Con il Concorde
(1976-2003) cominciò la leggenda dell'aereo
che "arriva prima di partire" perchè
impiegava solo 3 ore e mezza (il record è
di 2 ore e 58 minuti) tra Londra e New York.
In volo a 17 mila metri sull’oceano,
l’aereo raggiungeva la velocità
di Mach 2, circa 2.170 chilometri orari, e
dai finestrini i passeggeri guardavano in
basso gli altri aerei di linea, così
lenti che parevano viaggiare all’indietro.
La fine voli del Concorde arrivò nel
2003 sulla scia dell'incidente del 25 luglio
2000 quando il volo Parigi - New York, a seguito
di un incendio per un impatto di un corpo
metallico con i serbatoi, precipitò
poco dopo il decollo. Morirono tutti i 100
passeggeri, i nove membri dell'equipaggio
(3 piloti e 6 assistenti di volo).
Si
chiama S-512 Quiet Supersonic Jet, ma tutto
lo chiamano già il "figlio del
Concorde": vola a 2000 km/h
trasportando 22 passeggeri e rivoluzionerà
il nostro modo di viaggiare. Il progetto è
decisamente ambizioso, anche perché
la neonata azienda si trova a competere con
colossi come Lockheed Martin e Boeing, che
già da diversi anni stanno lavorando
ad aerei passeggeri più veloci del
suono. Beh, diciamolo non sarebbe male: niente
più tempi infiniti seduti su sedili
scomodi per raggiungere una destinazione.
Tre ore e 15 minuti basteranno per andare
dal vecchio al nuovo continente. Dalla metropoli
inglese alla Grande Mela nel tempo di un film
con Boom.
Ma non c'è
solo Boom, una startup americana sta progettando,
un aereo in grado da volare da Londra a Parigi
senza una goccia di carburante. Un aereo commerciale
alimentato dall'elettricità con la
speranza di metterlo in funzione tra 10 anni.
Si chiama 'Wright Electric'. A bordo saliranno
150 passeggeri. Opererà su tratte brevi,
inferiori ai 500 chilometri. Il progetto è
sostenuto dall'incubatore di startup della
Silicon Valley 'Y Combinator'. Il vantaggio,
sottolinea Wright Electric, è duplice:
"si risparmiano soldi, facendo a meno
del carburante per aviazione".
Altra rivoluzione,
che interesserà il mondo dei voli commerciali
è quella del ritorno della
terza classe, biglietti a prezzi stracciati
con meno servizi: Il concetto di low cost
era inimmaginabile nei primi anni '90 eppure
ha cambiato il modo di volare. Pare infatti
che molte compagnie americane stiano per lanciare
questa opzione basic, che più basica
non si può! La chiamano 'Basic Economy'.
Dalla
terza classe alla prima, ma quella veramente
'Luxury'. E già perchè
anche il comparto del lusso e' entrato a pieno
titolo in questa corsa verso il futuro. Ethiad,
infatti ha recentemente inaugurato a bordo
della sua flotta, una vera e propria suite
nei cieli di Abu Dhabi: Un lusso da 20.000
dollari per ogni volo. Cuscini ricoperti d’oro,
un letto in pelle, un maggiordomo disponibile
per realizzare qualsiasi vostro desiderio.
Sembra la descrizione di un attico super lussuoso.
Non
solo tecnologia e lusso ma anche sicurezza.
Un ingegnere aeronautico ucraino, Vladimir
Tatarenko, sembra aver avuto un'idea veramente
eccezionale per salvare i passeggeri di un
aereo in avaria. E non importa qual è
la dimensione dell’aereo o se l'incidente
avviene in fase di decollo, crociera o atterraggio.
L'idea di Tatarenko è semplice: l’aeromobile
è costituito da uno scheletro al quale
viene agganciato la cabina con i passeggeri.
In caso di avaria l’intera cabina viene
sganciata e alcuni paracadute entrano in azione
permettendo l’atterraggio o l’ammaraggio
dolce.
Ultimo
capitolo riguarda quello dei droni.
Era prevedibile che prima o poi l’immenso
potenziale applicativo degli 'APR' avrebbe
messo le ali, o le eliche, ad idee innovative
anche nel settore dei trasporti civili urbani.
In Arabia infatti si progetta di far prendere
il volo al primo drone per il trasporto di
persone. Parliamo dell' eHang 184 , un monoposto
prodotto in terra cinese a quattro rotori
che offrirà un servizio da pelle d’oca
per quegli utenti che, avendo il portafogli
abbastanza capiente e una buona dose di sangue
freddo, decideranno di prendere un taxi volante
senza pilota per spostarsi da un punto all’altro
di Dubai guardando tutto e tutti dall’alto
in basso.
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