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Giorgio Esposito

Viaggi, itinerari nel paese più bello del mondo: la Riviera veneta
Da Venezia a Bibbione passando per Jesolo e Caorle, il litorale veneto resta il più attrattivo d'Italia
Le isole di Burano e Murano veri gioielli della laguna

ROMA (Italy) - Il Veneto resta al top per numero di turisti stranieri che arrivano per godere le meravigliose spiagge, città, laghi, montagne, paesaggi e favolosa gastronomia. Presenze che durante l'intero anno contano ben 70 milioni di estimatori, sia della 'Serenissima' che della poliedrica 'Riviera'. Il lungo tratto di mare attrezzato, parte dal capoluogo e raggiunge 'Bibione', passando per 'Jesolo' che resta in cima alle preferenze dei giovani, e 'Caorle'. Una riviera che poi sfocia nel Friuli con le sfavillanti Lignano, Grado e Trieste. Ma 'Riviera Veneta' significa soprattutto organizzazione, sicurezza, divertimento e Vivibilità con la "V" maiuscola. Caratteristiche che restano in cima alle richieste dei turisti che da tutta Europa scelgono questo territorio sia per relax estivo che per i servizi di pura eccellenza offerti. Ecco quindi il nostro reportage in tutta la Riviera con info e consigli utili.

Riviera veneta è sinonimo di Venezia, una realtà che resta in cima alle 'preferenze attrattive' di viaggiatori e turisti del mondo intero. Un podio che in genere condivide con New York, ma che rimane ben stabile considerando il contesto storico, culturale, architettonico e paesaggistico dell'ex Repubblica marinara.

Oggi il capoluogo del Veneto rappresenta la punta di diamante di una regione votata alla proliferazione lavorativa, una caratteristica che da sempre ha contraddistinto le sue popolazioni, e che oggi la pone in cima alle classifiche per opportunità di lavoro in quasi tutti i settori produttivi. Quello poi dell'accoglienza risulta vincente sotto tutti i punti di vista. Dalle maestose montagne alle meravigliose città che popolano questo territorio, fino alle spiagge lagunari con estimatori che provengono da tutti i luoghi del globo, il Veneto rappresenta una realtà della quale il Belpaese può di buon grado vantarsi.

Venezia è formata da 120 isole, terraferma e mare. Un territorio anticamente occupato da palafitte abitate da una popolazione che viveva sostanzialmente di pesca ed estrazione del sale. La sua storia certa inizia il 25 marzo 421, data nella quale gli abitanti di Aquileia raggiunsero questo territorio per sfuggire ai barbari che imperversavano in quei perodi. Un percorso storico lungo 1600 anni durante il quale si sono avvicendati Crociati, Dogi, Signorie ... fino al XV secolo, quando Venezia arrivo a rappresentare il centro del commercio globale, diventando la maggior città portuale del mondo, con più di 200mila abitanti. I suoi palazzi divennero ogni giorno più lussuosi, decorati da artisti come Veronese e Giorgione. Un periodo d'oro che ebbe fine quando la peste del 1630 uccise un terzo della popolazione della Serenissima, divenuta nel frattempo Repubblica marinara in competizione con Genova, Pisa e Amalfi.

Non esiste un itinerario ideale per districarsi nelle 'calle' di Venezia. Per certo un tour ideale parte e si conclude sempre nella location simbolo 'Piazza San Marco', raggiungibile direttamente via traghetto da 'Piazzale Roma' (punto di arrivo dei viaggiatori con treni ed aerei) nonchè dall'attracco di Punta Sabbioni' vera porta d'ingresso della Riviera. Sostanzialmente il tragitto può essere percorso anche a piedi, in 45 minuti, attravero una serie infinite di ponti e stradine. I traghetti sono poi una risorsa quasi unica per raggiungere gli isolotti limitrofi (Lido, San Giorgio, Giudecca) ma anche le isole del circondario tra le quali spiccano in assoluto Burano e Murano. (Clicca sulla mappa e salvala in formato max)

Venezia è enorme e dispersiva, vanno quindi esaminati i propri interessi creandosi una mappa ideale dei luoghi ai quali dare una personale priorità (Clicca sulla mappa e salvala in formato max). I punti di maggiore interesse generale, però, sono solo una decina che consentirebbero a frettolosi, anziani, famiglie con bambini, anche in un solo giorno, di godere di un panorama quasi a 360 gradi della città. Il consiglio è quello di ritagliarsi 2 giorni pieni nei quali condividere il centro storico della città e le immancabili isole di Burano e Murano. I punti salienti del centro cittadino sono: Piazza San Marco e la Basilica, Ponte di Rialto e Canal Grande, Palazzo Ducale, Teatro La Fenice, Mercato di Rialto, Ghetto Ebraico, Isola San Giorgio.


Le isole di Burano e Murano
sono raggiungibili in una oretta di traghetto direttamente da Piazza San Marco e rappresentano dei veri gioielli sia per la loro storia che per le scenografiche locations, nelle quali vi immergerete all'arrivo. Burano, in particolare, affascina per i colori e le architetture degli edifici e per il suggestivo canale che l'attraversa interamente. Una mattinata all'insegna, quindi, di luce e sorrisi senza fine. Una occasione per scattare tantissime foto che poi (chissà perchè) riscatterete anche sulla strada del ritorno fino alla fermata del boat per Murano, patria del vetro soffiato e lavorato.

Burano (foto sotto) è collegata a Venezia con il battello di linea in circa 45 minuti. E' facilmente raggiungibile anche da 'Treporti' (10 minuti) e 'Punta Sabbioni' (30 minuti). Il nome Burano deriva dalla "Porta Boreana" perchè posta nella direzione da cui soffia la bora. Sull'isola vale la pena addentrarsi tra calli, callette e viuzze fuori dal solito giro che conduce alla piazza. Per godersi Burano è necessario "perdersi". Ad esempio una delle visuali più belle delle case colorate che si estendono lungo le rive è sicuramente quella che si ha dai "Tre Ponti", un ponte in legno che congiunge tre rive. Da sopra di esso è possibile fare delle bellissime fotografie sferiche o panoramiche con i colori delle case che si riflettono sui canali e il campanile storto che sovrasta l'isola. I colori delle case, che oggi sono diventati la caratteristica principale dell'isola, una volta servivano a delimitare le proprietà. Il centro abitato di Burano si divide tutt'oggi in cinque frazioni collegate da ponti: San Martino Destro, San Martino Sinistro, San Mauro, Giudecca e Terranova che sono separate tra loro dai rispettivi canali: Rio Ponticello, Rio Zuecca e Rio Terranova. Per la pausa pranzo, immancabile il 'Risotto di gò' un piatto tipico, dove “Gò” sta per ghiozzo, un pesce lagunare che a Burano cucinano divinamente.


Murano
(foto sotto) è formata da sette isole a loro volta collegate da ponti e ha un bellissimo Canal Grande che attraversa tutta l'isola. Il consiglio, come sempre, è percorrere a piedi e perdersi tra calli e campielli per scoprire la “vera” città, quella dei muranesi fatta di tradizioni e di angoletti. Scoprire posti nascosti per scattare foto infinite. La cittadina isolana ha numerosi e lussuosi palazzi, chiese antiche come la chiesa di San Pietro Martire e il Museo del vetro.
Di giorno è affollatissima e gremita di turisti; mentre con il calar della sera si svuota e riprende i ritmi lenti delle maree e della vita isolana. Una volta giunti sarà piacevole percorrere le sue stradine e scoprire le botteghe dei maestri vetrai, artisti della lavorazione del vetro che meglio la rappresentano. Si può poi visitare il Museo del Vetro di Murano (in Fondamenta Marco Giustinian), che ripercorre la storia di questa antica e segreta lavorazione attraverso le creazioni più belle. Nel signorile Palazzo da Mula vengono presentate mostre ed esposizioni, poi c’è la Chiesa di San Pietro Martire con le sue tele di Bellini, Tintoretto e Veronese, il Faro ancora in funzione e una miriade di ristorantini ed osterie da provare per gustare piatti di pesce della tradizione marinara. Interessante sarebbe visitare Murano a settembre in occasione della Venice Glass Week: il festival internazionale che si tiene proprio nell’isola dedicato all’arte del vetro. Per la pausa pranzo assaggiate i piatti tradizionali come il “bisato su l’ara“, un’anguilla cotta sia su pietra che al forno.



Jesolo
(foto sotto) è la prima cittadina della 'Riviera veneta' che si incontra partendo dal capoluogo in direzione del Friuli. Composta essenzialmente di ritrovi giovanili, il famosissimo centro balneare offre una miriade di occasioni di relax anche a famiglie che come uno tsunami affluiscono soprattutto da tutta Europa per tascorrere vacanze estive e non solo. Jesolo è infatti riconosciuto anche quale eccellente centro organizzativo per manifestazioni varie, da Miss Italia al Carnevale e ai concerti internazionali, fino alle maggiori manifestazioni aeree, il paese rivierasco attira viaggiatori e turisti per gran parte dell'anno. E i conti tornano, visto che il Comune conta solo 25mila abitanti che però diventano più di 5 milioni nell'intero periodo annuale.

Ma Jesolo è soprattutto sinonimo di Estate, la migliore possibile, vissuta intensamente con una serie incredibile di eventi che accompagnano gli ospiti che a milioni la scelgono per vivibilità, divertimento, attenzione alle esigenze dei turisti con servizi generali di pura eccellenza. Un lungomare di ben 15 chilometri accoglie centinaia di lidi che offrono spiagge bionde e relax marino. La città, poi, si anima e colora grazie anche ad una amministrazione turistica di rilievo sempre attenta. Ed è soprattutto la sera che la 'zona pedonale più grande d'Europa' si popola di famiglie a passeggio alla ricerca di serenità nei tantissimi ristoranti, attrattivi negozi e nelle innumerevoli gelaterie. Hotel consigliati gli stellati 'Domino Suite Hotel' in Via Gorizia 8A e 'Hotel Europa' in Via Bafile 361.
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Caorle
(foto sotto) è stata spesso citata quale "gioiello della Riviera veneta", appellativo che le calza a pennello se si considera che la cittadina resta perfetta soprattutto per rilassanti vacanze in famiglia o in coppia. Spiagge, centro storico e laguna sono le sue tre anime che circondano a 360 gradi gli ospiti che la scelgono, con viaggi da tutta Europa, per una eccellente vivibilità e annessi servizi di pura eccellenza. Le due spiagge principali sono 'Levante' e 'Ponente' a ridosso del centro storico e si estendono per molti chilometri con una larghezza tra 80 e 300 metri, assicurando ai bagnanti sabbia chiara, morbida e pulita grazie ai lidi che gestiscono il litorale in modo esemplare. Fiumi e canali creano poi labirinti d’acqua dal fascino selvaggio. Immancabile le passeggiate pedonali mattutine che portano a selvagge zone (ma sicurissime) lungo il litorale al confine con Bibione. Su queste strade si incontrano i caratteristici 'Casoni' le antiche abitazioni - ora restaurate - di pescatori lagunari. Celebre ammiratore di questo tratto della laguna fu lo scrittore Ernest Hemingway, che scelse Caorle per i suoi numerosi e lunghi soggiorni.

Tra le principali attrattive di Caorle resta in pole position il 'Porto perchereccio' situato all'interno del 'Rio interno' un canale di acqua che taglia per gran parte il paese, permettendo a barche e pescherecci di arrivare al mare direttamente dal centro cittadino. Una caratteristica di questo territorio è la eccezionale diffusione di biciclette per tutti gli spostamenti e quindi piste ciclabili per centinaia di km in tutte le direzioni. Gli itinerari più belli sono 'San Gaetano' (20 km), Caorle e la sua laguna (14 km) e 'Ca’ Corniani' (38 km) all’interno dell’azienda agricola omonima. Una azienda, quella di 'Ca' Corniani' che rappresenta un vero gioiello sia produttivo che paesaggistico. L'Azienda è infatti rinomata per una eccellente produzione di vini di alta qualità come il prosecco, ma anche rossi apprezzati da tutti. Consigliatissima una visita presso la sede che offre uno spaccato reale e interessante su questa splendida realtà territoriale: www.cacorniani.it Eccellenti i tour in laguna tra 'Casoni e natura selvaggia' con ferryboat. Ma Caorle è anche una chilometrica zona pedonale che di sera accoglie le centinaia di migliaia di entusiasti ospiti alla ricerca di ristoranti, pizzerie, gelaterie e negozi di souvenir. Hotel consigliato per i suoi servizi ultra stellati di pura eccellenza: 'AQA Palace' in Strada Nuova 19 a Caorle - www.aqapalace.com (Recensioni indipendenti non pubblicitarie - free non-advertising review)


Bibione
è definita 'località ideale per una perfetta vacanza di mare', tanto che viene chiamata “Tutta spiaggia” visto che il suo ampio litorale è lungo 10 km ed è largo fino a 300 metri. Un litorale che viene diviso in 5 zone in successione 'Lido dei Pini', 'Bibione Spiaggia', 'Lido del Sole', 'Bibione Pineda' e 'Lido del Faro'. Naturalmente servizi spiaggia a 5 stelle e una particolarità della quale è un suo vanto: "No smoking" su tutto l'arenile. Il "vietato fumare" è tassativo e sono previste multe salatissime dai vigili che ad ogni momento circolano sulle spiagge, anche perchè chiamati spesso dagli stessi utenti che segnalano i trasgressori. Bibione è poi un vero paradiso per gli amanti della bicicletta con percorsi cicloturistici di decine di chilometri per la gioia di famiglie e bambini. Il percorso più frequentato porta dal paese fino al gigantesco 'Faro di Punta Tagliamento' e può proseguire - attraversando il fiume Tagliamento con traghetto - fino alla vicinissima 'Lignano Sabbiadoro' in Friuli.

Ma Bibione, oltre ad essere una eccellente meta termale grazie alle sue profonde fonti che producono acqua a 52 gradi per tutto l'anno, è soprattutto una location amatissima da un turismo familiare che qui trova sicurezza, serenità e benessere. Priorità amatissime dai viaggiatori che dall'intera Europa si recano in questa paradisiaca destinazione. Il centro cittadino non è grandissimo ma offre spazi immensi pedonali nei quali si trovano supermercati, ristoranti, pizzerie negozi di classe, gelaterie, per la gioia degli ospiti che apprezzano anche i numerosi servizi a loro dedicati da una amministrazione attenta alle tante e diverse esigenze dei milioni di avventori che, soprattutto da Aprile a Ottobre, frequentano la cittadina. Hotel consigliatissimo per accoglienza e servizi di classe: Hotel Corallo in Via Pegaso 38 a Bibione - www.hotelcorallobibione.it (Recensioni indipendenti non pubblicitarie - free non-advertising review)

La gastronomia della 'Riviera veneta' si basa su quella regionale ma essenzialmente fa riferimento al capoluogo Venezia, che vanta dei piatti assolutamente tipici quali: Risi e bisi (risotto con pisellini freschi e abbondante cipolla), Polenta e schie (polenta servita con le schie, piccoli gamberetti grigi della laguna locale), Fegato alla veneziana (fegato cotto con i fichi oppure con la cipolla bianca di Chioggia), Sarde in Saor (Sardine fritte con cipolle in agrodolce, uva sultanina e pinoli), Anguilla di Chioggia cucinata in mille modi (bisato in tecia, in umido alla comacchiese, fritta ...), Fritole (da gustare semplici, ossia solo con le uvette, oppure ripiene di zabaione o di crema) per terminare con dolcezza. Ottimi i vini locali prodotti in ben 17 zone di produzione: Bardolino, Bianco di Custoza, Valpolicella, Soave, Prosecco di Conegliano e di Valdobbiadene.

Il clima del Veneto è caratterizzato da influenze sia montane che marine con il fenomeno della "acqua alta" in tutte le sue lagune, tra cui quella nella città di Venezia. Il clima del Veneto si presenta temperato e piacevole in ogni stagione. Sono due le zone climatiche principali: la regione alpina con estati fresche e temperature rigide in inverno con frequenti nevicate, e la fascia collinare e di pianura dove il clima è continentale. Una maggiore mitezza s'incontra poi lungo le due aree costiere, quella adriatica e quella lacustre del Garda. Le stagioni migliori per una visita alle città d'arte sono generalmente la primavera e l'autunno mentre l'estate resta il periodo più indicato per un soggiorno al mare. Il Lago di Garda invece, grazie ad un clima assai mite lo si può apprezzare in tutte le stagioni dell'anno.

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Stefania Verrecchia
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Italia delle meraviglie, il Veneto gioiello assoluto tra città d'acqua e rinomati litorali
Da Venezia a Treviso, Lago di Garda, Verona, Vicenza, la regione conquista appassionati da tutto il mondo
Numeri da record assoluti: sono 20 milioni gli arrivi annuali con 70 milioni di presenze turistiche

Il Veneto è una delle mete turistiche più conosciute al mondo. La regione, infatti, è prima assoluta in termini di presenze turistiche in Italia, raccogliendo ben 70 milioni di entusiastici estimatori. Grazie al suo patrimonio culturale, al suo paesaggio e alla varietà di ambienti ed ecosistemi, è in grado di soddisfare un ampio ventaglio di esigenze e di presentare ai visitatori numerose offerte. Città d'arte, mare, montagna, terme, laghi e parchi. Una Regione nella quale è racchiusa la bellezza nelle più splendide scenografie naturali: la tranquillità del Lago di Garda, le Dolomiti Bellunesi, la fascia collinare pedemontana, la movida lungo gli attrattivi litorali di Venezia che si estendono fino al Friuli, la città di Romeo e Giulietta, il Palladio vero tesoro di Vicenza, la città più osannata del mondo Venezia e la splendida Treviso vero gioiello di vivibilità.

Treviso è città d'acqua, una piccola Venezia, ricca di arte, cultura, musei, natura e paesaggi mozzafiato che si dispiegano a perdita d’occhio lungo la “strada del prosecco”. Un percorso che nella sua principale variante, da Conegliano a Valdobbiadene, attraverso l’Alta Marca Trevigiana, conduce alla scoperta di una delle zone più suggestive e attraenti del nord Italia, tra colline e vigneti, abbazie, castelli e le famose dimore storiche, le Ville Venete che costituiscono un patrimonio unico al mondo, tutelate dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità. Là dove il Sile e il Cagnan s’accompagna ….il fascino e la particolarità di Treviso, piccola città storica cinta da mura ancora ben conservate, con porte medioevali, palazzi rinascimentali, stradine di mattoni e pietra rossa, che si snodano e intrecciano lungo piccoli canali e corsi d’acqua, non passarono inosservati neanche agli occhi del sommo poeta Dante Alighieri, che la citò in uno dei canti del Paradiso. E un viaggio alla scoperta dei segreti e delle bellezze della città capoluogo della Marca, non può che iniziare dal Ponte di Dante, detto anche il Ponte dell’impossibile, per le numerose difficoltà incontrate durante la sua costruzione. E’ in quel punto che si trova la confluenza tra le acque limpide e tranquille del Sile e quelle più turbolente e terrose del Cagnan, citate dal poeta. Su quelle stesse rive vi erano gli Squeri, i tipici cantieri per la costruzione delle imbarcazioni a remi di piccole dimensioni, utilizzate per gli scambi commerciali con Venezia. Anche se negli ultimi decenni, la presenza degli squeri lungo il Sile e la loro attività sono notevolmente diminuiti fino a quasi scomparire, restano a testimonianza del forte legame che ha sempre unito Treviso a Venezia, anche a livello paesaggistico l'una richiama l'altra in un qualche modo. E Forse proprio la vicinanza con la Serenissima, meno di 30 minuti in treno, ha portato Treviso ad essere a lungo trascurata come meta turistica.


Negli ultimi anni, tuttavia, è stata riscoperta, diventando una destinazione di straordinario interesse, per la grandezza e varietà di possibilità che ha da offrire a coloro che sono disposti a esplorarla nei suoi angoli più intimi e romantici. Dal Ponte di Dante al Quartiere Latino, un tempo sede del vecchio ospedale della città ma che oggi, dopo il restauro che ha permesso di recuperare i vecchi edifici mantenendone lo stile originario, ospita il polo universitario, si arriva nel cuore del centro storico. Ogni strada o percorso che si sceglie e districa tra le stradine all’interno delle mura storiche, conduce ad un luogo di interesse storico o paesaggistico e sono davvero molte le attrazioni che Treviso offre al viaggiatore curioso. A iniziare dalla Loggia dei Cavalieri, uno dei simboli più rappresentativi della città. Una struttura quadrangolare a padiglione con un colonnato di granito a sostenerne il tetto e archi e sottarchi variamente decorati da affreschi di cavalieri al galoppo, figure di uccelli, cicogne, pellicani, galli pavoni, rameggi e stemmi del Collegio dei Nobili. Una piazza coperta, costruita nel 1200 e concepita come luogo di ritrovo all'aperto per i nobili e i cavalieri della città. Dopo un periodo di abbandono e degrado, quando Treviso fu conquistata da Venezia, e dopo i danneggiamenti subiti durante i bombardamenti del secondo conflitto mondiale, fu ricostruita con il materiale originario. E il restauro ha restituito alla città un luogo di straordinaria bellezza, spesso utilizzato per organizzare convegni, mostre ed eventi culturali. Dalla loggia ci si può incamminare verso la piazza principale della città, Piazza dei Signori e il Palazzo che su di essa si affaccia, Palazzo dei Trecento. Sede del Consiglio Comunale e adiacente alla Prefettura; una delle architetture più importanti del centro storico e suddivisa in due piani, al piano terra la bellissima loggia e al piano superiore, un magnifico salone spesso usato per mostre ed esposizioni.

Tappa obbligata nella vicina piazza, è la Fontana delle Tette. Si tratta in realtà di una copia della scultura originale, collocata nel cortile di palazzo Zignoli, a Calmaggiore. Si narra che sotto la dominazione veneziana spillasse vino bianco e rosso in occasione di particolari festeggiamenti, e per omaggiare la tradizione il sindaco di Treviso, ha promesso che alla fine dell’emergenza Covid-19, quando la città e l’Italia tutta riaprirà, la fontana diventerà il simbolo della rinascita e spillerà prosecco a volontà per la cittadinanza. All’interno della cornice disegnata dalle mure e dalle porte storiche di accesso alla città, si rincorre un intreccio di suggestivi canali, ricamati dal fiume Botteniga e Cagnan. Corsi d’acqua che si intersecano, apparendo e scomparendo tra le viuzze e i palazzi medievali. Il Canale dei Buranelli, con il ponte omonimo è di sicuro tra quelli più famosi e fotografati della città, tanto caro allo scrittore trevigiano Giovanni Comisso, che lungo questo canale aveva la sua dimora. Poco distante, l’isola della Pescheria, un piccolo isolotto nel letto del fiume Cagnan Grande, collegato alla terra ferma da due ponti, creato per ospitare il mercato del pesce, tutt’oggi ancora presente e teatro di momenti conviviali come “Calici in Pescheria”. Un evento enogastronomico che a settembre anima la città e l’isola trasformando il mercato del pesce in un ristorante a cielo aperto, con buon cibo, prosecco, birra e musica. Cantine e birrifici artigianali della zona, si danno, infatti, appuntamento sull’isola ogni settembre per festeggiare la riapertura della pesca in concomitanza della vendemmia autunnale, richiamando trevigiani e turisti con prodotti locali che accompagnano speciali prelibatezze al sapore di mare e non solo.

Vicino all’isola imperdibile uno dei tanti mulini presenti nel centro di Treviso, tanto che è possibile organizzare un tour, il percorso dei mulini, lungo i fiumi Sile e Cagnan, seguendo una mappa che ne traccia un affascinante itinerario attraverso gli angoli più suggestivi e nascosti della città. Accanto all’isola, sorge Ca’ dei Carraresi, un edificio medievale in mattoni rossi a vista e su via Palestro sotto la facciata si apre un portico con cinque arcate a tutto sesto. Assieme alla vicina Casa Brittoni, ricca di affreschi, ospita mostre d’arte internazionali, seminari e convegni. Ma sono molte altre le ricchezze e i luoghi che meriterebbero di essere menzionati.

Treviso è arte a cielo aperto, basta camminare a Calmaggiore attraversandone i portici e alzare lo sguardo per scoprire nelle volte affreschi ancora ben conservati. Ancora il Duomo, la cattedrale della città, consacrata a San Pietro Apostolo, che si affaccia nella omonima piazza, con le sue imponenti colonne ioniche e la grande scalinata, ai piedi della quale si trovano i due leoni stilofori, in marmo rosso di Verona. Al suo interno il meraviglioso dipinto di Tiziano dell'Annunciazione, conservato nella cappella Malchiostro o dell'Annunziata. Le porte storiche: San Tommaso, Altinia e Santi Quaranta, facilmente raggiungibili a piedi da qualsiasi parte della città e dove è possibile ammirare il Leone Alato di Venezia, a testimonianza dell'importanza di Treviso come avamposto della Repubblica di Venezia sulla terraferma. E tanto altro, basta farsi guidare dalla curiosità e dallo scrosciante rumore dell’acqua che come musica accompagna le giornate dei trevigiani, per ritrovarsi in un angolo nuovo da fotografare e di cui innamorarsi. (Stefania Verrecchia)

Treviso, come tutto il territorio Veneto, ha una succulenta gastronomia che pone alla base una cucina semplice e contadina: Antipasti di salumi d'oca, Bigoli con radicchio o ragù alla trevigiana, Risotto al radicchio di Treviso, Sopa coada trevisana, Trippa alla trevigiana, Baccalà tipico, Soppressa polenta e funghi. Per i dolci: la Fregolotta, il tiramisù che tradizione vuole sia nato a Treviso. Per ottime degustazioni ci si può rivolgere "Da Pino" in Piazza dei Signori (nella foto), "Trattoria all'oca bianca", "Antica torre de reis". Gli hotel sono tutti di ottima qualità tra i quali: Maison Matilda, Hotel Rovere, Hotel Treviso e Hotel San Nicolò. (Recensioni indipendenti non pubblicitarie - free non-advertising review)

Clima, quando andare - Treviso entra a buon titolo nella fascia moderatamente continentale, con inverni freddi e umidi, ed estati calde e afose. La città si trova nella pianura veneta a soli 20 km da Venezia, ed il suo clima regala spesso giornate ventose essendo esposta sia alla bora (vento freddo e secco da nord-est) che allo scirocco (vento mite da sud-est). I periodi migliori per visitare Treviso ed il suo splendido territorio sono la primavera e l'inizio dell'estate, e in particolare da aprile a giugno con il mese di settembre che riempie le colline con i colori dell'autunno. L'estate con luglio e agosto resta il periodo meno piovoso ma pur sempre molto caldo durante il quale si sviluppano spesso giornate di afa che avvolge la città in uno spesso strato di umidità.

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