori. Il miglior mezzo per scoprire
il Bosforo è quello di imbarcarsi su un vaporetto
in partenza da Eminönü che si ferma alternativamente
sulla costa asiatica ed europea dello stretto. Questa
passeggiata, ad un prezzo ragionevole, dura circa
sei ore. Se desiderate una barca solo per voi, contattate
le agenzie che organizzano delle mini-crociere,
di giorno o di notte.
Passaporto/carta
d’identità valida per l’espatrio.
E’ consentito l’ingresso anche con la
sola carta di identità valida per l’espatrio,
cartacea o elettronica, in condizioni di perfetta
integrità e con una validità residua
di almeno 5 mesi, per coloro che: entrano in Turchia
attraverso tutte le frontiere, per via aerea e marittima;
entrano in Turchia, dal confine greco e bulgaro,
per via ferroviaria e per via terra. E’ invece
assolutamente necessario il passaporto, in condizioni
di perfetta integrità e con una validità
residua di almeno 5 mesi, per coloro che entrano
nel Paese, per via terra e ferroviaria, dai confini
del sud-est ed est della Turchia, ovvero dalle frontiere
con la Georgia, l’Azerbaigian – exclave
del Nakhicevan, l’Iran, l’Iraq e la
Siria, (la frontiera con l’Armenia risulta,
al momento, chiusa). In ogni caso, il passaporto
deve avere almeno una pagina libera, per l’apposizione
dei timbri di entrata ed uscita. Ai titolari di
documenti che non presentino le sopra citate caratteristiche
non sarà consentito l’ingresso nel
Paese.
Visti
di ingresso: Non necessario per motivi
turistici per un periodo massimo di 90 giorni nell’arco
di 180 giorni. Si segnala invece che per viaggi
con finalità diverse dal turismo e comunque
per rimanere più di 90 giorni nell’arco
di 180 giorni rimane l’obbligo del visto,
così come in caso di precedenti respingimenti
alla frontiera turca o precedente espulsione (anche
in questi casi è assolutamente necessario
contattare previamente le Rappresentanze turche
all’estero).
Ambasciata
d'Italia ad Ankara - Ataturk Bulvari n.
118 - 06680 Kavaklidere - Ankara, Turchia - Tel.:
+90 312 4574200; - Fax: +90 312 4574280; - Ufficio
Commerciale Tel. +90 312 4574275; - Ufficio Commerciale
Fax +90 312 4574282. - e-mail: ambasciata.ankara@esteri.it
- sito web: www.ambankara.esteri.it/ - Cancelleria
Consolare c/o Ambasciata ad Ankara - E-mail Cancelleria
Consolare: consolare.ambankara@esteri.it - Fax Cancelleria
Consolare +90 312 4574281 - Nei giorni festivi e
nelle fasce serali dei giorni feriali, per casi
di effettiva emergenza, sono attivi i seguenti numeri:
Per l’area di Ankara e il sud-est della Turchia:
+90 532 374 8177 - Per l’area di Istanbul
e la costa del Mar Nero: +90 555 458 5844 - - Per
l’area di Izmir, la costa mediterranea e la
Cappadocia: +90 532 6773273
Consolato
Generale d'Italia ad Istanbul - Tom Tom
Kaptan Sokak, 5 - 34433 Beyoglu, Istanbul - Tel:
0090 212 2431024/5, 2525437, 2513294 - Fax: 0090
212 2525879 - Cell. reperibilita’ del Consolato
Generale ad Istanbul: 0090-555-4585844 - Homepage:
www.consistanbul.esteri.it/ - E-mail: consolatogenerale.istanbul@esteri.it
|
Il
clima della Turchia è continentale.
L’inverno ad Ankara è rigido
con neve, ghiaccio e temperature che arrivano
fino a -10 gradi; l’estate è
calda-secca con temperature sui 30-40 gradi
e forti escursioni termiche tra il giorno
e la notte. Ad Istanbul l’estate è
caldo-umida e gli inverni sono umidi e piovosi;
Izmir e Antalya hanno un clima mediterraneo
con inverni miti ed estati molto calde. Il
clima sulla costa del Mar Nero è sempre
piovoso. La temperatura nella zona del sud-est
è particolarmente elevata da giugno
fino a ottobre. Il periodo migliore per un
viaggio in Turchia è durante la primavera
o l’autunno, quando le temperature sono
più accettabili di quelle afose della
piena estate e le precipitazioni sono più
rare rispetto ai mesi invernali. Per il mare
va benissimo anche la piena estate. La città
di Istanbul è visitabile tutto l’anno
mettendo in valigia il vestiario adatto alle
temperature della stagione. |
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