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Giorgio Esposito
L'Australia, resta la terra promessa per tanti giovani alla ricerca di soddisfazioni professionali e personali
La “golden land” nelle parole di chi l’ha conquistata: Vincenzo De Paolis, presidente Italian Association of Australia
E partono proprio dal team di "Uniti in Australia" i migliori consigli per quanti si vorrebbero trasferire


ROMA (Italy) - Un biglietto solo andata per la terra dei sogni: è il passo che negli ultimi 10 anni hanno fatto più di 100mila giovani del belpaese. Temperature perfette, ottime infrastrutture, città tra le più vivibili al mondo e l’opportunità di lavorare (anche se da qualche anno le norme governative hanno ristretto le maglie d'accoglienza); sono sempre di più i ragazzi che decidono di trasferirsi in una vera e propria miniera d’oro per i sogni. Le scelte e le motivazioni che li spingono, nelle parole di Vincenzo De Paolis, attuale presidente della più importante "Italian Association of Australia" sita a Melbourne nella terra dei canguri, che però dispensa anche gli opportuni consigli per meglio gestire le aspettative dei giovani italiani. Il Reportage giornalistico di un mese "nella terra dei canguri".

Negli ultimi dieci anni ben 100mila giovani italiani tra i 18 ed i 30 anni, hanno scelto l'Australia per un'esperienza di vacanza-lavoro soprattutto nelle ricche aziende agricole. Di questi solo il 16% ha poi ottenuto il sospirato visto per il secondo anno che resta la prima anticamera della permanenza a tempo indeterminato. In queste scelte gli italiani sono terzi dopo Estoni e Irlandesi, ma seguiti da Francesi e Tedeschi. Gli arrivi dal Belpaese sono regolati da un accordo che recita: "i ragazzi italiani 18-30enni hanno la possibilità di rimanere temporaneamente in Australia per un periodo minimo di 12 mesi e massimo di 36 (facendo le farm nel primo e secondo anno). Il visto dà la possibilità di lavorare per l’intera durata del soggiorno, ma per non più di sei mesi con lo stesso datore di lavoro."

Vincenzo De Paolis vive a Melbourne da più di 5 anni ed è fondatore e presidente della più famosa Associazione di Italiani 'Uniti in Australia' al quale chiediamo il punto sulla 'emigrazione' italiana in terra australe: "3 anni fa, ci è venuta l’idea di dar vita ad un'associazione per assistere concretamente e gratuitamente gli italiani sia di Melbourne che dell'intera Australia. Un successo, scosso però dalle restrizioni sull’immigrazione emanate 2 anni fa. Una beffa per migliaia di ragazzi che dopo essere stati obbligati a tornare in Italia si sono ritrovati senza un lavoro. Naturalmente gli inconvenienti accaduti si sono verificati anche per la mancata o cattiva informazione sui visti australiani, che invece noi di 'Uniti in Australia' cerchiamo di diffondere con estrema veridicità."

Il successo dell'Associazione vi ha travolto ma non fate mancare mai il sostegno a quanti si rivolgono a voi:
"quello che ci onora di tutto questo successo, è essere ritenuti da tutti 'semplici volontari mossi principalmente dallo spirito comunitario', con l’obbiettivo di creare una solida comunità italiana in Australia, che ora è anche riconosciuta dalla Regione Puglia e dal Comune di Copertino, mia città d'origine. La nostra priorità è di aiutare tutti coloro bisognevoli di supporto e di consigli nella ricerca di un'occupazione, indicando i giusti professionisti in base all’esigenze.
"L’integrazione e la Flessibilità restano punti fermi: accrescere la cultura dell’unione e dell’amicizia con solidarietà aiutandosi a vicenda; flessibilità per adeguarsi rapidamente ai cambiamenti che la società australiana richiede. Principi ai quali si ispira il prezioso lavoro svolto dal nostro team di collaboratori diretti: Leonardo Coco, Domenico Ricchiuti, Antonio Di Fazio, Alessandro Zuolo, Rosanna Parissi, Paola Nobile, Antonino Basilone, Simone Martina, Pina Pitisano, Laura Martin, Laura Vinci.

Proprio per questo, il 4 dicembre 2018 abbiamo inaugurato la nuova sede associativa di Melbourne - anche grazie alla Chiesa di Santa Brigida, di Padre Savino Bernardi e della Sig.ra Giovanna Bellissimo - con varie attività: conviviali, cineforum, tornei, aperitivi, e lezioni di lingua inglese etc. con costi a solo carico degli iscritti. Importante sarà l'evento 'Food & Music' del 7 marzo 2020 a celebrazione della Giornata della Donna e del terzo anno dell'Associazione"

Vincenzo, hai citato Puglia e Copertino riconosciute da sempre quali terre di accoglienza. Quindi il tuo altissimo senso dell'ospitalità nasce dalle tue origini:
"Nella mia città natale Copertino, - famosa in tutto il mondo quale paese di San Giuseppe, il Santo dei voli e patrono degli aviatori, astronauti, studenti ed esaminandi - sono cresciuto in Azione Cattolica prima dei Giovanissimi e Giovani e poi degli Adulti che mi hanno "forgiato umanitariamente" con campi scuola, volontariato con la comunità di Sant'Egidio a Roma, assistenza ai tossico dipendenti e agli emarginati, attività teatrali e sociali rivolte agli anziani spesso abbandonati a se stessi. Il tutto grazie alla mia Parrocchia 'Beata Vergine Maria Addolorata di Copertino' facente parte della diocesi di Nardò-Gallipoli e soprattutto al mio carissimo Don Claudio Mazzotta che mi ha sempre educato ai valori d'altruismo e carità cristiana."

Presidente, quindi quali consigli dedicheresti ai giovani che hanno voglia di trasferirsi nella "golden land" per realizzare i propri sogni: "giuste informazioni dalle giuste fonti ovvero dal sito dell’immigrazione o tramite gli Agenti d’immigrazione regolarmente iscritti all’albo, quali quelli con cui collabora la nostra Associazione 'Uniti in Australia: Riccardo Ippoliti di Australia Legal (Melbourne-Victoria) e Simona Gacina di Simona Migration (Gold Coast-Queensland). Possedere un livello d’inglese medio/alto, esperienza lavorativa certificata in un settore specifico facente parte delle liste governative e almeno un diploma quale titolo di studio. Naturalmente questo consigli riguardano tutti coloro che si vogliono trasferire in modo permanente e per poter competere a pari livello nella ricerca di una occupazione e magari di uno sponsor."

Viaggi, Australia: la "golden land" vissuta e raccontata. Un reportage esclusivo di 40mila chilometri nella terra dei canguri: www.italianews.org/pages/travel/italia-news-travel-australia.htm

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Riferimenti e contatti: www.unitiinaustralia.com
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