ROMA
(Italy) - Attualmente, l'emergere di un nuovo
coronavirus umano, SARS-CoV-2, è diventato
un problema di salute globale che causa gravi
infezioni del tratto respiratorio nell'uomo.
Le trasmissioni da uomo a uomo sono state
descritte con tempi di incubazione tra 2-10
giorni, 'facilitando la sua diffusione attraverso
goccioline, mani o superfici contaminate'.
Abbiamo quindi esaminato la letteratura su
tutte le informazioni disponibili sulla persistenza
dei coronavirus umani e veterinari su superfici
inanimate, nonché sulle strategie di
inattivazione con agenti biocidi utilizzati
per la disinfezione chimica, ad esempio nelle
strutture sanitarie.
L'analisi di 22 studi rivela che i coronavirus
umani come il coronavirus della sindrome respiratoria
acuta grave (SARS), il coronavirus della sindrome
respiratoria del Medio Oriente (MERS) o i
coronavirus umani endemici (HCoV) possono
persistere su superfici inanimate come il
metallo, vetro o plastica per un massimo di
9 giorni, ma possono essere inattivati in
modo efficiente mediante procedure di disinfezione
delle superfici ...
In un nuovo studio in via di pubblicazione
sul New England Journal of Medicine
viene messo a confronto la sopravvivenza sulle
superfici dei virus Sars e Sars-Cov2 ed evidenzia
che il virus può sopravvivere su diverse
tipologie di superfici. In particolar modo
è stata analizzata la capacità
infettante su quattro superfici: rame, cartone,
acciaio inossidabile, plastica.
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Il
Dr. D'Apolito, nell'illustrarci
lo studio, ribadisce: "si
è potuto valutare che a temperatura
ambiente i tempi di inattivazione
sono i seguenti:
rame: la capacità
infettiva dimezza in meno di 2 ore e
sparisce dopo 4; cartone:
la capacità infettiva dimezza
in meno di 5 ore e sparisce dopo 24.
acciaio inossidabile:
la capacità infettiva dimezza
in meno di 6 ore e sparisce dopo 48:
plastica: la capacità
infettiva dimezza in meno di 7 ore e
sparisce dopo 72."
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Poiché non sono disponibili
terapie specifiche per SARS-CoV-2,
il contenimento precoce e la prevenzione di
un'ulteriore diffusione saranno cruciali per
fermare l'epidemia in corso e controllare
questo nuovo filo infettivo. E' quindi chiaro
che l'uso della mascherina (nonchè
dei guanti in lattice) in luoghi pubblici,
impedisce che involontariamente si portino
le mani alla bocca e al naso. Resta naturalmente
l'obbligo di lavarsi le mani, al più
presto e spesso, utilizzando detergente-disinfettante
con buona soluzione alcolica. Per
proteggerci si ribadisce l’importanza
dell’isolamento sociale. (Dr.
Giuseppe D'Apolito - Specialista in Chirurgia
odontostomatologica)