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MILANO
(Italy) - Quanto è grigia Milano. Dicono
che in questa città ci sia solo la nebbia,
il Duomo, il freddo, i milanesi che corrono
anche quando non serve, lo Stadio San Siro e
niente di più. Milano è un cuore
di ghiaccio che al suo interno nasconde dinamicità
e sfacciataggine delle grandi capitali. Milano
è una “sciura” che ti guarda
dall’alto dei suoi tacchi e gli occhialoni
scuri ma allo stesso tempo indossa scarpe da
running e tuta perché si deve essere
sempre pronti a correre. Riconosciuta come una
delle "Big Four", insieme a Parigi,
Londra e New York, rappresenta per il mondo
fashion un vero e proprio punto di riferimento.
Un vecchio detto milanese dice: “anca
i moron fan l’uga”, ovvero che anche
i gelsi fanno l’uva; tutto è possibile
anche quando sembra impossibile. |
I
milanesi ne sono ben fieri, nel 2018 ha conquistato
l’iCityrate come "migliore
smart city", nonchè lo scettro
di "provincia più vivibile d’Italia"
dopo averlo sfiorato per quattro volte nel 2003,
2004, 2015 e 2016. Un palmares da far invidia anche
alle canoniche "most livable cities in
the world", da sempre utilizzate quale
"paragone di vivibilità assoluta"
per le città di tutto il mondo. L'anno prima,
invece, era stato il "City Reptrak 2017 del
Reputation Institute" ad assegnare alla città
capoluogo un posto nella "top ten" delle
metropoli con la miglior reputazione al mondo. Come
non citare poi, i dati della nuova edizione del
"Mastercard Global Destination Cities Index"
e che pongono
Milano in vetta alla classifica delle città
italiane più visitate con oltre 9 mln di
turisti anno. Insomma, un successo annunciato che
l'hanno anche proiettata in vetta alle cassifiche
planetarie della Moda, del Design e della politica
economica tanto da farla proporre da più
parti quale ideale "Capitale d'Europa".
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Milano
ed il suo territorio, è
raggiungile con qualsiasi mezzo, ma ahimè
non per via marittima: anche i milanesi lamentano
questa mancanza ma, si sa, non si può sempre
essere perfetti. Dotata di un’efficiente
rete
metropolitana che in poco tempo
collega da un capo all’altro della città,
decidiamo di iniziare il nostro percorso raggiungendo
la città tramite via ferroviaria. Una volta
scesi dal treno ci si trova come piccole formiche
davanti all’austera maestosità della
Stazione Centrale, gioiellino
dei primi ‘900, simbolo di una città
in via di sviluppo che anticipò gli odierni
grattacieli. La stazione ospita nella parte sotterranea
il museo dedicato al Binario 21,
collegamento utilizzato in principio come carico
merci e, successivamente, durante la Seconda Guerra
Mondiale per la deportazione ebraica.
Non
lontano dalla stazione incontriamo l’area
di Porta Nuova e il quartiere
Isola, recente progetto architettonico
– urbano. Snodo centrale Piazza Gae (Gaetana)
Aulenti che con la grande fontana e la torre Unicredit
(foto a sinistra)
hanno dato un volto nuovo volto alla città.
Sempre nelle vicinanze, si può raggiungere
a piedi il Bosco Verticale, progetto
eco-friendly che rappresenta un piccolo polmone
verde per Milano. Proseguendo incontriamo Corso
Como e Moscova, centri
della movida dove è sempre l’ora
per un aperitivo o una pausa caffè. Consiglio
preziosissimo per i golosi la panetteria Princi,
ideale per una merenda dolce e salata, mentre
per gli amanti dell’happy hour da non
perdere Pandenus e Radetzky Cafè.
Per i romantici invece il consiglio è un
aperitivo in uno dei Rooftop, dei maggiori hotel
con vista panoramica sulla città.
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Arrivati
a questo punto del nostro percorso ci si trova
ad un bivio. Prima scelta, immergersi nel grande
polmone verde della città, Parco
Sempione, con doverosa visita alla Triennale
di Milano, dove al suo interno si susseguono
mostre ed esposizioni e, perché no, una
volta terminato il tragitto, anche una visita
al vicino Arco della Pace (foto
a destra), progetto in stile Neoclassico
che in età Napoleonica venne eretto per
esaltare i trionfi dell’imperatore. Seconda
scelta, proseguire da Moscova fino a Brera,
in passato quartiere ai margini della città
mentre oggi zona tra le più esclusive della
metropoli, caratterizzato dalle sue stradine strette
con pavimentazione di ciottoli, in dialetto lombardo
la “Rizzada”, ovvero pietre levigate
dal fiume. Brera al suo interno ospita in Piazza
del Carmine la Chiesa di Santa Maria del
Carmine, risalente al Rinascimento, e
la celebre Pinacoteca. Consiglio
di perdersi tra le viuzze per scoprire da sè
piccoli ed indescrivibili angoli nascosti. |
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Cuore pulsante meneghino il Duomo di Milano,
tra le cattedrali di base gotica più famosa al
mondo, conosciuto anche come “la Fabbrica”,
per via dei costanti e continui lavori di restauro e
manutenzione necessari per la salvaguardia del monumento.
Il museo del Duomo offre una visita con partenza dalle
terrazze, raggiungibili a piedi o tramite ascensore,
attraverso la navata laterale dalla quale è possibile
scattare meravigliose foto del nuovo skyline milanese.
Una volta raggiunte le terrazze ci si trova ai piedi
della Madonnina, protettrice della città, e si
possono ammirare le innumerevoli guglie che adornano
la cattedrale (foto in basso a sinistra).
Ripercorrendo l’itinerario al contrario, il visitatore
si trova all’interno della cattedrale dove è
possibile rimanere estasiati alla vista delle coloratissime
vetrate, opera straordinaria dei mastri medievali, e
il pavimento in marmo decorato, una tra le bellezze
interne di maggiore interesse. Il Duomo offre una visita
sottostante la cattedrale dove sorge l’area archeologica
più antica della città, nucleo della prima
cristianità milanese. Continuando il percorso
ci si ritroverà tra i resti delle antiche strade
romane del sottosuolo del meraviglioso edificio ottagonale
che costituiva il Battistero di San Giovanni alle Fonti
e le due absidi della Basilica di Santa Tecla.
Una
volta usciti dal Duomo è doverosa una passeggiata
nei suoi dintorni dove la scelta ricade tra Palazzo
Reale, sede di innumerevoli e celebri
mostre, il Museo del Novecento,
dove all’interno sono esposte le opere moderne
tra le più famose al mondo e la Galleria
Vittorio Emanuele che mescola la sua
maestosità con l’eleganza delle boutique
d’alta moda. Immancabile, poi, una passeggiata
al Castello Sforzesco (foto
in alto a destra) -
vera carta d’identità della storia
milanese - raggiungibile dal Duomo in pochi minuti,
semmai godendosi un caffè in uno degli
architettonici bar di via Dante.
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Milano
è molto di più! La città
conserva ancora oggi i resti ben visibili dell’epoca
romana e paleocristiana; celebri le Colonne
di San Lorenzo (foto
a sinistra) risalenti ai primi secoli
dopo Cristo con la Basilica dedicata al Santo
Lorenzo e la statua di Costantino che nel 313
emanò l’Editto di Milano. In Via
Edmondo De Amicis 17, invece, troviamo l’Antiquarium,
museo inaugurato nel 2004 che conserva al suo
esterno i resti dell’Anfiteatro Romano.
Passeggiando per Corso Magenta si incrocia via
Brisa, negli ultimi anni oggetto di lavori di
restauro. È possibile scorgere i resti
del Palazzo imperiale romano di Mediolanum,
fatto costruire dall’Imperatore Massimiano
a partire dal III Secolo d.C. Questa era la residenza
dell’imperatore e della sua corte e si estendeva
tra corso Magenta, Via Santa Maria alla Porta,
Via Torino e Via Circo dove sorgeva il Circo i
cui resti sono ancora oggi visibili. In via Brisa
troviamo inoltre la Torre medievale di
Palazzo Gorani, l’unica torre superstite
tra le torri delle famiglie milanesi nel Medioevo.
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Ultima tappa di questo tour milanese, la Darsena
ed i Navigli (foto
in basso a sinistra), sistema di canali
navigabili, da sempre protagonisti della vita cittadina.
Le passeggiate lungo i canali profumano di spensieratezza,
tra movida, aperitivi ed artisti di strada. Diviso in
due parti, l’Alzaia Naviglio Pavese e
l’Alzaia Naviglio Grande, insieme alla
Darsena e Piazza XXIV Maggio, celebre
porta di collegamento al vicino Corso di Porta Ticinese,
sono oggi sinonimi di design, architettura, moda e molto
altro, mentre in passato furono zone operaie, di povera
gente, ben lontana dall’odierna idea di lusso
e di sfarzo. Di quell’epoca povera, ma piena di
storia, rimangono le Case di Ringhiera e il
Vicolo dei Lavandai. Le prime erano abitazioni
operaie di fine ‘800 che segnavano i primi progressi
della città, case disposte su più piani,
ognuno con il proprio ballatoio ed un bagno comune.
Tra le più famose spiccano quelle di Via Vigevano
e Corso San Gottardo: se vi trovate a passare nei dintorni
e trovate un portone aperto, non esitate, entrate pure
e ne rimarrete affascinati. Vicolo dei Lavandai invece
è un piccolo angolo, dove l’orologio pare
essersi fermato più di 200 anni fa. Qui un tempo
le lavandaie munite di spazzola e sapone per bucato
lavavano nell’acqua gelida i vestiti. Volete sapere
una curiosità? Il nome del vicolo è al
maschile poichè in principio erano gli uomini
a lavare i panni sporchi. Non molto lontano da lì,
all’indirizzo Alzaia Naviglio Grande 4 troviamo
il Cortile degli Artisti
(foto in basso a destra), una bellissima
cornice dove tra case di ringhiera e piante rampicanti
troviamo tante piccole botteghe che vendono i loro prodotti
artigianali come un tempo.
La cucina milanese offre una infinità
di prelibatezze, tra i quali spiccano i piatti a base
di riso: il risotto con lo zafferano, con
l’ossobuco, con la salsiccia, con
la zucca e con il gorgonzola. E seppur
questo primo piatto sia così ricercato e conosciuto,
tra i capi saldi della cucina meneghina assumono importanza
anche i piatti semplici, detti “poveri”,
con verdure di ogni tipo in aggiunta al maiale, utilizzato
in tutte le sue parti, perché infondo si sa,
del maiale non si butta via niente. La “cassœula”,
preparata con i resti meno nobili del suino, l’insalata
di nervetti, la polenta classica, “taragna”
e al ragù, sono altri grandi classici che
potrete trovare sulle tavole milanesi. E per terminare
un buon pasto, Milano è celebre anche per i suoi
dolci. Il “Panetùn” a Natale,
il “Pan de Mej”, la “Torta
Paesana” e la mitica "Colomba pasquale"
di Angelo Motta, vi faranno sicuramente leccare i baffi.
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La
gastronomia milanese occupa un ruolo importante
nelle esperienze che ogni viaggiatore dovrebbe
vivere durante il suo soggiorno. Immancabile,
quindi, degustare "la regina"
cotoletta che in tanti imitano ma che
in pochi propongono nella sua ricetta originale:
1 Costoletta di vitello con osso, 2 uova,
1 cucchiaio farina bianca, 1 cucchiaio formaggio
grana, 100 gr. pangrattato, 200 gr. burro chiarificato,
sale, noce moscata. Procedimento: In
una ciotola sbattere le uova con formaggio grana,
pizzico di sale e noce moscata. Infarinare la
costoletta da entrambi i lati, passarla nell'uovo
e poi nel pangrattato. Cottura: Sciogliere
il burro in padella, e prima che "soffrigga"
adagiare la costoletta facendola dorare per 4
minuti da ogni lato. Adagiarla su carta assorbente
e servire calda. |
Milano ha ancora tanto da offrire e non basterebbero
mille pagine per descriverla a pieno. Il Teatro
"Alla Scala", Le Terme di Porta Romana, Palazzo
Galimberti, la palla di cannone incastrata in un palazzo
di Porta Romana, il Quartiere Santa Giulia, la "design
week" ad aprile, gli “Obei Obei” fiera
dell’artigianato a dicembre, le "fashion
week" distribuite durante tutto l'anno, il grande
calcio del Milan e Inter, ed il pluri decorato Basket
dell'Olimpia Milano - A|X Armani Echange ... e ancora
molto altro. Alla prossima ...
Il
clima di Milano è temperato umido, caratterizzato
da inverni freddi e umidi ed estati calde e afose. I
periodi migliori per visitarla sono la primavera e inizio
estate (metà aprile fino a metà giugno
e settembre). Milano si raggiunge attraverso i numerosi
tratti autostradali e ferroviari sia nazionali che europei.
I suoi tre aeroporti
Malpensa, Linate
e Bergamo,
sono tra i più importanti d'Italia e sono raggiunti
da qualsiasi destinazione anche con collegamenti diretti.
Riproduzione
non consentita ©
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