La
gravità ambientale terreste
si è evidenziata lo scorso 6 febbraio
quando le stazioni meteorologiche hanno registrato
la temperatura più calda mai riscontrata
in Antartide con 18,3°C, - la stessa temperatura
di Los Angeles quel giorno - e che ha portato
un diffuso scioglimento sui ghiacciai vicini.
Temperature calde già registrate a
novembre e gennaio. Allarme anche in Australia
per le temperature oceaniche elevate che oramai
minacciano la più "Grande Barriera
corallina" del pianeta.
Effetto coronavirus sullo smog.
I satelliti di monitoraggio dell'inquinamento
della NASA e dell'Agenzia spaziale europea
(ESA) hanno rilevato riduzioni significative
del biossido di azoto (NO2). È stato
dimostrato, infatti, che il cambiamento è
almeno in parte correlato al rallentamento
economico a seguito dello scoppio del coronavirus
e dall'inizio della quarantena in molti territori
del mondo. La Nasa ha poi spiegato
che le immagini satellitari mostrano una grossa
diminuzione dell’inquinamento anche
sulla Cina. In particolare, i sensori del
satellite, Tropomi (Tropospheric Monitoring
Instrument) hanno rilevato il progressivo
ridursi della nube rossa di biossido di azoto,
il gas nocivo emesso dai combustibili fossili,
quindi in particolare dai veicoli a motore
e dalle strutture industriali. Nuovi dati
dal satellite Copernicus Sentinel-5P rivelano
il declino dell'inquinamento atmosferico,
in particolare le emissioni di biossido di
azoto, anche in Italia. Questa
riduzione è particolarmente visibile
nel nord Italia, che coincide
con il suo blocco a livello nazionale per
prevenire la diffusione del coronavirus e
la conseguente quarantena per l'intera popolazione
della penisola.
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Le
mappe mostrano concentrazioni di biossido
di azoto, un gas nocivo emesso da autoveicoli,
centrali elettriche e impianti industriali
in tutta la Cina prima della quarantena
e durante la quarantena. I dati sono
stati raccolti dallo strumento di monitoraggio
troposferico (TROPOMI) sul satellite
Sentinel-5 dell'ESA. Un sensore correlato,
Ozone Monitoring Instrument (OMI) sul
satellite Aura della NASA, ha effettuato
misurazioni simili. |
Costretti
a stare a casa, per cercare di fermare la
diffusione di un’entità così
piccola, invisibile ad occhio nudo ma così
letale. Una macchina da guerra, prima
ignorata, ma adesso conosciuta da tutto il
mondo. Dalla finestra, in questi giorni, noto
un cielo più azzurro, più limpido.
E’ una sensazione sbagliata? No! Da
quando tutto si è fermato, da quando
siamo stati costretti a fermarci e a ridurre
le nostre azioni, la Terra è
ritornata a vivere. Riflettiamo:
non è forse perché abbiamo abusato
e maltrattato per troppo tempo la casa che
ci ospita? Un messaggio chiaro e forte, l’ennesimo,
che speriamo possa essere finalmente colto.
Basta essere egoisti, basta localizzare l’uomo
all’apice del mondo. Alziamo lo sguardo,
ampliamo la nostra veduta ed iniziamo a rispettare
tutto ciò che ci circonda. In fondo
siamo solo degli ospiti. Basta rimandare a
“domani” come sempre abbiamo fatto
finora. E’ adesso, il momento per ognuno
di noi di diventare più sensibili soprattutto
nella propria quotidianità.
(Giorgia Casoar, italian
communicator by Italia News Press Agency)