La
vastità e le innumerevoli attrattive che ogni suo
Stato propone, rendono questo paese difficilmente
descrivibile a chi, per qualsiasi ragione, non vi
ha trascorso almeno qualche settimana. Noi,
che la consideriamo "seconda patria",
gli abbiamo dedicato tantissimi periodi di viaggi
"lavoro & relax", sia in estate che
inverno. Gli "States", che in
genere rappresentano, falsamente, il punto di partenza
per il viaggiatore "intercontinentale"
dovrebbero essere, invece, il possibile punto di
arrivo; questo, anche alla luce delle tante piccole-grandi
difficoltà, specie dopo l'11 settembre, che
si possono incontrare. La lingua, i viaggi interni,
la scarsa conoscenza ed esperienza soprattutto in
materia di sicurezza, possono rappresentare degli
ostacoli che rovinerebbero le aspettative di vacanza.
Pertanto, è estremamente consigliabile:
alcune carte di credito senza limiti di spesa e/o
traveller's cheque, assicurazione sanitaria senza
limiti, numeri di telefono dell'ambasciata e consolati
italiani della zona e una raccomandazione, nei paesi
non appartenenti alla comunità europea, usare
tanta cautela e molto buon senso.
Dopo
l'11 settembre, l'ingresso in USA è
reso difficoltoso dalle tante accortezze che
il governo americano ha dovuto applicare.
Primo tra tutti il "Visto ESTA"
che obbliga chiunque voglia recarsi in territori
statunitensi o solo di transito/passaggio,
a richiedere una preventiva autorizzazione
al solo viaggio e non ha niente a che fare
con il Visto d'ingresso che può essere
richiesto solo a Consolati e Ambasciata. Esso
si richiede via telematica e prevede l'esborso
di 14$ da pagare con carta di credito. E'
obbligatorio il passaporto elettronico
(con foto digitale) che verrà ben controllato
prima dell'imbarco in aereo o nave cui fa
seguito - in genere - una efficace perquisizione.
All'arrivo, poi, si è soggetti ad uno
screening che prevede rilascio impronte digitali,
scatto foto, consegna del modello "azzurro"
preventivamente compilato e piccolo interrogatorio
in lingua inglese sulle località e
motivo di visita negli USA. Remember: sia
nel Visto ESTA che nel documento "Custom"
da compilare, bisogna specificare esattamente
e completamente l'indirizzo del luogo dove
si trascorre la prima notte negli States. |
|
Gli
USA si raggiungono da Roma, Milano, Venezia, Napoli,
Bologna in 9 ore per la costa est e 11-12 per la
costa ovest. La scelta del vettore, naturalmente,
implica anche la scelta del tipo di assistenza
a bordo: mediocre-sufficiente per
compagnie americane, discreto-buono
per quelle europee, buono-ottimo
per le grandi compagnie asiatiche. Il costo
del ticket in genere fluttua con le stagioni ed
i posti disponibili; piccolo consiglio: il lungo
viaggio ed il successivo jet-lag (sindrome del fuso
orario) si ammortizzano meglio se i posti a bordo
sono comodi, quindi è raccomandabile se non
la First Class/Business, almeno una assegnazione
più agevole prevista oramai dalla Premium
Economy. Il volo aereo, del resto, ha delle
problematiche tutte sue e, quindi, bisogna sempre
considerare, così come per gli Hotel, di
rivolgersi sempre a degli esperti del settore e
che abbiano grandi esperienze di viaggi recenti.
Mai fidarsi di agenti di viaggio che non effettuano
tour propri in giro per il mondo. Non affidarsi
al consiglio occasionale dell'amico o dell'amico
di un nostro amico-parente.
Le normative americane sono molto diverse da quelle
italiche, soprattutto, per le infrazioni e per i
reati. Ogni Stato ha le sue leggi che sono anche
molto severe con chi delinque o non si assoggetta
ai loro civilissimi usi. Quindi, per qualsiasi problema,
fare sempre riferimento all'ambasciata o consolati
italiani sul posto.
New York, (ecco
il reportage giornalistico
>>>
) nulla le è pari in tutto il mondo!
Provare per credere! Il nostro ricordo più
"forte" delle tantissime volte in cui
ci siamo stati è ben vivo nella mente e nel
cuore: nel 2001 solo 20 giorni prima dell'attentato
alle Twin Towers. Non c'è nulla
di più fantastico della "big apple".
Vi troverete non solo una popolazione sterminata,
spesso afflitta da problemi sociali e molto povera,
ma anche musei di fama mondiale, grandi statue,
edifici immensi, grandi eccessi, e soprattutto emozioni!
New York è un condensato di umanità;
il fatto che le persone vivano stipate l'una sopra
l'altra conferisce ai newyorchesi quel qualcosa
in più. È difficile comprendere quale
sia l'ingrediente principale di questo cocktail
esplosivo, tuttavia la dimensione iperattiva della
città continua ad attirare sempre più
esseri umani.
Per l'hotel abbiamo sempre scelto Manhattan
e la zona di Brodway da cui si raggiungono
tutte le varie destinazioni cittadine in brevissimo
tempo sia utilizzando i funzionalissimi taxi yellow
che la efficiente metropolitana. La New York di
oggi è ben diversa da quella pericolosa che
i tanti film ci hanno propinato negli anni. Il quartiere
di Harlem ne è un esempio classico. Questo
chiaramente non significa abbassare la guardia favorendo
i tanti disperati ad interessarsi a noi. Prestare
la giusta attenzioneè d'obbligo ma senza
eccessivi allarmismi. Per i luoghi a cui dare priorità,
dipende molto dal tempo a disposizione che, qualsiasi
sia, non basta mai. Central Park, Statua
della libertà e Ellis Island, Palazzo delle
Nazioni Unite, Brooklyn Bridge, Times Square, Empire
State Building, Fifth avenue, Saint Patrick, Rockfeller
center, Museo Storia naturale, Little Italy, Chinatown,
Ground Zero, sono solo alcuni dei siti
di maggiore interesse turistico. Una sola considerazione:
ognuno di questi "monumenti" citati meriterebbe
la visita di una giornata intera tranne Central
Park che considerate le dimensioni non ne basterebbero
tre di giornate.
Miami, è la nostra seconda casa sia personalmente
che professionalmente.
Climaticamente vivibile per l'anno intero, rappresenta
di sicuro il classico rifugio per chiunque voglia....
staccare la spina dallo stress quotidiano. Trasgressiva
ma pacata, attira sulle sue splendide spiagge giovani
da tutto il mondo. Chiaramente, parliamo della "Miami
Beach" che è ben diversa dall'anonima
e semi-sconosciuta "Miami city"
da cui è divisa dal mare.
Un tempo Miami era soprannominata, con umorismo
un po' macabro, "la sala d'attesa di Dio",
per la presenza di un alto numero di ultra-ottantenni
nella popolazione. Alla popolazione più anziana
si sono però aggiunti nel tempo stilisti
di moda, modelle in bikini ed emigrati cubani, e
la città che un tempo presentava il più
alto tasso di omicidi degli Stati Uniti attira oggi
milioni di turisti. L'area denominata Greater Miami
è un crogiolo di razze di cui i Padri Fondatori
Americani andrebbero fieri. Metà della popolazione
è latina e questo conferisce alla città
un'atmosfera cosmopolita. Per il visitatore occasionale,
significa trovare una città impregnata di
sapori latino-americani, dalla lingua alla musica,
dalla politica al modo di vivere.
San Francisco, ha raccolto immediatamente
i nostri amabili consensi per la sua splendida collocazione
geografica e per i tantissimi motivi d'interesse
che offre ai suoi estimatori. Una splendida
baia, il mitico Golden Gate, Alcatraz "la roccia",
lo storico e divertentissimo tram, i suoi coloratissimi
moli "Pier", la numerosa colonia di Leoni
Marini che posteggiano nel porto, la natura che
la circonda e le sue mitiche strade cittadine "collinari".
Insomma, chi nel proprio itinerario colloca
"Frisco" non se ne pente. Cresciuta grazie
all'ottocentesca Febbre del'Oro, la caotica "City
by the Bay" richiama alla mente gli hippies,
le funicolari e il Golden Gate. La realtà
attuale è sicuramente più complessa:
artisti bohémien, imprenditori high tech,
ecoattivisti e cultori del cibo. San Francisco non
riserva i suoi doni solo ai suoi abitanti. I principali
piaceri della vita - cibo fantastico, vita notturna
animata e panorami stupendi - sono qui per la gioia
di tutti. Osservate la foschia che avvolge il Golden
Gate mentre il sole sorge e illumina gradualmente
la baia e preparatevi a lasciarci il cuore.
Washington D.C.,
si è svelata a noi quale capitale degli States
ma, soprattutto, città ricca di tantissimi
monumenti che rammentano il passato glorioso di
questo popolo pragmatico anche nelle scelte più
difficili. Moderna e solare per gli spazi immensi
che dedica alla sua urbanistica, gode di un clima
atlantico che prevede grandi nevicate in inverno
e meravigliose primavere-estati. Ricchissima d'attrattive,
tra cui l'immancabile Casa Bianca, Campidoglio,
Cimitero di Arlington, Lincoln Memorial, Washington
Monument, Constitution gardens, Jefferson Memorial
e i tanti e gratuiti musei di cui è costellata.
Se le politiche civiche sono la religione
d'America allora Washington DC è la sua città
santa. Case bianche, edifici importanti e pentagonali,
corti supreme - questi monumentali templi di Lego
sono infusi di vero potere. Una patriottica combinazione
di storia e istrionismo. Per alcuni, Washington
rappresenta marmo bianco, prati rigogliosi e il
pittoresco e ritualistico cerimoniale della politica
americana: la cupola del Campidoglio, scintillante
sotto un cielo azzurro; le processioni di limousine
durante l'Inauguration Day; il mesto, austero ed
elegante cambio della guardia all'Arlington National
Cemetery.
Las Vegas. La
più grande Disney World del pianeta di cui
rimangono affascinati sia adulti che bambini. Una
città sorta in mezzo al deserto e che oggi
accoglie, nella la sua fantasmagorica strada principale
"Strip", qualche centinaio di
milione di persone l'anno. E' vero che
il tutto gira intorno agli onnipresenti casinò
maè anche vero che ad ognuno di essi è
abbinato uno sbalorditivo hotel anche di
seimila (6.000) stanze. Il nostro, il
Luxor che imita perfettamente una gigantesca "Piramide"
tutta di cristallo nero ne aveva "appena"
4.5oo di stanze tutte sontuosamente arredate in
stile antico egitto come del resto è arredata
tutta la gigantesca struttura. Quindi, il Venetian
che ha clonato Piazza San Marco e che ripropone
al suo interno la laguna solcata da vere gondole.
Il Bellagio a similitudine del Lago di Garda, poi
il Paris, il New York, il Caesar Palace con immensi
percorsi interni che ripercorrono la vita dell'antica
Roma, l'Alladin che ha una galleria interna stracolma
di negozi e lunga un chilometro. E di strutture
del genere ne sorgono diverse ogni anno che passa.
Qui tutto è sfarzo fine a sé stesso,
eccessiva confusione e ostentazione che è
al tempo stesso un fine e un mezzo. Folle di gente
in completi in poliestere, testone cotonate e catene
dorate sostano a bocca aperta come poveri cerbiatti
ipnotizzati dai fari di un'auto davanti allo sfavillio
di centinaia di mulinanti insegne al neon. Non che
a Las Vegas manchi un suo lato serio - sui tavoli
da gioco e intorno alla guerra dei parchi a tema
sono in ballo fior di milioni, ma il visitatore
è così distratto dal gran bailamme
che lo circonda da non rendersene conto - finché
non si accorge che sta perdendo un bel po' di denaro.
Se ne avete abbastanza dei casinò, sappiate
che i dintorni di Las Vegas offrono la possibilità
di ammirare alcuni tra i più bei paesaggi
di tutto il Southwest.
Key West, estremo lembo degli States nel
favoloso mare caraibico, rappresentato da una lunga
serie di isole coralline, si raggiunge percorrendo
i circa 300 Km di strada che hanno inizio in Florida
a sud di Miami e termina su questa ultima e splendida
isola. Il fascino di Key West è dato
dalla correlazione storica con il mondo dei pirati
che nei caraibi avevano le loro basi. Tutto, infatti,
rammenta la loro antica presenza in una scenografia
naturale di straordinaria bellezza. Famosissimo
il tramonto del 31 dicembre (che si rammenta
avviene in piena estate caraibica) che offre uno
spettacolo unico alle tantissime migliaia di americani
e non che accorrono in massa a "viverlo"
in prima persona.
Los Angeles. La
mecca del Cinema mondiale disperde i visitatori
tra le tantissime attrattive che offre il suo territorio.
L'imbarazzo, infatti, è dato solo dalla priorità
personale dei luoghi cui prestare i propri interessi.
Il cinema con Hollywood, le sue
immense spiagge, la bella vita di Beverly
Hills, lo shopping di Rodeo Drive,
le famosissime strade dove si celebrano i divi etc.
Forse, per tutto questo non basta qualche giorno
ma, una guida esperta saprà di sicuro condensare
i vostri interessi in tempi accettabili. Stellata
e lunatica, Los Angeles, detta LA, è quotidianamente
meta di frotte di turisti curiosi, aspiranti dive
del cinema e future stelle del rock, ma offre ben
più che il semplice richiamo illusorio della
fama e della fortuna. È una città
rigogliosa dalle mille sfaccettature, colma di attrazioni
di qualità eccellente: musei, musica, cibo,
architettura, giardini. Benché sia spesso
bloccata dal traffico, LA si muove a un ritmo tutto
suo, alimentato da un vortice di energia creativa
che produce un flusso interminabile di film, invenzioni
e mode. Oltre a luoghi ormai scontati come Hollywood
e Disneyland, possiede enclave nascoste le cui caratteristiche,
sottili e indefinibili, si fanno beffe di qualunque
stereotipo.
Honolulu. La
perla del Pacifico accoglie nelle sue splendide
ma lontanissime acque azzurre soprattutto americani,
australiani e giapponesi che, per motivi geografici,
si trovano non lontano da casa. I viaggiatori vengono
sempre accolti con il sorriso stampato sulla bocca
unitamente ad un dolce "Aloha"
il classico saluto polinesiano che da sempre ha
contraddistinto questi popoli. Le Hawaii,
collocate al centro dell'oceano pacifico, raggruppano
il miglior mix tra natura & paesaggi incantati.
Difficile incontrare europei e alquanto improbabile
impattare con italiani che si tengono ben lontani
da certi luoghi anche per l'alto costo della vita
hawaiana. Certo, vanta le spiagge ampie, le palme
ombrose e il clima balsamico di Waikiki, ma Honolulu
('baia protetta') non è solo la cornice ideale
per giornate di ozio sulla spiaggia. Vanta una ricca
storia come capitale delle isole hawaiane, e un'affascinante
società multietnica che emerge gustosamente
in un tripudio di cucine diverse. Farà anche
parte degli USA, ma la tropicale Honolulu ha un'atmosfera
più rilassata di qualsiasi altra capitale
di stato. Con il suo mix di sole e compostezza legislativa,
la zona del centro è estremamente intrigante
e sorprenderà i visitatori che faranno lo
sforzo di allontanarsi dalle spiagge e gli aperitivi
di Waikiki.
Buffalo, meglio conosciuta quale località
che ospita le Niagara Falls le
cascate più famose del mondo. Spettacolo
chiaramente assicurato da una maestosità
naturale che si può apprezzare da tutti i
lati possibili. Molto interessante e da non farsi
mancare, l'escursione in battello che arriva
sin sotto la grandiosa massa d'acqua e
che dona agli spettatori i più bei colori
dell'arcobaleno. La cittadina che si sviluppa intorno,
Niagara City, poi, offre tante
ragioni di svago e di vari divertimenti anche di
sera quando non è possibile accedere alle
cascate che però fanno sempre sentire la
loro presenza con grande fragore.
Yosemite Park, come
tutti i grandi parchi nazionali americani, raccolgono
sempre tanti favori tra i milioni di turisti che
scelgono di visitarli. Una scelta che cade quasi
sempre su questo e su Yellostow che però,
a detta dei tanti, non offre le grandi diversità
di Yosemite Park che resta immenso e reso veramente
funzionale da un "sistema Parco"
che prevede anche la possibilità di alloggio
in varie tipologie. Da specificare, però,
che le sistemazioni alloggiative restano pur sempre
all'insegna della natura da vivere in prima persona.
Nelle sue vicinanze, vi sono varie cittadine che
rendono ancora più interessanti questi luoghi.
Tra queste vi è la località di Mammoth
Lakes posta a più di 3.000 metri
di altezza che offre piste da sci anche in estate.
Philadelfia. La città che racconta
le origini degli "United States" così
come li conosciamo ora. La patria della "Costituzione"
quell'ingiallita pergamena a cui i cittadini statunitensi
sono attaccati più di ogni altra cosa. Per
dovere di cronaca, Philadelfia è anche la
città di Rocky Balboa il
più famoso pugile di celluloide del mondo
cui i residenti sono molto legati essendone anche
ben fieri. Ma la vera ragione della storia di questa
simpatica megalopoli della Pennsylvania
è racchiusa in alcuni edifici del centro
che, appunto, racchiudono tesori quali "Liberty
bell" la campana della libertà
e l'originale carta costituzionale ospitata nella
celebre "Indipendence Hall"
dove si riunì l'assemblea che diede vita
agli Stati Uniti d'America. Pur essendo cara agli
americani più entusiasti del proprio passato,
Philadelphia è in grado di offrire molto
più della Liberty Bell e dell'Independence
Hall. Lodati per le bistecche al formaggio e per
gli hoagies (sandwich farciti originari della città),
i ristoranti di Philadelphia hanno recentemente
ottenuto importanti riconoscimenti nella lista dei
locali americani raccomandati dalla rivista Condé
Nast Traveller, mentre la città stessa è
stata votata come la più accogliente del
paese. Intorno
al 1976, in concomitanza con la celebrazione del
bicentenario dell'indipendenza americana, è
iniziata un'opera di rinnovamento di molti edifici
di importanza storica e di istituzioni culturali.
Philadelphia ha ora guadagnato una certa reputazione
come importante centro culturale con musei di livello
mondiale, centri di arti applicate e alcuni esempi
architettonici degni di nota, oltre ai buonissimi
pretzel (ciambelle salate).
Minneapolis, la "città dei
laghi" condivide l'area metropolitana con la
vicinissima Saint Paul, capitale dello stato
del Minnesota. Sorge ed è spaccata
dal fiume Mississipi che diventa
il vero polo nevralgico delle produzioni locali
legate tutte all'agro alimentare. Molto bello il
suo Skyline per chi proviene dal lato fiume.
Passaporto:
Necessario, con data di scadenza successiva alla
data prevista per il rientro in Italia.
Visa
Waiver Program - Il programma Visa Waiwer
Programme consente a cittadini di 38 Paesi, tra
cui l’Italia (cfr. https://www.dhs.gov/visa-waiver-program-requirements),
di entrare negli Stati Uniti per motivi di affari
e/o turismo per soggiorni non superiori a 90 giorni
senza dover richiedere un visto d’ingresso.
Per tutte le altre finalita’, e’ invece
necessario richiedere il visto d’ingresso
(cfr. infra). Per entrare negli Stati Uniti nell’ambito
del programma "Viaggio senza Visto" (Visa
Waiver Program - VWP) è necessario ottenere
un'autorizzazione ESTA (Electronic System for Travel
Authorization - ESTA). L'autorizzazione, che ha
durata di due anni, o fino a scadenza del passaporto,
va ottenuta prima di salire a bordo del mezzo di
trasporto, aereo o navale, in rotta verso gli Stati
Uniti accedendo, almeno 72 ore prima della partenza,
tramite Internet al sito https://esta.cbp.dhs.gov.
Il Programma ESTA ha subito alcune importanti modifiche
a seguito dell’approvazione da parte del Congresso
americano del ''Visa Waiver Program Improvement
and Terrorist Travel Prevention Act of 2015'' (dicembre
2015), una legge che comporta nuove condizioni per
chi intende viaggiare verso gli Stati Uniti in esenzione
da visto.
Ambasciata
d'Italia a Washington - 3000 Whitehaven
Street, NW - Washington, DC 20008 - Tel. 001202
612 4400 - 001 202 612 4411 - 001 202 612 4412 -
Fax 001202 518.2151/2154 - E-mail: washington.ambasciata@esteri.it
- Sito web: www.ambwashingtondc.esteri.it - Cellulare
di servizio:(202) 257 3753 - Giurisdizione: Distretto
di Columbia, Maryland (Contee di Montgomery e Prince
George’s), Virginia (solo per le contee di
Arlington, Fairfax)
Consolato
Generale d'Italia a Miami - 4000 Ponce
de León Blvd., Suite 590 - Coral Gables,
FL 33146 - Tel: 305-374-6322 - Fax: (305) 374-7945
- E-mail: segreteria.miami@esteri.it - Internet
http://www.consmiami.esteri.it - Cellulare di servizio:
(305) 753 0532 - Giurisdizione: Florida, Georgia,
South Carolina, Alabama, Mississippi, Puerto Rico,
le isole Bahamas, Giamaica, St. Marteen, St. Eustatius,
Saba, Isole Vergini Americane e Britanniche, Cayman
Islands, Turks & Caicos.
Consolato
Generale d'Italia a New York -
690 Park Ave. New York, NY 10065 - Tel.: (212) 737-9100
- Fax: (212) 249-4945 - Sito web: www.consnewyork.esteri.it
- Cellulare di servizio: 0019172949881 - E-mail:
cg.newyork@esteri.it - Giurisdizione: New York,
Connecticut, New Jersey (solo le contee di Bergen,
Essex, Hudson, Hunterdon, Mercer, Middlesex, Monmouth,
Morris, Passaic, Somerset, Sussex, Unione, Warren)
e territori britannici delle isole Bermuda.
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Da est
a ovest, gli Stati Uniti si estendono su
2.680 km, coprendo ben 5 zone climatiche.
Per chi non ama il caos, la primavera e
l’autunno sono generalmente i periodi
ideali per un soggiorno negli Stati Uniti.
Da metà marzo a fine maggio, la primavera
dona temperature tiepide e uno splendido
scenario naturale ai parchi nazionali, ai
boschi e alle paludi degli Stati del sud
come la California, la Florida e il Nevada.
Negli Stati e nelle località del
nord il cambio di stagione è un po’
più lento, ma quando avviene, città
come New York, Washington D.C. e Chicago
diventano mete turistiche gettonatissime.
I periodi migliori per visitare gli Stati
Uniti d’America sono la primavera
(da fine marzo a fine maggio) e l’autunno
(da fine settembre a fine ottobre). Le stagioni
intermedie prima e dopo l’estate promettono
temperature miti e un minore affollamento
nelle destinazioni più rinomate.
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