Con 34
università classificate, l’Italia
è il settimo paese più rappresentato
al mondo in questa edizione e il terzo dell’Unione
Europea, dopo il Regno Unito (84) e la Germania
(47) e prima di Francia (31) e Spagna (27).
Il Politecnico di Milano continua nella sua
traiettoria ascendente e si classifica tra
le prime 150 Università al mondo
e Sant'Anna Pisa entra tra le Top 10 nell’indicatore
che misura l’impatto della ricerca prodotta.
Il Massachusetts Institute of Technology (Mit)
è nominato la migliore università
del mondo per l’ottavo anno consecutivo.
Le prime tre università rimangono americane:
il Mit è seguito dalla Stanford University
(seconda) e dall'Università di Harvard
(terza); la prima università del Regno
Unito - e in Europa - è l'Università
di Oxford, che è salita al quarto posto.
La sua concorrente, l'Università di
Cambridge, è scesa al 7° posto.
La
migliore università dell'Europa continentale
è l'Eth di Zurigo, che è
salita al 6° posto, il più alto
in assoluto mai ottenuto da questa università.
Le due migliori università asiatiche
sono di nuovo entrambe singaporiane: la National
University of Singapore e la Nanyang Technological
University sono entrambe all'11° posto.
La prima università dell'America Latina
è l'Università di Buenos Aires,
posizionata al 74° posto.
La
Scuola Superiore Sant'Anna Pisa è la
decima Università al mondo per Citations
per Faculty, l’indicatore che
misura l’impatto della ricerca prodotta
rispetto al numero di ricercatori: un risultato
eccezionale. L’Università
di Trento segue al 142° posto in questo
indicatore cruciale, guadagnando novanta posizioni
rispetto alla precedente edizione. Questo
è l’indicatore in cui le Università
italiane ottengono la performance migliore
in questa edizione: la metà sale, l’Università
degli Studi di Modena e Reggio Emilia registra
la crescita più elevata, migliorando
di 109 posizioni, seguita dal Politecnico
di Torino, che sale di 100 punti in questo
indicatore. Diciassette tra le migliori 300
Università al mondo per Citations per
Faculty sono italiane. Questo indicatore rappresenta
il 20% del punteggio totale. L’Università
di Bologna è la più apprezzata
dalla comunità accademica internazionale,
posizionandosi al 74°posto nell’indicatore
Academic Reputation; la Sapienza di Roma segue
al 78° posto.
Il
Politecnico di Milano è il più
apprezzato dai recruiter internazionali,
classificandosi 61° per Employer Reputation.
L’Università Bocconi appare al
70° posto in questo importante indicatore,
sebbene non compaia nella classifica globale
essendo considerata una università
specialistica. La Scuola Normale Superiore
di Pisa è sedicesima al mondo nell’indicatore
Faculty/Student che misura la proporzione
tra docenti e studenti. La concittadina Scuola
Superiore Sant'Anna Pisa è centesima
in questa misura, che penalizza fortemente
le Università italiane: ad eccezione
di queste due, si classificano tutte oltre
la settecentesima posizione.
L’Università
di Firenze registra la crescita più
significativa, guadagnando oltre 53 posizioni
e salendo dalla fascia 501 -510 al 448°
posto. L’Università di Napoli
Federico II guadagna 48 posizioni rispetto
alla edizione precedente e classificandosi
al 424°. L’Università di
Trento e l’Università di Pisa
entrano tra le Top 400 al mondo, classificandosi
entrambe al 389° posto.
Ecco la classifica delle italiane
tra le prime 1000 del mondo intero:
Milano Politecnico 156, Pisa Sant'Anna 167,
Pisa Normale 175, Bologna Alma 180, Roma Sapienza
217, Padova 249, Milano Statale 325, Torino
Politecnico 387, Pisa Statale 422, Trento
426, Napoli Federico II 472, Cattolica 491,
Firenze 5050, Roma Tor Vergata 515 Torino
575, Pavia 585, Milano Bicocca 650, Bari 963,
Verona 994esima.